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ROLLING ARGENTINA
Sono Federico e ho scelto la raccolta fondi Produzioni dal Basso per testimoniare come le disabilita’ possano tramutarsi in risorse, non solo guardate come difetti.
Rolling Argentina: quasi 6000 chilometri in un paio di mesi di tempo, attraverso il paese via terra da nord a sud.
Qual è il mio obiettivo? Offrire un dibattito sulla disabilita’ che vada oltre gli stereotipi, attraverso la realizzazione di un viaggio/documentario in Argentina, raccontando il viaggio intrapreso attraverso le difficoltà del farlo con una sedia a rotelle e raccogliendo testimonianze di chi “ce l'ha fatta” e di chi lotta tutt’ora per trovare il propio riscatto nella società.
Raccontare la mia esperienza da “disabile” attraverso i miei viaggi, e le storie di disabilità che incontro è il mio modo per contribuire ad una “rivoluzione culturale” alla quale, per quanto riconosca essere utopia, credo e ve la racconto.
Partirò dall’Italia a metà febbraio 2017, con un volo diretto a Buenos Aires, dove amici argentini che ho conosciuto nelle attività sportive paralimpiche, si sono resi disponibili a farsi intervistare e ad aiutarmi a creare una rete di contatti con associazioni e disabili in giro per l’Argentina.
Vedrò le regioni delle Pampas, Iguazu e il Nord Est. Poi ruoterò verso San Juan, Mendoza, attraverso la regione dei grandi vini. E poi giù fino alla Patagonia e a Bariloche per poi attraversarla tutta fino al ghiacciaio perenne Perito Moreno.
L’organizzazione? E’ sufficiente prenotare un albergo per i primi tre o quattro giorni dall’arrivo. Poi inizia il coinvolgimento con le persone del posto: c’è sempre “l’amico dell’amico” che, per combinazione, ha una stanza e che a sua volta ti indicherà un parente felice di indicarti qualche altra località. È così che ho vissuto Rolling Cuba e Rolling Vietnam.
In sostanza non ho un itinerario preciso. Mi farò guidare dagli eventi e dalle persone che incontrerò, come sempre. Un viaggio sulla fiducia. Fiducia nelle mie capacità e soprattutto nelle altre persone, di cui ovviamente non si può fare a meno in un viaggio del genere. Testi, racconti, fotografie e video per raccontare un’Argentina vista diversamente e, chissà, forse riuscirò a ritrovare anche la mia disabilità “perduta”.
Le risorse a mia disposizione, al momento, mi consentono di affrontare il viaggio ma non sono sufficienti a coprire economicamente tutti i giorni che saranno necessari per arrivare allo sfidante traguardo dei 6000chilomentri.
Ognuno di voi, attraverso una donazione, può aggiungere chilometri al mio viaggio. Può darmi la possibilità di incontrare più persone, di ascoltare più storie e di documentarle per restituirvi le emozioni che ho provato grazie al vostro contributo.
La raccolta fondi mi permetterà di coprire, almeno parzialmente, i costi che affronterò:
1.800 euro per il volo A/R e l’assicurazione
500 euro circa, spostamenti interni via autobus e treno
1.200 euro vitto e alloggio per circa un mese
700 euro assistenza di una guida locale per gli spostamenti nelle zone più difficili e meno accessibili
Pertanto mi sono dato come obiettivo 4.000 euro, ma se riuscirò a raccogliere una somma superiore questo mi permetterà di prolungare la mia permanenza, aggiungendo chilometri al mio viaggio per approfondire la conoscenza di altre realtà “diversamente abili”.
Chi sono. La mia storia
Sono Federico Villa. Ho 30 anni. Sono disabile e simpatico. Vivo a Seregno. Soffro di atassia di Friedreich: una malattia neuro-degenerativa che mi ha costretto all’uso della sedia a rotelle da quando avevo vent’anni. Sono sempre stato uno sportivo e la malattia non è riuscita ad allontanarmi da questa mia grande passione. Ho partecipato a Mondiali di paraciclismo e Coppe del Mondo, specialità handbike.
Negli anni sono stato obbligato a cambiare il modo di muovermi, ma il mio stile è rimasto lo stesso: never give up!
Nel 2013 ho girato Cuba, da solo. Ho realizzato questo progetto, chiamato Rolling Cuba per dimostrare che ogni ostacolo è superabile e che si può andare avanti. Sempre. Questa potente presa di coscienza mi ha incoraggiato ad andare oltre, a fare altro, a fare di più... o almeno provarci.
Così, il 2015 è stato l'anno di Rolling Vietnam. idealmente la continuazione del viaggio a Cuba ma con l'obiettivo di realizzare anche un web-doc, assieme alla mia amica giornalista Daniela Sala, per raccontare la situazione dei disabili nel Vietnam e documentarne le loro storie, offrendo una riflessione sulle difficoltà, che ancora oggi, si trovano anche nel nostro paese.
Il mio Progetto: Rolling Argentina
Perché l’Argentina? Non saprei bene risondere a quesa domanda... Quindi… perché no?
Attraversarla tutta, da Nord a Sud, per un totale di 6000 chilometri per promuovere un’idea di disabilità che vada oltre gli stereotipi, raccontando il viaggio attraverso le difficoltà nel farlo con una sedia a rotelle e raccogliendo testimonianze di chi ce l'ha fatta e di chi lotta tutt’ora per trovare il proprio riscatto nella società. Una storia di resilienza che possa essere di ispirazione per chi vive in Italia, disabile o normo-dotato che sia.
“Andare contro ogni forma di determinismo è affermare la propria libertà, le proprie scelte. In qualsiasi condizione, c’è molto che si può fare. E’ questo il messaggio che voglio comunicare attraverso l’unico meraviglioso e spericolato viaggio che è comune a tutti e che si chiama VITA. “
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