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Trent’anni di storia racchiusi in un concerto. Questo è stato il tour Riportando tutto a casa 30 anni dopoche ci ha visti calcare i palchi dei maggiori club musicali e teatri italiani in una serie di date condensate nei mesi di marzo e aprile 2024.
L’idea è nata alla fine dello scorso anno, quando al teatro di Carpi ci siamo ritrovati per una data con quasi tutti gli ex MCR, con la formazione che era quella dei due album iniziali Riportando tutto a casa e La grande famiglia. Parlando tra di noi, abbiamo deciso di organizzare qualche concerto con lo scopo di celebrare quegli anni e quei dischi che sono stati fondamentali per il nostro percorso artistico-musicale.
Non solo, alle porte c’era una ricorrenza speciale: trent’anni fa, nei primi giorni di marzo del 1994 l’etichetta indipendente romana “Helter Skelter” pubblicava per la prima volta il lavoro di una band fino ad allora praticamente sconosciuta, il disco si chiamava Riportando Tutto a Casa, la band “Modena City Ramblers”.
Eravamo un gruppo di amici delle province di Modena e Reggio Emilia, che si rifaceva al folk tradizionale irlandese ed emiliano, con influenze “dylaniane” e un’impronta fortemente punk-acustica, ispirata ai tanto amati Pogues di Shane McGowan.
Foto: Corrado Chiaretta
Quindi a marzo 2024, proprio insieme ad alcuni amici storici di lunga data, che tanto hanno dato al suono e alla creazione dei primi MCR, abbiamo intrapreso quello che doveva essere un breve tour, proponendo una scaletta speciale attingendo a piene mani dal disco omonimo. L’accoglienza strepitosa e la grande affluenza di pubblico hanno avuto come conseguenza il moltiplicarsi delle date.
Assieme a me, sul palco, sono saliti: Luciano Gaetani, colui che ha dato il via al progetto artistico, Marco Michelini al violino, da sempre braccio destro musicale di Luciano, alla batteria Roberto Zeno, storico batterista del MCR e “Kaba” Cavazzuti, produttore artistico e componente musicale dei MCR, ai quali si sono aggiunti i musicisti che mi accompagnano da anni, Bruno Bonarrigo al basso, Max Frignani alle chitarre ed Enrico Pasini alla fisarmonica e tromba.
Oltre noi, in alcune date ci sono venuti a trovare anche Massimo Giuntini, Maestro indiscusso dei suoni irlandesi con i suoi flauti e la sua uillean pipe, Giovanni Rubbiani e Alberto Cottica, storici fondatori e autori delle canzoni di quei primi dischi.
Un tour clamoroso, ricco di sold out, con una partecipazione straordinaria, una serie di emozioni che ci porteremo nel cuore per sempre. Locali strapieni ed entusiasmo contagiante. Che Riportando tutto a casa fosse un lavoro amato lo sapevamo ma che, dopo trent’anni, suscitasse ancora così tanto interesse ci fa capire la bontà delle scelte fatte allora.
Supportata dalla grande richiesta arrivata da voi, attraverso il confronto diretto durante i concerti e i tantissimi messaggi sui social, ecco quindi la decisione di pubblicare il disco live, frutto di varie registrazioni di diverse serate del tour.
Foto: Dante Farricella
In un giorno di pioggia, Tant par tacher, Ahmed l’Ambulante, Riportando tutto a casa, La fola dal Magalas, Le lucertole del Folk, Il Bicchiere dell’addio, Onda grande, Ebano, Funerali di Berlinguer, Morte di un poeta, La banda del sogno interrotto, Quarant’anni, Grande Famiglia, Clan Banlieue, Canzone dalla fine del Mondo, La strada, Contessa, I cento passi, La locomotiva, Bella Ciao, A min ceva un caz (The great song of indifference), Ninnannanna: questi i pezzi che ci saranno. Canzoni che sono passate di generazione in generazione e i giovani le sentono ancora "loro". Certi brani non sono "invecchiati", ma anzi sono attuali oggi come allora.
Tra tutti questi pezzi nella scaletta live ne è stato inserito uno più attuale, dall’omonimo titolo del disco di trent’anni fa, “Riportando tutto a casa” che ben ci stava, in quanto racconta in una canzone quello che è stato il percorso di questi trent’anni di carriera musicale ed artistica.
L’entusiasmo che abbiamo incontrato lungo la strada in questi due mesi ci fa ben sperare nel vostro appoggio per arrivare alla fine di questa esperienza. I dischi da anni vengono fatti con l’aiuto di tutti: per questo vi chiediamo di supportare il live di Riportando tutto a casa trent’anni dopo sostenendo la campagna di crowdfunding.
Foto: Corrado Chiaretta
Perché aderire al crowdfunding, direte voi?
Perché significa, innanzitutto, partecipare in prima persona, attivamente, alla realizzazione di qualcosa di speciale, di unico, forse anacronistico, che difficilmente sarebbe possibile pubblicare senza il vostro aiuto: un disco, anzi un disco live!
Aderire a questa, come amiamo chiamarla, colletta popolare ci permette di creare e far nascere TUTTI ASSIEME un’opera testimone di un tour per certi versi irripetibile. Quando arriverà a casa la VOSTRA copia potrete pensare con orgoglio “questo è anche merito mio”.
Ma ci saranno anche ricompense speciali ed esclusive, riservate solo a chi deciderà di diventare co-finanziatore del progetto: una cartolina postale autografata, si, avete capito bene, una cara e vecchia cartolina postale, realizzata appositamente per questa iniziativa, chiaramente autografata.
Man mano che la campagna si svilupperà, sarete premiati con la possibilità di accedere alla visione in anteprima assoluta di filmati tratti dal tour.
Il disco comprenderà delle sorprese di cui non vi sveliamo ancora nulla ma … “Siate moltitudine” e partecipate numerosi a questa raccolta che darà vita a un grande progetto musicale!
Per le ricompense riguardanti magliette e felpe sarete contattati a fine campagna per la scelta delle taglie
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