Questo progetto rappresenta un esperimento di editoria popolare, diretta e interattiva.  Il mio editore, infatti, sará il vostro apprezzamento e chi legge potrá interagire e contribuire a molteplici cambi di rotta. Il meccaniscmo é schematizzato in tre semplici passaggi e specula su una delle componenti piú affascinanti dell’essere umano: la curiositá

1. leggere il primo discorso e incuriosirsi molto.

2. chiedersi come si fa a far continuare la storia

3. scegliere un modo per dire mi piace e aspettare fiduciosi.

Nota che il meccanismo potrebbe speculare anche su altre affascinanti componenti dell’essere umano tipo l’empatia, la solidarietá e la pietá ma per il momento preferirei vivere di modesti riconoscimenti artistici che agitandomi per farmi notare nella fila dei bisognosi. Se mi sentirete frignare per le mie misere condizioni non preoccupatevi… é solo a scopo drammaturgico! Ovviamente se questa strategia non dovesse funzionare, in un secondo momento, cambieró preferenze.

Molti mi domandano come sia stato possibile che io, misera barca a vela abbandonata, abbia potuto lasciare traccia delle mie memorie. Se questa risposta vi risulta indispensabile puó darsi che questi discorsi non facciano per voi. In primo luogo, se siete attratti dai dettagli dell'incredibile piú che dalle meraviglie del credibile, potreste rimanere semplicemente delusi. In secondo luogo, navigare significa amare il percorso ancora piú della destinazione e questa storia è dedicata a chi, oltre ad avere un'impellente curiositá di conoscermi, é convinto  che il finale possa essere come l'orizzonte: un'utopia che piú ti avvicini e piú si allontana.

DISCORSO #1 - IL GHETTO