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Si chiama Rosetta la protagonista del nuovo short film di Vincenzo Palazzo e da lei prende il nome l’opera. Il corto interpretato da Valentina Etna con Giordano Petri, Titti Nuzzolese, Carla Camporese e Damiano Sartori tratta il tema della violenza, emotiva e psicologica, all’interno delle mura domestiche.
L’opera racconta attraverso gli occhi di Rosetta, un’adolescente di estrazione popolare, della miseria umana e poi economica della sua famiglia, momento dopo momento, scena dopo scena il rapporto con i familiari cambia, in particolare con il padre, la casa luogo che dovrebbe proteggere ma che invece diventa teatro di una violenza sottile, distruttiva e feroce.
Il progetto scritto e diretto da Vincenzo Palazzo è tratto da un’idea di Vincenzo Riello che il regista ha accolto e raccontato con delicatezza e sensibilità, restituendoci un lavoro che ha in sé il la forza e il coraggio di una giovane donna verso il cambiamento, egli afferma “come regista il mio obiettivo non è solo quello di risvegliare la coscienza del pubblico, anche di ricordare quale sia il prezzo che il silenzio può reclamare. Spero che gli spettatori si rendano conto di come il male possa permeare tutti gli aspetti della vita se lasciato fuori controllo”
Il corto, vincitore del bando Nuovo IMAIE 2023 è stato prodotto da Mattia Conati e Andrea Moserle per “Magenta Film”.
Sinossi
Rosetta racconta la storia intima e dolorosa di un’adolescente, prigioniera dell’oppressione psicologica del padre, un uomo che, dietro una maschera di apparente normalità, esercita su di lei una violenza sottile e crudele, fatta di manipolazioni emotive e psicologiche.
Rosetta è costantemente sottoposta a critiche, umiliazioni sottili e sottrazioni di affetto che lentamente consumano la sua fiducia in sé stessa. Intrappolata nel silenzio, la sua esistenza è scandita da sguardi che pesano e parole che feriscono, mentre lotta per capire se è davvero lei il problema o se la sua realtà è distorta da chi dovrebbe amarla.
La storia segue il suo difficile cammino verso la consapevolezza, tra momenti di crollo e attimi di ribellione interiore, alla ricerca di una voce che possa liberarla da questa prigione psicologica. Rosetta è un racconto crudo e autentico sulla violenza invisibile che si nasconde dietro la normalità, e sulla forza che serve per spezzare le catene del controllo emotivo.
Il suo cammino verso la libertà è lento e doloroso, una lotta invisibile tra paura e rabbia, che culmina in un atto estremo. Ma quel gesto, che dovrebbe sancire la sua emancipazione, porta con sé un peso insostenibile. In quel momento, Rosetta scopre che la libertà può avere un costo devastante: mentre spezza le catene che la legavano al suo carnefice, ne crea di nuove, fatte di senso di colpa, vuoto e alienazione.
Rosetta è un racconto feroce sulla violenza domestica, che esplora il confine sottile tra libertà e perdita, tra sopravvivenza e distruzione. La sua ricerca di salvezza si trasforma in una riflessione amara su cosa significhi davvero essere liberi, quando si è costretti a sacrificare una parte di sé stessi.
Aiutaci a Diffondere un Messaggio di Fiducia e Cambiamento: Sostieni il nostro cortometraggio contro la violenza domestica!
Ogni giorno, troppe persone si trovano intrappolate in un ciclo di violenza e abusi, senza vedere una via d’uscita. Ma attraverso la potenza del cinema, possiamo dare loro una voce e far conoscere questa realtà drammatica. Il nostro cortometraggio, un racconto crudo e autentico sulla violenza domestica, ha il potenziale di sensibilizzare, educare e ispirare il cambiamento. Ma per farlo arrivare al cuore di milioni di persone, abbiamo bisogno del tuo aiuto.
Cosa vogliamo fare?
