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Viviamo un’epoca in cui le cronache che riportano la drammatica conta di vite umane perse nelle guerre sono entrate nel flusso quotidiano delle notizie fino a diventare normalità che genera indifferenza.
E’ fondamentale rimarcare che non esiste normalità nella guerra e che è necessario generare consapevolezza per trasformare l’indifferenza in empatia.
Il progetto Sguardi di pace è organizzato dall’associazione culturale Il mondo di Irene che opera sul territorio di Verona e provincia con iniziative a difesa dell’ambiente, per sostenere tematiche sociali e per promuovere e sviluppare la cultura della pace. La nostra azione è principalmente culturale attraverso l’organizzazione di eventi informativi e formativi con il coinvolgimento delle organizzazioni e associazioni che operano negli ambiti di interesse dell’associazione.
Per la realizzazione del progetto Sguardi di pace, in particolare per la mostra fotografica Eco di un Grido, ci avvaliamo della collaborazione dello studio creativo Cosmogramma specializzato in progettazione culturale e in produzione di contenuti visivi ed editoriali..
Recarsi al lavoro, passeggiare in un parco, ritrovarsi con gli amici, fare la fila per il pane, consumare un pasto con i propri famigliari: sono attività che svolgiamo nel quotidiano e che consideriamo normali e scontate; così non è per chi vive nelle aree del mondo segnate da guerre e conflitti dove donne, uomini e bambini trovano la morte proprio mentre svolgono questi gesti quotidiani.
L’obiettivo del progetto è inoltre quello di valorizzare e rendere evidente il prezioso lavoro svolto dalle organizzazioni umanitarie e dai singoli che portano soccorso e aiuto alle popolazioni che vivono nelle aree di conflitto e a quelle che mettono a rischio la propria incolumità per documentare e raccontare la realtà dei fatti.
Stimolando questa consapevolezza attraverso una riflessione interiore può nascere e crescere una maggiore sensibilità e attenzione e una diminuzione dell’indifferenza verso chi, pur lontano e “invisibile”, vive la tragedia di un conflitto nella propria quotidianità.
Il messaggio verrà veicolato attraverso due iniziative principali:
La mostra fotografica Eco di un Grido (sala espositiva Birolli di Verona, dal 4 al 19 maggio 2024): un progetto espositivo che desidera innescare una riflessione sul privilegio di vivere in un paese non coinvolto sul proprio territorio da una guerra, informando e sensibilizzando il pubblico. Il percorso si struttura sulla contrapposizione tra situazioni di guerra e circostanze in paesi fuori da conflitti armati. Su queste tematiche si desidera attivare una rete territoriale e internazionale che metta in comunicazione realtà che lavorano per mantenere e diffondere una cultura di pace e di equità denunciando situazioni di violenza e di privazione della libertà. La direzione artistica della mostra è affidata al dott. Zeno Massignan specializzato in progettazione culturale, produzione di contenuti editoriali e soluzioni creative.
La mostra è strutturata in due sezioni: la prima, Eco di un Grido, titolo dell’esposizione
stessa, espone il lavoro di 3 fotoreporter che hanno operato, vissuto e documentato zone
di guerra, di occupazione, di intensa violenza e di privazione della libertà.
- Juan Carlos: saranno esposti alcuni suoi scatti della serie Abrazos desde Kabul. https://www.juancarlosphotos.com
- Federico Vespignani: Saranno esposti alcuni suoi scatti dalla serie Por Aquì todo bien. https://www.federicovespignani.com
- Francesca Tosarelli: Sarà riprodotto il suo video documentario dal titolo Ukraine’s Unstoppable Medics. https://www.francescatosarelli.com
La seconda parte della mostra, Sguardi e Attimi di Pace, è strutturata invece sulle fotografie inviate da artisti e fotoamatori tramite la partecipazione al bando. Questa sezione si propone di raccogliere e condividere quelle immagini più significative che ritraggono momenti di pace e serenità in Italia o in territori non coinvolti attualmente da alcun conflitto bellico.
L'obiettivo è creare un'opportunità di riflessione sulla vita quotidiana in tempo di pace e sul
suo contrasto con gli orrori della guerra, proponendo una riflessione sul privilegio di essere
nati nella parte fortunata del mondo.
Negli spazi espositivi di Sala Birolli a Verona nel periodo della mostra verranno ospitati incontri e presentazioni con il coinvolgimento di associazioni e organizzazioni che operano negli ambiti umanitario e culturale.
Sguardi di pace è un'iniziativa aperta e con l'obiettivo di coinvolgere il mondo associativo presente sul territorio; il lavoro dei volontari è la principale fonte di finanziamento, ma ci sono costi vivi da sostenere che richiedono risorse economiche. Per una parte di questi costi ci siamo rivolti alle istituzioni cittadine, per la restante quota ci rivolgiamo ai cittadini per costruire l'iniziativa dal basso evitando main sponsors perché intendiamo controllare al 100% la nostra libertà di espressione.
Attraverso il crowdfunding intendiamo finanziare una parte delle spese per l’allestimento della mostra fotografica (pannelli, totem, monitor), i costi di stampa delle fotografie selezionate, il costo delle cornici e i costi dei materiali da esposizione.
Sempre attraverso la raccolta fondi vogliamo coprire i costi per la serata culturale e musicale (la remunerazione degli artisti, l’affitto del teatro e delle attrezzature tecniche).
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Pace e giustizia: promuovere lo sviluppo sostenibile.
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