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Il giardino dei Ciliegi che da anni scalda i nostri cuori e sollecita le nostre menti ora ha bisogno del nostro calore. Le donne del Giardino stanno affrontando la spesa di una stufa a pellet, necessaria per affrontare i rigidi inverni fiorentini. Serve l'aiuto di tutte noi, qualsiasi contributo sarà benvenuto!
Il giardino dei ciliegi, una teoria/pratica politica che dal 1988 vuole contribuire a cambiare la società ed i rapporti fra donna e donna, fra donna e uomo, fra divers*. In questi ultimi trent’anni il Giardino è diventato sempre più un collettivo di lavoro che si articola in una pluralità di iniziative e progetti, perché nomadi siamo fra culture, realtà, problematiche. Dai temi dell’intercultura e della pace, alla qualità del vivere urbano, ai testi femminili di culture differenti, il Giardino, crocevia di esperienze e di elaborazioni, ha accolto nel tempo – e continua a farlo – momenti di riflessioni, performance, incontri, dibattiti. Dal 2005 il Giardino ha contribuito alla nascita della Libera università di donne e uomini intitolata a Ipazia – la scienziata e filosofa alessandrina vissuta che fra il IV e il V secolo d.c. – che si dedica soprattutto ai temi della città (Città reale/città possibile). Come luogo, ha conosciuto tre sedi diverse, in un rapporto non sempre facile con le istituzioni, che però ne hanno riconosciuto il ruolo culturale e sociale. Come progetto, ha conosciuto l’evoluzione della riflessione e della pratica politica delle donne, sempre all’interno del movimento delle donne, come soggetto politico collettivo, e ai femminismi, come cornice di riferimento teorico. Per i vent’anni nel 2008, abbiamo organizzato tre giorni sui femminismi, articolati in alcuni momenti, con intrecci fra generazioni diverse, per riflettere su come le teorie e le pratiche politiche femministe reagiscono di fronte agli interrogativi del presente, per la complessità sia del progetto migratorio femminile, sia della varietà di discorsi sulla sessualità, sia dei temi creati dalle trasformazioni del lavoro.
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