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Sono circa 660 i e le veronesi che fra il 1943 e il 1945 sono stati deportati nei lager nazisti. In gran parte per le loro idee politiche, in molti casi per l’impegno nella Resistenza, in altri perché di famiglia ebraica.
Immagina di poter viaggiare nel tempo e di essere testimone diretto delle vicende storiche che hanno segnato il nostro Paese. Il progetto si propone di coinvolgere i giovani di Verona nella ricostruzione del ruolo avuto dai loro coetanei negli anni del fascismo, della Resistenza, della deportazione e della Liberazione. Ci impegniamo a rendere vive queste storie, a farle rivivere attraverso il coinvolgimento attivo dei giovani e a preservare la memoria delle esperienze passate.
ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati nei lager nazisti) opera dal 1945 per rafforzare e diffondere la Memoria della Deportazione, esperienza fondante della nostra identità repubblicana. Le 26 sezioni locali promuovono iniziative culturali, interventi nelle scuole, organizzazione di viaggi nei lager, ricerche storiche, mostre e pubblicazioni si propongono di mantenere viva la Memoria delle deportazioni nella Resistenza al fascismo e al nazismo.
Partner attivi sono due scuole veronesi:
l’ITIS Galileo Ferraris, che fu luogo di incontro fra alcuni adulti significativi e un piccolo gruppo di giovani che scelsero di mettersi in gioco nella Resistenza
l’ITIS Guglielmo Marconi, nato da una “costola” del Ferraris, la più importante scuola informatica della provincia di Verona
Dopo una fase di formazione con interventi di storici ed esperti, gli studenti e le studentesse saranno coinvolti in un lavoro di ricerca storica: quelli del Ferraris indagheranno su quanti (insegnanti e studenti della loro scuola) sono stati protagonisti della Resistenza veronese, mentre i compagni e le compagne del Marconi creeranno la Guida alla Verona tra Resistenza, Deportazioni e Liberazione, che attraverso un sito internet ed una App dedicata saranno a disposizione di chiunque voglia ripercorrere le vicende storiche della città. Il “cicerone virtuale” che farà da guida nella visita sarà proprio uno di quei ragazzi, che ci porterà a ripercorrere la sua esperienza camminando fra le vie di Verona e le baracche dei lager riscoprendo le tracce di quelle drammatiche vicende storiche.
Un passaggio fondamentale del progetto sarà il Viaggio della Memoria passando dal lager di Bolzano per raggiungere poi Mauthausen e campi satellite nel maggio 2024.
La scala della morte che portava dalla cava di granito al lager di Mauthausen è una delle tappe fondamentali della visita.
È particolarmente importante per i giovani poter approfondire la conoscenza e la consapevolezza delle dinamiche che hanno portato alle deportazioni. La sfida è che chi partecipa divenga a sua volta portatore di memoria, utilizzando gli strumenti della Storia e dell’esperienza emozionale personale vissuta da protagonisti.
La conoscenza storica degli eventi diventa memoria se coinvolge noi stessi oggi, i nostri atteggiamenti, le nostre difficoltà, le nostre azioni possibili per un mondo migliore. Per questo a ciascuno dei ragazzi e delle ragazze partecipanti sarà “affidato” il nome e la memoria di uno dei giovani deportati nei lager, di cui hanno approfondito la storia nella fase di ricerca, per “riportarli a casa” e “liberarli nuovamente”, in un gioco di specchi, dove ogni studente potrà vedere la propria vita alla luce delle esperienze di quei giovani deportati.
Per ciascuno poter approfondire la conoscenza e la consapevolezza delle dinamiche che hanno portato alle deportazioni visitando i lager è una tappa fondamentale: utilizzando gli strumenti della Storia e delle storie personali e delle esperienze del viaggio nei luoghi anche questi giovani potranno divenire a loro volta portatori di quella Memoria.
Lo sconfinato Appelplatz, il piazzale dell'appello fra le baracche del lager di Mauthausen, viene riempito dai manifestanti da ogni parte del mondo.
L’organizzazione del progetto e le attività didattiche ad esso legate faranno affidamento su tanto lavoro volontario. Ma il nostro obiettivo è portare con noi nel Viaggio della Memoria tutti gli studenti e le studentesse attivamente coinvolti. Per raggiungerlo chiediamo la vostra collaborazione: con i fondi che attualmente abbiamo raccolto possiamo garantire il viaggio solo ad una quindicina di giovani, e ci stiamo impegnando ad allargare la possibilità di partecipazione. Se riusciremo a raccogliere 5.000 € ce la faremo!
Un'immagine della sfilata delle migliaia di italiani alla commemorazione della liberazione del lager di Mauthausen, il 5 maggio 2023
La ricerca storica e la partecipazione al Viaggio della Memoria è un eccezionale investimento per garantire a tutti noi un futuro migliore: questa esperienza non passa invano e segna in modo indelebile il modo di vedere il mondo di chi vi partecipa. Con il tuo contributo potrai aiutarci ad allargare la partecipazione. E se vorrai, contatta la Sezione ANED di Verona, o quella della tua città e potrai partecipare tu stesso insieme a noi al viaggio.
Il nostro progetto si propone di valorizzare, attraverso la ricerca storica dei giovani di oggi, l’esperienza di quei giovanissimi studenti che scelsero di prendere parte, ponendosi dalla parte giusta della Storia, quella che ha portato alla nostra Costituzione Repubblicana.
Proprio per questo vogliamo concludere con i volti di alcuni di loro.
Tutti e tre sedevano sui banchi del Ferraris e sono stati giovani partigiani del battaglione Montanari. Sono stati arrestati all'inizio di ottobre del 1944 quando avevano l'età degli studenti coinvolti in questo progetto, detenuti a Verona, trasferiti nel campo di Bolzano e poi deportati a Mauthausen.
Ennio Trivellin viene poi trasferito al sottocampo di Gusen per essere impiegato nella costruzione degli aerei da guerra tedeschi. Dopo la liberazione del campo rientra a Verona, dove termina gli studi al Ferraris. Solo cinquant’anni dopo inizierà a parlare in pubblico della sua esperienza, e assunse l’incarico di presidente della sezione ANED di Verona fino alla sua morte nel 2022.
Anche Eliseo Cobel ha seguito la stessa strada: il 22 aprile 1945 due settimane prima della liberazione del lager da parte dei militari americani, si trova nell’infermeria di Gusen dove viene assassinato a colpi d’ascia insieme ad altri 900 ricoverati. Il suo corpo è in una fossa comune nell’area del lager.
Francesco Chesta, compagno di classe di Ennio ed Eliseo, viene deportato a Mauthausen il 21 novembre 1944, dove muore il 15 marzo 1945: lì il suo corpo si trova oggi insieme a quelli di oltre 14.000 altri caduti, molti di nazionalità italiana.
Per approfondire le tematiche della deportazione ebraica, femminile e politica, nella sezione "Gallery" si trovano tre video prodotti da ANED Verona con interviste ad Aldo Pavia, Ambra Laurenzi e Leonardo Zanchi.
La Sezione ANED di Verona ha partecipato a un bando della Regione Veneto ottenendo un parziale finanziamento che dovrà essere integrato con i fondi raccolti per consentire la partecipazione di tutti gli alunni senza pesare sulle loro famiglie.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Istruzione di qualità: garantire a tutti un'istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità.
Pace e giustizia: promuovere lo sviluppo sostenibile.
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