oppure

Registrati con il tuo indirizzo email

Oppure, solo se sei una persona fisica (NO azienda/associazione), puoi scegliere anche di registrarti con i social:

Inserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.

Ricordi la tua password?

Controlla la tua casella email: ti abbiamo inviato un messaggio con la tua nuova password.
Potrai modificarla una volta effettuato il login.

Socialmente pericolosi (da una storia vera)

Una campagna di
Massimo Spano

Contatti

Una campagna di
Massimo Spano

SOCIALMENTE PERICOLOSI
(da una storia vera)

Socialmente pericolosi (da una storia vera)

Campagna terminata
  • Raccolti € 100,00
  • Sostenitori 2
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Film & corti

Una campagna di 
Massimo Spano

Contatti

Il Progetto

SOCIALMENTE PERICOLOSI - LA STORIA

Soggetto di:

Alessandra Di Pietro

Valentina Gaddi

Maria Teresa Venditti

Fabio Venditti


Casa di reclusione di Sulmona, il famigerato 'Carcere dei suicidi'. Un giornalista televisivo entra per osservare e capire. Gli fanno conoscere l'ergastolano Mario Spadoni, ex boss dei Quartieri Spagnoli di Napoli. Sono quasi perfettamente coetanei, 52 anni: il giornalista è di due giorni più vecchio del camorrista. Scatta un'intesa, un'amicizia epistolare che poi diventa vera e propria fratellanza. Il giornalista, Fabio Valente, conquista la fiducia del boss, che accetta di raccontargli tutta la sua vita. Si incontrano per molti mesi e scrivono insieme un libro sulla terrificante guerra di camorra degli anni '80, dal titolo 'La Mala Vita - lettera di un boss della camorra al figlio', Mondadori 2006.


Dopo l'uscita del racconto, Mario si ammala di una patologia gravissima: cirrosi epatica di origine virale complicata da quattro carcinomi. Suo 'fratello' il giornalista comincia la battaglia per farlo curare, per compiere il tentativo disperato di salvargli la vita. Spadoni viene preso in cura al Policlinico Gemelli di Roma, dopo mesi di combattimento per un'assistenza adeguata. In carcere si stava rapidamente spegnendo. Per consentirgli di seguire la terapia in maniera efficace e quotidiana, Fabio e la sua famiglia - che vivono a Roma - si offrono di accoglierlo in casa loro in detenzione domiciliare.
Per due mesi, il boss e la famiglia del giornalista vivono insieme. Mario entra in contatto con una vita domestica normale, con un rapporto genitori-figli fatto di protezione, affetto e complicità. Allora chiede di nuovo aiuto: i suoi figli sono a fortissimo rischio, vivono una compenetrazione totale con le regole e la violenza dei Quartieri Spagnoli. E hanno un pedigree prestigioso.


Il giornalista è stanco e deluso dalle modalità di lavoro quotidiane, dal profilo sempre più basso dell'informazione televisiva. Gli balena un'idea: scombinare le regole sia dell'offerta giornalistica sia delle modalità di vita di quel luogo, cioè realizzare una scuola di televisione e cinema con i ragazzi di strada dei Quartieri. Fabio non vuole semplicemente fare un film, vuole fare un'azienda, insegnare loro, con l'aiuto di amici volontari, i diversi mestieri della tv e del cinema.


È un'avventura complicata. Sono giovani privi delle più banali regole di comportamento. Sono semianalfabeti, maleducati, prepotenti e non riconoscono un'autorità diversa da quella prodotta dalla prevaricazione. Più volte l'impresa in cui Fabio si è imbarcato rischia di fallire. Intanto la situazione clinica di Spadoni è disperata. Il ritardo con il quale ha ricevuto delle cure vere può rivelarsi fatale.

E poi, la sua adesione all'idea di Fabio è sincera o puramente opportunistica? Fabio si è fatto stregare dal grande criminale rischiando di cadere in un precipizio personale e professionale? Il suo tentativo con i ragazzi ha qualche possibilità di riuscita? E Mario Spadoni riuscirà a sopravvivere alla malattia? E in questo caso, un ergastolano ultracinquantenne ha qualche possibilità di redenzione o appena ne avrà la possibilità tornerà a esercitare il suo ruolo di comando criminale?

Da una storia vera.

CREDITS


Regia: Fabio Venditti

Fotografia: Bruno Cascio

Costumi: Paola Bonucci

Cast: Vinicio Marchioni, Fortunato Cerlino, Michela Cescon, Blu Yoshimi, Eleonora Pace

Produzione: Michelangelo Film, Una Vita Tranquilla, Rai Cinema.

L'associazione Action Aid ha partertecipato in maniera attiva al progetto.

PERCHÈ SOSTENERE IL PROGETTO


Il film ha un piccolo budget che è stato già utilizzato per realizzare in parte il film. Il progetto ha ancora bisogno di essere montato, post-prodotto e distribuito al meglio, per questo chiediamo il vostro supporto tramite il crowdfunding, vi saremo profondamente grati se parteciperete alla finalizzazione e distribuzione del film, perché è una bella storia, una storia di vita che merita di essere raccontata e vista.

COME SOSTENERE IL PROGETTO


1) Clicca sul pulsante verde "PARTECIPA". È in alto a destra.

2) Seleziona l'importo che vuoi donare oppure scegli una ricompensa. Ricordati poi di selezionare la casella "Ho letto e accetto i termini d'uso".

3) Se non sei registrato, indica la tua email e l'indirizzo di spedizione.

4) Riceverai un'email di conferma, controlla anche la casella Spam.

Se ti piace il progetto ma non hai modo di sostenerlo economicamente, puoi comunque darci un conttributo condividendolo via mail o attraverso i social!

E grazie!

QUI LA PAGINA FB: https://www.facebook.com/SocialmentePericolosi?fref=ts

Commenti (4)

Per commentare devi fare
  • avatar
    Massimo Grazie Iole!!! Crepi il lupo :-)))
    • avatar
      Massimo Crepi il lupo, Angelo!! E grazie mille per il sostegno!
      • AF
        Angelo Conosco Fabio, ho lavorato a fianco a lui e oltretutto sono nato a Sulmona. In bocca la lupo.
        • II
          Iole In bocca al lupo

          Gallery