Una campagna di
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Il Comune di Pisa ha formalmente chiesto alla Leopolda di saldare entro il 15 marzo 2019 il canone concessorio 2018 di 103.594,13 Euro. Il debito è dovuto al mancato stanziamento del contributo comunale del 2013, che ha determinato un ritardo di un anno nel pagamento dei successivi affitti (il canone 2013 fu saldato con il contributo 2014 e un pagamento a differenza, il canone 2014 con il contributo 2015 e così via). Se non rispetteremo la scadenza il Sindaco ha annunciato di voler trasformare la Leopolda in un mercato.
La raccolta fondi e le donazioni raccolte con la campagna di crowdfunding saranno integralmente utilizzate per saldare il canone di affitto 2018 richiesto da Comune di Pisa. Il Sindaco Revisore della Leopolda Massimo Bianchi garantirà la correttezza formale delle operazioni di raccolta e gestione del denaro.
Fino al 1993 la Stazione Leopolda di Pisa ha ospitato il mercato ortofrutticolo, un mercato coperto molto simile a quello che il Sindaco Conti ha detto di immaginare per il futuro della Leopolda nel caso in cui la raccolta fondi non andasse a buon fine. Se gli spazi della Leopolda non sono più adibiti al mercato è perchè fu valutato che quella destinazione non fosse adeguata a mantenere e valorizzare il carattere storico-artistico dell'antica stazione ferroviaria ottocentesca.
La Leopolda prima del restauro
Con un investimento di circa sette milioni di Euro da parte del Comune e dell'Unione Europea la struttura è stata restaurata per realizzare un luogo d'incontro e partecipazione. La filosofia che ispira la gestione della struttura si basa sulla massima possibilità di accesso da parte del tessuto cittadino, che trova nell’antica stazione un ambiente curato e sicuro dove promuovere eventi, progetti culturali, attività dedicate a persone vulnerabili o con minori opportunità.
Il salone storico restaurato
La dimensione collettiva è inoltre evidenziata dal costante ingresso di nuove realtà associative con dimensioni, ambiti e orientamenti culturali diversificati, la cui presenza rappresenta una conferma del carattere inclusivo e plurale della Leopolda. Alle attività organizzate alla Leopolda partecipano almeno 100.000 persone ogni anno. Ogni giorno la struttura è frequentata da famiglie e cittadini che partecipano alle attività promosse dalle 64 associazioni aderenti: corsi di musica e danza per i più piccoli, tango argentino, danze ottocentesche, ginnastica dolce, giochi da tavolo, tornei di scacchi, corsi di fotografia, seminari scientifici, conferenze e riunioni. La programmazione è completata da eventi molto partecipati, quali Fior di Città, BeeRiver, PisaCON, Festival della Robotica, Pisa Food&Wine, Pisa Vintage, Job Meeting, La stazione incantata e altri appuntamenti. Il sistema economico generato dalle attività culturali svolte alla Leopolda consente di generare ricadute occupazionali molto significative per il tessuto cittadino.
Il Job Meeting
Una milonga di tango argentino
Nella valutazione degli accordi convenzionali sottoscritti con il Comune di Pisa è possibile osservare il passaggio dall’iniziale concessione gratuita dell’immobile alla previsione di un canone molto ingente, pari a 100 mila Euro, reso sostenibile da un contributo annuale per le attività. Attualmente la Casa della Città Leopolda versa annualmente al Comune per gli spazi a sua disposizione 40 mila Euro (20 mila Euro per la Leopolda e 20 mila Euro per la Bottega di filiera corta). Nel 2013 il Comune di Pisa non ha erogato il contributo determinando un ammanco assai rilevante. L’Associazione è al momento in pari con il canone 2017. Al fine di saldare l’unico canone residuo le associazioni hanno deciso di raccogliere il denaro necessario per salvare la Leopolda.
Una conferenza dell'Università degli adulti
Conclusa la raccolta fondi e saldato il canone concessorio 2018 le associazioni chiederanno al Comune di Pisa di promuovere un percorso di riprogettazione della Leopolda costruendo con la cittadinanza e le sue espressioni organizzate un nuovo quadro progettuale ed economico che possa consentire di mantenere l’attuale vocazione della struttura, approfondendo ad esempio la possibilità di accogliere il mercato settimanale dei produttori agricoli locali. Con questo spirito le associazioni chiedono ai cittadini di ogni orientamento culturale e politico di partecipare alla raccolta.
Non possiamo togliere alla città questo spazio. Possiamo invece decidere di renderlo ancora più bello, insieme.
La Leopolda organizza Fior di Città
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