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Marzo 2020. Balconi con striscioni “saremo tutti piu umani” ...
Sono passati quasi due anni e così, ad occhio e croce, direi che al massimo potremmo dire alla Fantozzi “ma come è umano lei…”.
Nell’autunno 2019 avevo appena pubblicato il primo volume di “Ritratti di Donne” e in un pugno di mesi, da ottobre a febbraio 2020, questo libro e quelle storie sono riuscite ad arrivare, fortunatamente, in tantissime città.
Quel primo volume raccoglieva le trascrizioni integrali e le storie di donne che avevo incontrato e intervistato, di mia iniziativa, negli ultimi dieci anni: partigiane e antifasciste come Tina Costa, Giacomina Castagnetti, Iole Mancini, Giuliana Golinelli, Maria Zuccati…
E le storie di Valentina Guidetti, Dorina Storchi, Amedea Zanarini, Lidia Valeriani e Maddalena Cerasuolo.
Ma raccoglieva anche storie di lavoro come quello durissimo delle mondine del secolo scorso, fino allo sfruttamento contemporaneo, non meno durissimo, delle braccianti di oggi.
Storie e ritratti di Resistenza, coraggio, ribellione, emancipazione... da quelle del Novecento fino a toccare le guerre contemporanee: mafie, violenza di genere, guerre: Fiorenza Brioni, Gulala Salih, Alda Merini…
Da marzo 2020 sono rimasta immobile. Potrei dire pietrificata, ma poi la sensazione era talmente di attesa e di sospensione da immaginarmi di più come un palloncino legato a un cancello.
E sono rimasta così per mesi. Ogni tanto un colpo di vento mi muoveva dandomi quasi l’impressione di potermi muovere, e riprendere quei viaggi, quegli incontri, quegli abbracci... ma non era neanche quella volta lì. (Cit. I Crauti, M. Vitti).
Mi ci è voluto quasi un anno per capire che quel palloncino nessuno sarebbe passato a slegarlo. E così ho deciso da quella posizione ristretta, e costretta, di continuare a scrivere.
Non potevo ovviamente muovermi per incontrare altre storie e altre donne, non potevo avere neanche risorse economiche, perché tutte le attività artistiche erano ferme … almeno la mia, e come artista non sono mai rientrata in nessun decretone Conti 1, 2, 3, 4...
Comunque, più o meno, dopo un anno, ancora da palloncino ormai impolverato e anche leggermente ammosciato, ho deciso di iniziare due progetti editoriali.
Alla fine di questo 2021, vi presento le mie due ultime creature: “Ritratti di Donne Sec. Vol.” e “75 Giorni di un’Artista Colf”.
Il secondo volume di Ritratti di Donne, raccoglie le trascrizioni integrali delle interviste che ho fatto durante l’ultimo anno, ovviamente attraverso video chiamate e non prendendo treni. Sono 12 storie che evidenziano, come nel precedente volume, tutte le potenti caratteristiche delle donne. Ma queste 12 storie in particolare confermano e denunciano quanto ancora oggi le donne che ricercano e praticano libertà, restino spesso nell’ombra, siano spesso punite, ostacolate, oscurate, comunque sfinite.
Dal Novecento ad oggi: Nella Masutti (Ritratto della figlia Bérénice Manac’h) – Tina Merlin e Adriana Lotto – Walkiria Terradura (Ritratto di Marco Milli) – Claudia Forini – Mari Franceschini – Tiziana Bianchini – Lucia Uva – Piera Aiello – Nicoletta Dosio - Le Precarie – Carla Luccarelli – Giulia Schiff
Storie che raccontano sicuramente un’altra storia!
Parallelamente a questo libro, la stesura di 75 Giorni di un'Artista Colf.
Provate ad immaginare se tutti i vostri pensieri, quelli istintivi, veri, quelli non frenati dalla parola, dalle costrizioni elaborate dal cosa conviene o non conviene dire, si andassero ad appoggiare su fogli bianchi… come si riempirebbero le vostre pagine per 75 giorni? 75 giorni attraversati dalla quotidianità, fatta di piccoli e grandi problemi da risolvere, piccoli e grandi entusiasmi e delusioni… fatta di media, società e pseudo eroi contemporanei, piccoli e grandi spazi e mondi. L’intima vocina soppressa che sta in ognuno di noi è ciò che siamo. E a 56 anni, superato il secolo, è giunto il momento di lasciare lo spazio a lei. A quella vocina, la libertà.
Ovviamente la mia, non quella decisa da qualcuno e soprattutto da una qualsiasi sottospecie di potere.
Un libro con cui, con molta, moltissima ironia, gioco con la mia vita e su quei temi per me imprescindibili della stessa.
Un finale inaspettato, che spero non andiate subito a sbirciare!
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