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Lo abbiamo recuperato alla periferia di San Severo, in provincia di Foggia. Non si muoveva: era stato investito da un automobilista scappato dopo l’impatto. Le ferite sono infette. Portato immediatamente dal veterinario, il medico ha riscontrato dalle radiografie la lussazione dell’anca, danni alle vertebre, a un femore, lesioni interne ed esterne. E le ferite infette. Ma le radiografie hanno sùbito rivelato un altro problema: Danilo è stato preso a fucilate, certamente da un cacciatore: nel suo corpo sono conficcati decine di pallini sparati da un fucile da caccia. Qualcuno gli ha sparato, ma non lo stesso giorno dell’investimento, perché i pallini non si vedono se non con le radiografie. E' successo in passato. Eppure Danilo ce l’ha fatta: è sopravvissuto alla fucilata, forse continuando a vagare terrorizzato nelle campagne del Tavoliere delle Puglie. L’investimento, però, gli ha provocato molti danni.
Nei primi giorni Danilo dà segnali di una lenta ripresa. Reagisce, si alimenta. Fa la pipì in piedi, ed è buffo ma non ci facciamo caso: è malato! Scondizola, accenna persino qualche flebile abbaio. Improvvisamente però le sue condizioni precipitano. È abbattuto, le gengive sono pallide: sembrano di porcellana. Il veterinario dispone una trasfusione. A donargli il sangue arriva Arol, un cane oggi adottato ma che era stato abbandonato legato a un albero: un bellissimo gesto di solidarietà di cui gli animali sono generosi. E Danilo, sotto strettissima osservazione, ci riprova: il giorno dopo, ancora una volta, sembra riprendersi.
Domenica mattina, domenica 28 ottobre... Non è il freddo della giornata a raggelare la schiena degli operatori e dei volontari Enpa, ma sono gli occhi di Danilo. Sta di nuovo male.
Gli oltre 160 chilometri che separano San Severo da Bari vengono percorsi velocemente da Giuseppe, Martina e Sally sotto una pioggia incessante, a bordo dell’automezzo Amici Cucciolotti. C’è l’allerta meteo, il maltempo, ma non importa. Danilo viene portato a Bari nella clinica Einaudi. Le sue condizioni sono difficili, ha la febbre, ma può farcela. Anzi, ce la deve fare! Deve stabilizzare i valori con lunghe cure e costose terapie; poi, appena possibile, dovrà subire interventi chirurgici al femore e all’anca. Dovrà fare tutto quello che serve per continuare a vivere. Perché Danilo deve continuare a vivere. E deve essere curato nel migliore dei modi.
Non è “solo” un randagio, non è un randagio “come tanti”: è una vita sfortunata, è la vita di un essere senziente sul quale certi uomini barbari si sono accaniti potendo contare sull’anonimato o forse sulla complicità o sull’indifferenza di altri esseri umani barbari. Prima è stato preso a fucilate, poi è stato investito e lasciato sull’asfalto senza soccorsi immediati. Solo grazie all’intervento dell’Enpa, mobilitata in seguito a una segnalazione, Danilo è stato soccorso. Non deve lasciare indifferente nessuno di noi, proprio ora.
La degenza, con tutte le cure che sarà necessario assicurare, costa circa 100 euro al giorno. Poi arriveranno gli interventi chirurgici.
Aiutaci anche con un piccolo contributo. Ogni aiuto, piccolo o grande, è importante. Puoi donare in questa pagina, puoi anche donare con un bonifico sul conto IT24G0578778630110570659812 intestato a Enpa – Sezione di San Severo. E' importante specificare la causale: "Salviamo Danilo".
La storia di Danilo non è la storia di un randagio qualunque: è, piuttosto, la storia della vita che chiede di essere aiutata per riscattarsi dal male di certi esseri umani; dei cacciatori, ad esempio, o di chi investe un cane e poi va via. Perché pensa: "È solo un cane”. Dimostriamo che Danilo e i tanti Danilo di cui purtroppo non conosciamo la storia perché muoiono, non sono “solo cani”. Aiuta Danilo. Aiutaci!