Abbiamo realizzato un cortometraggio che non solo racconta una storia emozionante e commovente, ma vuole anche sollevare il velo su una tematica spesso nascosta e stigmatizzata. Vogliamo che questo film arrivi nelle scuole, nei cinema, nei festival e nelle case delle persone. Vogliamo che chiunque possa vedere e riflettere, capire che la violenza domestica non ha volto, né classe sociale, né età. È una piaga che può colpire chiunque.
Perché è importante?
La violenza domestica non riguarda solo la vittima, ma l’intera società. Ogni persona che assiste, ogni parola taciuta, ogni sguardo ignorato, contribuisce al perpetuarsi del problema. Il nostro cortometraggio vuole essere uno strumento di cambiamento, un grido di consapevolezza che scuota le coscienze e stimoli una discussione sana e propositiva.
Come puoi aiutare?
Attraverso questo Crowdfunding, speriamo di raccogliere i fondi necessari per la promozione e distribuzione del film. Ogni contributo, grande o piccolo, avrà un impatto fondamentale per far conoscere la nostra causa e permettere a questa importante storia di raggiungere un pubblico vasto. E non è solo una questione di denaro: con il tuo supporto, puoi diventare parte di un movimento che combatte la violenza, entrare a far parte di una rete che diffonde consapevolezza e aiuta le persone a trovare la forza per cambiare.
Donazioni o contributi economici saranno fondamentali per la sua distribuzione. Vi chiediamo pertanto di contribuire diventando promotori del progetto.
Distribuzione:
Festival Nazionali ed Internazionali
Scuole, centri culturali, associazioni, sale cinematografiche, eventi
Piattaforme
Non rimanere in silenzio. Fai sentire la tua voce.
Il progetto è stato realizzato grazie al contributo Nuovo IMAIE, (in seguito alla vincita di un bando), nonostante tutto, non è stato facile trovare una produzione che credesse nell’idea. Inoltre il budget a disposizione non è riuscito a coprire tutte le spese in fase di realizzazione; eppure con uno sforzo logistico ed economico insieme alla produzione Magenta Film, che ha creduto in questa storia, siamo riusciti a concluderlo.
Certe tematiche infatti, devono poter penetrare il tessuto sociale ed entrare nella cultura di tutti, affinché si possa davvero pensare di cambiare le cose, non tanto per chi l’ha realizzato, quanto per il delicato messaggio dal grande valore sociale, un messaggio di conoscenza, affinché tutti abbiano gli strumenti per far sì che certi crimini non si perpetuino. Un insegnamento utile anche ai più giovani, oggigiorno sempre più distratti e attenti al consumismo più che al pensiero di lasciare in eredità alle generazioni future qualcosa per cui valga la pena lottare.
Grazie a questa raccolta fondi la nostra associazione potrà promuovere al meglio il film.
Per farlo, però, è necessario mettere in campo tutte le forze e i mezzi comunicativi per una vasta promozione dell’evento: iscrizioni ai festival, spostamenti per promuovere il lavoro, grafiche, comunicati stampa, inviti, social etc.
Vi saremo enormemente grati se vorrete accogliere e sostenere la nostra missione!
Vincenzo Palazzo
Come regista, il mio obiettivo non è solo quello di risvegliare la coscienza del pubblico, ma anche di ricordargli quale sia il prezzo che il silenzio può reclamare. Evitando di sottolineare soltanto i problemi sociali e personali della storia, spero che il pubblico si renda conto di come il male possa permeare tutti gli aspetti della vita, se lasciato fuori controllo.
La paura del “padre padrone” schiavizza tutta la famiglia, li indebolisce, rendendoli impotenti. Tutti conoscono i codici del “silenzio”, ma non il silenzio in quanto arricchimento dello spirito, ma del “Tacere”. Quello che succede in casa, resta in casa. Rosetta si rifiuta di vivere come vittima e solo attraverso il coraggio riesce a liberarsi da questa gabbia, ma lo fa ad un prezzo molto alto, la privazione della libertà. La vergogna di aver perso la propria dignità, la mancanza del futuro, le scatenano quell’istinto di sopravvivenza insito dentro di noi.
