Una campagna di
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Il tuo contributo servirà a sostenere un progetto ambizioso. Scegli la ricompensa o la somma con cui vuoi sostenerlo e seleziona il metodo di pagamento che preferisci tra quelli disponibili. Ti ricordiamo che il progettista è il responsabile della campagna e dell'adempimento delle promesse fatte ai sostenitori; sarà sua premura informarti circa come verranno gestiti i fondi raccolti, anche se l'obiettivo non sarà stato completamente raggiunto. Le ricompense promesse sono comunque garantite dall’autore.
"Ogni giardino tende a un’utopia nel duplice senso di un non-luogo (οὐ τόπος, u topos), che non si trova da nessuna altra parte, e di un buon luogo (εὖ τόπος, eu topos) in cui vivere". (Umberto Anesi)
Vogliamo realizzare il giardino all'esterno del nuovo Spazio HYDRO.
Vogliamo rigenerare una spianata di asfalto e restituirla all'utilizzo della comunità.
Vogliamo riconnettere con la natura una parte della città e dei suoi abitanti.
Vogliamo realizzare tutto questo insieme a te!
Spazio HYDRO nasce a Biella nel 2017; vive e prospera grazie alla comunità di chi lo rende un luogo unico nella città e in tutto il circondario; vive di musica, arti visive, performance, parole, impegno civile e costruzione di comunità.
La notte del 2 ottobre nel 2020, HYDRO crolla, travolto dalla piena del torrente Cervo.
Asciugàti gli occhi, le mani e le pietre, la comunità di HYDRO torna a sognare un nuovo spazio e subito, nel farlo, nessuno si è sentito davvero solo perchè #weareHYDRO
Ora che la casa è quasi completa, vogliamo impegnarci a realizzare uno splendido giardino, la nostra Floating Forest che trasformi uno spazio grande e abbandonato in un luogo di riconnessione con la natura, con la comunità, con un futuro più equo, inclusivo e sostenibile.
Abbiamo un progetto, pensato e dettagliato insieme allo Studio Cavaglià di Torino che intende trasformare una spianata di asfalto usata fino ad ora come parcheggio in un giardino grande, accogliente, vivo.
Ci saranno vasche con diverse essenze (anche commestibili e certamente profumate), quinte verdi ad alto fusto per l'ombra, sedute e altri elementi di arredo urbano.
Molte di queste attrezzature saranno autocostruite e utilizzeranno dove possibile materiali di recupero, perchè nello spirito di HYDRO il consumo è critico e il riuso è sempre creativo!
Abbiamo immaginato una foresta urbana, una Floating Forest, fatta di moduli mobili che ospitano principalmente delle piante e la loro potenziale biodiversità, dove altri moduli sono dedicati ad arredamento urbano, sedute e piattaforme utilizzabili dalle persone come luogo di relax, studio o lavoro, e altri ancora strutture multifunzionali per piccoli eventi, presentazioni, laboratori e concerti.
Immaginiamo uno spazio che diventi veicolo di incontro tra persone, ma che valorizzi al contempo la presenza di altri esseri viventi, aumentando e ibridando la presenza del verde e lavorando sulla mitigazione del cambiamento climatico, dell’inquinamento acustico e dell’aria.
Un insieme di specie vegetali virtuose per il luogo, in grado di assorbire CO2 e polveri sottili, coltivata in cassoni in legno dotati di ruote, inframmezzata da piattaforme multifunzionali, sedute, tavoli, tappeti verdi e punti di diffusione audio. Una bolla in cui rallentare i ritmi di attraversamento cittadino e considerare nuove possibilità di convivenza con il territorio. Un intervento che sia in grado di connotare gli esterni del centro culturale, ma anche di caratterizzare l’allestimento interno, di connettere il verde con il verde: portare nello spazio chiuso un elemento naturale che manifesti l’attraversamento della città e la connessione verso il torrente. Ispirandosi anche alla forza motrice dell’acqua che ha caratterizzato in passato la dimensione industriale dello stabilimento e che può essere oggi riproposta come dinamo per la Floating Forest.
Pensiamo questo spazio come esperimento continuativo di empowerment di comunità: sia dal lato immaginativo - con una progettazione dell’intervento partecipata e aperta al pubblico - sia realizzativa - con la preparazione dei manufatti attraverso laboratori guidati di autocostruzione - per diventare poi una piattaforma di condivisione di saperi e di riflessione sul rapporto uomo-”altro”: la città e l’ambiente, il cambiamento climatico e la biodiversità.
Aiutaci a realizzare il giardino, ad acquistare i materiali per costruire gli arredi, le piante, pagare la manodopera. Ogni contributo sarà fondamentale e, per ringraziarti, abbiamo immaginato alcune ricompense che potrai scegliere nella colonna a destra. Fai riecheggiare il tuo nome nella foresta!
Per tutte le ricompense è prevista la consegna a mano presso lo Spazio HYDRO di Biella.
Alcune ricompense possono essere anche spedite per posta o corriere. Al momento non sappiamo quantificare i costi specifici, che verranno comunicati e aggiunti in caso tu scelga questa opzione. Se desideri una spedizione, scrivici via mail a: associazionebetterplaces@gmail.com.
