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L’80% dei lavori erano realizzati, buona parte del materiale necessario all’ultimazione era pronto in cantiere e a causa di un incendio accidentale ci ritroviamo solo un pugno di cenere.
Il progetto dell’agriturismo di Colle del Nibbio nasce nel 2016 acquistando il rudere de “Lu Pagliar Petrone”, avendo già una chiara idea di quello che sarebbe dovuto diventare a breve: una struttura per poter ospitare poche persone con la voglia di condividere con noi l’interesse per il nostro territorio. Il progetto prevedeva tre camere per gli ospiti, una cucina, una sala da pranzo, un laboratorio per la trasformazione dei nostri prodotti e per la vendita dei formaggi fatti con il latte delle nostre capre e la possibilità di fare escursioni nei dintorni grazie alla qualificata esperienza di Accompagnatore di Media Montagna di Paolo.
Non si tratta dell’ambizione personale di un grosso progetto imprenditoriale, piuttosto del desiderio di dare il proprio contributo alla crescita e valorizzazione di un intero territorio montano, difficile da coltivare, lontano da ogni circuito turistico e in un’area interna considerata “svantaggiata”.
Fin dall’acquisto del rudere abbiamo avviato le produzioni agricole: i primi alveari per il miele, i primi campi di aglio, patate e fagioli, le prime due capre per ripulire il rudere dai rovi. Nel corso degli anni i campi sono diventati più grandi, gli alveari aumentati a 24, le capre diventate 40, i cani 4. Abbiamo avviato il nostro mini caseificio e a marzo diventeremo genitori di Irene.
Abbiamo acquisito la fiducia dei nostri clienti e spedito i nostri prodotti in tutta Italia. Ci siamo districati tra chili di carta e burocrazia, leggi, bandi, autorizzazioni, pandemie, aumento indiscriminato dei prezzi delle materie prime e la loro scarsa reperibilità. Tantissime ore di lavoro, notti insonni a ragionare e giornate intere di duro lavoro fisico, senza un giorno riposo o ferie, ma con forza e tenacia eravamo quasi al traguardo. Spronati dal supporto di quanti ogni giorno ci chiedevano quando avrebbero potuto degustare i nostri piatti e godere con noi della natura circostante.
Un progetto importante da oltre 400.000,00 euro, un progetto che di questi tempi in pochi avrebbero avuto il coraggio di portare avanti: una struttura in bioedilizia, costruita con materiali naturali e ad altissima efficienza, con il recupero delle acque reflue dalla vasca di fitodepurazione e la massima accessibilità senza barriere architettoniche.
Nonostante i fondi dei Bandi Europei (PSR) senza i quali sarebbe stato impossibile persino pensare ad un progetto simile, è stato necessario indebitarsi. La Regione Abruzzo ci ha anticipato 125.000,00 euro e altrettanti li avrebbe dati al completamento del progetto. Nel frattempo abbiamo acceso dei mutui per 175,000,00 euro.
Totale 300.000,00 euro.
Al momento in tanti ci hanno manifestato la disponibilità a sostenerci economicamente e non possiamo nascondere la nostra necessità di dover accettare per poter coprire il debito di cui ci siamo caricati. Confidiamo nella Regione Abruzzo affinché possa riconoscere il caso fortuito dell’incendio in modo da poter evitare la restituzione delle somme percepite. Con la banca abbiamo la speranza che tutto vada per il meglio. Sicuramente abbiamo bisogno di molte risorse economiche per poter risolvere questa tragica situazione.
Ogni piccolo o grande contributo per noi sarà un motivo in più per andare avanti e fare di tutto per salvare la nostra piccola realtà e magari avviare nuovi progetti sul territorio.
Sarà nostra cura aggiornarvi periodicamente sull’andamento della raccolta e di quelle che saranno le spese con la pubblicazione degli estratti conto e delle fatture.
I fondi raccolti saranno usati, in ordine, a copertura di:
Se, grazie al vostro aiuto, la somma raggiunta dovesse essere superiore rispetto alle spese elencate, ci impegneremo a reinvestirla per un piccolo progetto che si avvicini il più possibile a quello che era il nostro sogno.
Non ci tireremo indietro davanti ad altre proposte di aiuto, ma al momento questa è la necessità. Soprattutto abbiamo bisogno di rimanere calmi e non caricarci di troppo stress per tutelare la bambina che arriverà tra 2 mesi.
È andato distrutto un progetto materiale, il tempo e i soldi dedicati a quel progetto, persino il telefono con l ultime foto della struttura senza ponteggi. Non si distruggeranno il nostro lavoro, il nostro impegno, i nostri prodotti e il sogno che le idee trasformate in realtà possano contribuire a risollevare la sorte di intere aree.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Buona occupazione e crescita economica: promuovere una crescita economica inclusiva, sostenuta e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti.
Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
Utilizzo responsabile delle risorse: garantire modelli di consumo e produzione sostenibili.
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