Una campagna di
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Il prossimo ottobre inizierà l’undicesima stagione di attività del Circolo del Jazz Thelonious. In questi anni, grazie alla sua originale programmazione musicale, la nostra associazione è diventata una tra le realtà più dinamiche del Nordest, nonché un punto di riferimento per gli appassionati non solo triestini, ma dell’intera regione, con ospiti che arrivano anche dalle vicine Veneto e Slovenia. Il Thelonious si è fatto conoscere anche nel resto d’Italia, visto che più volte è entrato tra i primi dieci jazz club italiani all’interno dei “Jazzit Awards”, referendum proposto dalla rivista Jazzit su tutto ciò che concerne il jazz in Italia.
Nel corso delle nostre serate, oltre un centinaio in questi undici anni, abbiamo ospitato nomi importanti sia del panorama jazzistico internazionale (Alexander Balanescu, Oliver Lake, Matthew Shipp, Evan Parker, Nasheet Waits, Alex Sipiagin, Ralph Alessi, Jason Adasiewicz, Bruce Ditmas e molti altri) sia di quello italiano, prestando allo stesso tempo attenzione e dando spazio ai nomi emergenti della scena nazionale ed al ricco scenario locale e regionale, senza dimenticare gli appuntamenti mensili, in collaborazione con il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste, con gli studenti della Scuola di Jazz dello stesso.
Varie sono poi le registrazioni effettuate durante le nostre serate ad essere finite su disco, e che hanno visto protagonisti jazzisti del calibro di Alexander Balanescu, Zlatko Kaucic, Javier Girotto, Giovanni Maier, Dan Kinzelman, Nicola Fazzini, Alessandro Fedrigo, Amir El Saffar, Rosa Brunello…sino ad arrivare all’ultimo live, registrato lo scorso mese di gennaio alla Casa Della Musica dal trombettista Flavio Zanuttini.
L’attività del Thelonious è proseguita negli anni con moltissime difficoltà, quasi esclusivamente grazie all’autofinanziamento, ed è stato possibile mantenere la rotta soprattutto grazie alla grande passione che anima noi del direttivo ed i soci tutti. Gli enti locali non hanno mai dato alcun seguito alle nostre richieste di finanziamento, nonostante quella che riteniamo sia una programmazione artistica di qualità e nonostante il nostro Circolo sia l’unica associazione cittadina ad operare nell’ambito della musica improvvisata proponendo una vera e propria stagione concertistica.
Attualmente la situazione economica non è più sostenibile e nonostante cio’, pensiamo che gettare alle ortiche l’esperienza del Thelonious sia un vero delitto; crediamo invece che essa vada preservata ed anzi, se possibile, potenziata.
E’ per questo che abbiamo pensato di lanciare una campagna di crowdfunding, chiedendo una mano a tutti coloro che ritengano che una realtà come quella del Circolo del Jazz Thelonious vada salvata.
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