Nella Gallery, le foto della storia di Danilo e la radiografia nella quale si vedono distintamente i pallini da caccia.
Per ogni informazione e per aggiornamenti potete scrivere a sansevero@enpa.org
Danilo continua a essere presso la clinica Einaudi di Bari. Il quadro è ancora vago. Ha mangiato con appetito. Ieri l’ematocrito era 24, oggi è 27 (i valori considerati normali sono 43– 59). I medici gli hanno fatto un prelievo del sangue; il campione è stato inviato in un laboratorio di Milano. L’ecografia rappresenta una sofferenza epatica e una sofferenza della milza. Evidente l’ingrossamento dei linfonodi: possibile segno di uno stato di reattività per la trasfusione o per una reazione immunitaria. Confermata la positività all’erlichiosi e la negatività alla leishmaniosi (esami, questi, già fatti a San Severo). Confermata inoltre la presenza di pallini da caccia sia al treno anteriore, sia a quello posteriore. Il quadro, si ribadisce, è ancora vago. Si attendono i risultati degli esami del sangue e il risultato dell’elettroforesi proteica (serve per analizzare la composizione qualitativa e quantitativa delle proteine presenti nei liquidi biologici). Il prossimo aggiornamento è previsto per mercoledì, quando il quadro generale sarà molto più chiaro e sarà possibile programmare l’intervento chirurgico al femore.
Danilo continua a essere ricoverato presso la clinica Einaudi di Bari.
Non ha più febbre, si alimenta autonomamente anche se poco. Non presenta più episodi di vomito.
I valori del sangue evidenziano una forte anemia causata dall’erlichiosi già diagnosticata a San Severo. E’ sotto terapia contro l’erlichiosi, così come è sotto terapia antibiotica per una infezione in corso. Continua a essere in fluidoterapia. Il livello di proteine è molto basso. Non necessita di un intervento chirurgico per la ferita inguinale causata dall’investimento; la ferita viene curata e si sanerà senza ricorrere alla chirurgia. L’operazione al femore è necessaria, ma è ancora presto perché le condizioni generali non consentono a Danilo, al momento, di affrontare un intervento chirurgico.
Il prossimo aggiornamento è previsto per venerdì 2 novembre.
Forza Danilo!!!
Danilo è stato dimesso questa mattina dalla clinica Einaudi di Bari. Sulla pagina www.twitter.com/enpasansevero abbiamo pubblicato in video in cui Danilo, appena arrivato a San Severo, sgranchisce faticosamente le zampe. Ora si trova in un luogo protetto dove sarà accudito con la massima attenzione e dove continuerà a fare le terapie antibiotiche contro l'erlichiosi e contro l'infezione in atto. Fra dieci giorni dovrà rifare le analisi. Poi sarà necessario programmare l'intervento chirurgico al femore. #forzaDanilo
Danilo ha una gran voglia di combattere. E combatte. Da quando è stato dimesso dalla clinica veterinaria di Bari, i passi in avanti sono lenti ma importanti. È ancora in cura antibiotica contro l’erlichiosi, le ferite causate dall’impatto con l’automobile si stanno rapidamente rimarginando. È amorevolmente accudito dai volontari dell’Enpa di San Severo. E lui non disprezza le coccole, né si risparmia in fatto di tenerezza e di dolcezza. Si muove meglio (spesso e volentieri, in autonomia) e se vede ronzare intorno una mosca, ingaggia una battaglia personale. Che perde ogni volta, beninteso, ma intanto reagisce con prontezza e dà segni di grande vitalità. Fra qualche giorno dovrà fare di nuovo le analisi del sangue. Nella gallery del progetto abbiamo inserito una nuova foto e un breve, dolcissimo video. Grazie!
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