I laboratori si svolgeranno in sedi da definire ma sempre nel territorio della città di Biella e dintorni. Riceverai tutti i dettagli non appena disponibili.
HYDRO è un nuovo centro culturale che promuove le arti visive e performative, la ricerca sociale e la coesione civica. Coltivato come community hub, è il luogo dove associazioni e singoli cittadini possono esprimersi, confrontarsi e trovare le giuste condizioni per sviluppare attività e progetti, contribuendo a migliorare il territorio che abitano.
HYDRO si dedica alla produzione culturale, alla ricerca artistica e alle pratiche sociali. Attivo dal 2016, è gestito dall’associazione Better Places APS e ospitato all’interno del complesso architettonico di Cittadellarte—Fondazione Pistoletto a Biella.
Per questo progetto abbiamo collaborato con:
Gianfranco Cavaglià, architetto già Ordinario di Tecnologia dell’Architettura presso il Politecnico di Torino, ha mantenuto costante impegno didattico e professionale. Nella ricerca: prefabbricazione, produzione industriale per l’edilizia, costruzioni tradizionali, relazionando le denominazioni delle parti, parole, ad elementi costruttivi. Nella professione ha operato sull’esistente (case, negozi, uffici). Gli allestimenti (fiere, musei, mostre) sono stati oggetto di sperimentazione e di esperienze in Italia e all’estero. Dal 1972 al 2002 ha collaborato con Achille Castiglioni per architettura, allestimenti e regolamenti. Negli ultimi anni la valorizzazione del patrimonio esistente nel proprio contesto è stata l’opportunità per impostare una progettazione orientata alla autenticità, alla chiarezza, alla semplicità, con la partecipazione diretta degli interessati.
Anna Rita Bertorello, architetto e dottore di ricerca, è stata assegnista di ricerca e collabora alla didattica presso il Politecnico di Torino nel settore della Tecnologia dell’Architettura. Dal 2013 è collaboratrice presso lo studio Cavaglià.
Flavio Bertinaria (1990) è laureato in Scienze Agrarie con specializzazione in Sustainable Farming System presso l’Università di Torino. Progetta aree verdi, sistemi agricoli sostenibili e svolge il ruolo di consulente per individuare strategie di adattamento al cambiamento climatico e per avviare filiere agricole agroecologiche.
Maicol Negrello (1990) architetto di Bioglio (BI) si dottora al Politecnico di Torino dopo alcuni periodi all’estero per ricerca sul legame agricoltura - natura - città. Attivo in ambito accademico, si occupa di analizzare e sviluppare integrazioni tra natura e architettura.
Floating Forest nasce e continuerà a crescere grazie alla cura di:
Alessandro Secchia (1995) è economista ambientale e Fundraiser classe 1994, si occupa fin dall’adolescenza di percorsi partecipativi e di associazionismo. Laureato in economia dell’ambiente con una tesi sui piani di adattamento ai cambiamenti climatici a livello urbano. Oggi è fundraiser e project manager per due realtà sociali oltre che Vicepresidente e componente del direttivo di Better Places APS.
Nicholas Ferrara (1984) è artista visivo, educatore e operatore culturale. È co-fondatore di HYDRO, dove si occupa di progettazione e sperimentazione di nuove forme di produzione culturale e co-curatore di Fluviale, rassegna che indaga il rapporto tra abitanti e torrente, sviluppo territoriale e relazione tra umano ed altre entità.
Annalisa Zegna (1990) è un’artista e operatrice culturale. Lavora con linguaggi visivi e performativi concentrandosi su esperienze collettive e pratiche collaborative. Lavora come assistente di UNIDEE residency programs della Fondazione Pistoletto ed è collaboratrice di Spazio HYDRO, dove ha co-curato il progetto Fluviale.
Responsabile della campagna di crowdfunding:
Marco Cassisa (1979) fundraiser e giornalista pubblicista, si occupa dal 2000 di processi partecipativi delle comunità locali. Affianca nella produzione delle diverse iniziative culturali lo staff di HYDRO per le parti di grant fundraising, ufficio stampa, rendicontazione quali-quantitativa.
Nel backstage:
Andrea Cussotto (1993) lavora nell’ambito di produzione musicale e management di prodotti culturali, frequenta il corso di Arti Visive per la Sostenibilità Sociale presso Accademia Unidee con focus relativo a soluzioni naturali per l’abbattimento dell’inquinamento acustico nel contesto urbano.
Luca Biasetti (1979) si occupa nello staff della gestione dei processi di produzione che riguardano le performance ed è l’interfaccia dell’associazione con le progettualità del terzo settore locale. Si divide tra l’attività di operatore culturale e quella di produzione nel mondo dello spettacolo. E' presidente di Better Places APS dalla sua fondazione.
Fabiana Faccioli (1996) assistente sociale, durante la formazione universitaria svolge attività di volontariato come membro dell’APS in Casa Circondariale di Biella, scrive una tesi di laurea in Sociologia della Devianza sugli spazi aggregativi, all’interno dello staff per supporto a progetti ad alto impatto sociale.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
Lotta contro il cambiamento climatico: adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze.
Utilizzo sostenibile della terra: proteggere, ristabilire e promuovere l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire le foreste in modo sostenibile, combattere la desertificazione, bloccare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità.
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