"Una mano per un Sorriso - For Children" Onlus, Kenya e Tanzania, dal 22 Luglio al 11 Agosto

La fotografia è uno strumento unico per fare "memoria visiva", è fondamentale per documentare culture e realtà sociali.

È importante capire non solo come fotografare ma anche perché fotografare, giacché il valore sta nell'informazione che essa fornisce a chi la guarda.

La fotografia rappresenta un mezzo per dare voce a chi spesso viene dimenticato ed accantonato in ogni società, nello stesso tempo funge da mezzo di riflessione, di comunicazionee di denuncia, ma soprattutto di presa di coscienza sui problemi che attanagliano l'Umanità.

La fotografia sociale serve per raccontare storie molto spesso oscure ma che necessitano di essere considerate, portate alla luce e condivise.

Questo serve a spingere chi osserva una fotografia sociale a riflettere sulla necessità di effettuare un cambiamento sociale, di un riscatto di identità individuali e collettive.

Chi, Dove e quando:

"Una mano per un Sorriso - For Children" Onlus, Kenya e Tanzania, dal 22 Luglio al 11 Agosto

Il progetto prevede:

- "Una mano per un Sorriso - For Children" Onlus documentare e realizzare la ristrutturazione del pollaio e della realizzazione di un nuovo impianto per la cucina con due "forni solari"all'interno di una struttura che si occupa di bambini orfanani vicino ad Arusha, Tanzania

- "Una mano per un Sorriso - For Children" Onlus documentare e aiutare a consolidare la piccola scuola "Smilling School" con 240 bambini di strada tra le baracche di Korogocho, Kenya, una scuola di volontari già esistente in uno dei posti più poveri al mondo e dove ogni giorno vengono violati tutti i diritti dei bambini e non solo.

- "Una mano per un Sorriso - For Children" Onlus documentare lo sviluppo di programmi che mirati al miglioramento delle opportunità di vita dei bambini e giovani , assicurando che crescano in ambienti sicuri e accoglienti .

Interamente autoprodotto e autofinanziato.

mi presento:

Diego,nato a Bologna nel "caldo" maggio '74.

La fotografia è sempre stata una presenza continua in casa mia e mi sono trovato a scattarela prima foto ad un Rally Bolognese nel '78.

Per tanti anni è rimasta “solo” una passione che mi ha fatto ritrarre amori, amici, persone e luoghi delle mie esperienze di vita; ma sentivo che mancava sempre qualcosa... così inizia il mio percorso di studio tecnico e di critica.

Ringrazio molto, con successivo stupore, la pratica di anni di shiatsu, che ben poco sembrerebbe avere a che fare con la fotografia, ma che in realtà mi ha dato una diversa modalità di realizzarla e interpretarla.

Sono arrivato così ad una professione che mi ha portato a confrontarmi con tematiche "corporate" e "industrial" (con un metodo che mi viene riconosciuto “non standard” ...spero sia un complimento) e sempre di più con il fotogiornalismo.

La passione mi porta inoltre a lavorare spesso con i bambini e a supportare, ove posso, diverse campagne sociali e associazioni del terzo settore in Italia e all'Estreo.

Precedenti viaggi esteri: Benin, Bosnia Erzegovina, Nicaragua, Romania, Turchia.