L’obiettivo è quello di mettere in evidenza i conflitti interiori della famiglia, in particolare quelli di Rosetta. L’idea del film nasce da due esigenze: da una parte la necessità di trovare in una storia, allo stesso tempo realistica e metaforica un rapporto tra individuo e identità culturale, in un mondo che sempre più tende a creare occasioni di crisi identitaria. Dall’altra, la voglia di raccontare la quotidianità e l’intimità di una famiglia con disagio sociale, che attraverso i loro occhi, vissuti all’interno delle quattro mura, esprimono la vita delle periferie italiane.
Le varie esperienze di regia mi hanno permesso di entrare e scoprire la dimensione intima e profondamente umana della realtà con tutte le contraddizioni, entrare e raccontare quelle atmosfere. La macchina da presa vivrà di vita propria, entrando in punta di piedi per poi familiarizzare con tutti i personaggi, seguendoli in quei pochi metri quadri, respirando con loro, come fosse un altro personaggio, un ospite che osserva in silenzio.
FRAME
Vincenzo Palazzo
Autore, Sceneggiatore, Regista, Attore. Si Diploma all’Istituto di Stato per la cinematografia e televisione Roberto Rossellini di Roma, successivamente consegue la laurea in Arti e Scienze dello Spettacolo alla Sapienza di Roma. Scrive, dirige e produce diversi cortometraggi e documentari distribuiti in tutto il mondo, tra i quali: “Zi Franco”, “ANNA”, “L’ultimo saluto” ed altri.
Due progetti in particolare lo hanno fatto conoscere al grande pubblico; il film cortometraggio dal titolo “Zi Franco” che ha avuto un riscontro internazionale, vincitore di numerosi premi e menzioni speciali, tra cui Los Angeles, Toronto, Venezuela, Cile etc. e il film cortometraggio “Anna” un’opera che affronta la tematica dell’Alzheimer in modo delicato e poetico, si aggiudica numerosi premi tra cui il prestigioso “Premio Sorriso Rai Cinema Channel 2022” attualmente presente sulla piattaforma “Prime video”. Per entrambi è stato in concorso ai David di Donatello. Di recente ha realizzato “Rosetta” un progetto che affronta la violenza domestica.
FOTO BACKSTAGE
Vincenzo Palazzo collabora con associazioni locali e nazionali che si occupano di Alzheimer e Violenza.
Credits
Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto.. particolare Magenta film e Nuovo IMAIE
Realizzato con il contributo del NUOVO IMAIE
prodotto da Magenta Film
Mattia Conati e Andrea Moserle
presentano
ROSETTA
un film di Vincenzo Palazzo
soggetto di Vincenzo Riello
sceneggiatura e regia di Vincenzo Palazzo
con Valentina Etna, Giordano Petri, Titti Nuzzolese Carla Camporese Damiano Sartori
Musiche di Maurizio Schifitto
Montaggio Diletta Guidolin
Fotografia Rosario Ferrisi
Fonico di presa diretta Francesco Paone
Scenografia Giulia Menaspà
Costumi Valentina Zanellato
Trucco Jessica Castelblanco
Produzione esecutiva Matteo Rudella
Aiuto regia Pietro Mascalzoni
Focus Puller Giovanni Franchi
Data Manager Simone Marino
Assistente scenografo Michele Montresor
Assistente di produzione Alessia Natalini
Montaggio sonoro Franco Conte
Color correction Rosario Ferrisi
Ufficio Stampa Annunziata Mastroianni
annunziatamastroianni@gmail.com
Redazione Addetto stampa
Claudia Menditto
Promozione e DistribuzioneCHE COSA SONO LE NUVOLE APS
checosasonolenuvole@gmail.com
Fundraiser - Crowdfunding -
Antonietta Conte
Grazie a tutti per il vostro sostegno
Vincenzo Palazzo
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
Pace e giustizia: promuovere lo sviluppo sostenibile.
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