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ASSOCIAZIONE CULTURALE SAKINE CANSIZ | Assia LazzeriniContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
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🔴 76 000 euro è la somma totale delle multe recapitate grazie al Decreto Salvini agli operai colpevoli di aver scioperato alla tintoria Superlativa di Prato, dopo che non ricevevano lo stipendio da mesi e lavoravano in condizioni di totale sfruttamento.
🔴 Oggi le loro famiglie, ormai da 7mesi senza stipendio, dovrebbero far fronte al pagamento di 4000 euro ciascuno! Mobilitiamoci per la cancellazione delle multe e supportiamo gli operai e le loro famiglie.
🔴 I fondi verrannno usati anche per pagare le multe delle due studentesse colpevoli di "reato di solidarietà", per essere andati ai cancelli della tintoria a sostenere i lavoratori in sciopero. Anche per loro sono state comminate due multe da 4'000 euro.
Per avere maggiori info e aggiornamenti sulla vicenda segui la pagina:Liberi dai Decreti Salvini - Prato sta con gli operai
Qualora le multe venissero annullate le donazioni raccolte andranno alla cassa di solidarietà degli operai Superlativa, da mesi senza stipendio e impegnati in una fondamentale battaglia per i diritti e la dignità del lavoro nel distretto tessile pratese..
La denuncia dei Lavoratori Autorganizzati #SiCobas: "Sono 19 i lavoratori raggiunti da altrettante multe da 4000 euro per aver partecipato ad una protesta sindacale durante lo sciopero alla Tintoria Superlativa. Si tratta della prima applicazione a livello nazionale dei nuovi strumenti di limitazione delle libertà democratiche introdotti dal Decreto Salvini.
L'applicazione del Decreto Salvini contro le legittime proteste dei lavoratori è un campanello di allarme sullo stato di salute delle libertà democratiche sul nostro territorio. Ancora più grave che questo accada andando a “sanzionare” lavoratori in sciopero che non recepiscono retribuzioni da sette mesi e sono impegnati nella denuncia di situazioni gravissime di sfruttamento ed illegalità imprenditoriale che purtroppo contraddistinguono ancora il distretto pratese.
Dalle misure di vero e proprio razzismo istituzionale alle misure di limitazione del diritto di dissenso, il Decreto Salvini porta avanti una e vera e propria guerra ai più deboli in nome di una presunta “sicurezza”.
Lavoro nero, turni di 12 ore al giorno per sette giorni la settimana, negazione di diritti elementari come quelli alla malattia e le ferie, paghe da fame che spesso non superano i 1000 euro: questa è la realtà contro cui i lavoratori colpiti dalle multe si stanno battendo. Pensare che siano loro la minaccia alla “sicurezza” di Prato è assurdo e gravissimo.
La “sicurezza” di cui la città ha bisogno è quella di sapere che dentro i tanti capannoni industriali del distretto vengano rispettati diritti e dignità del lavoro.
I FATTI
Sotto accusa la partecipazione allo sciopero presso la tintoria Superlativa di via Inghirami. Quando i lavoratori entravano in agitazione non ricevevano stipendio da sette mesi. Ma non solo. Protestavano contro il mancato rispetto dell'accordo sindacale sottoscritto a Luglio che avrebbe dovuto aprire un percorso di regolarizzazione in un contesto di gravissima illegalità imprenditoriale e sfruttamento della manodopera. Lavoro nero, turni di 12 ore per 7 giorni la settimana, paghe di mille euro, niente ferie, malattie o permessi: queste le condizioni che i lavoratori insieme al sindacato denunciavano, tutte confermate dal controllo dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro che per la terza volta in 4 anni procedeva alla sospensione dell'attività e all'apertura di un fascicolo presso la Procura della Repubblica per sfruttamento.
Lo scorso 16 ottobre un auto in uscita dalla Superlativa travolgeva il sit-in degli operai in sciopero. La sindacalista Sarah Caudiero rimaneva ferita e doveva essere trasportata in ospedale in ambulanza. Arrivata la notizia nelle altre fabbriche del distretto, entravano in sciopero in segno di solidarietà e di condanna dell'accaduto anche alla Tintoria FADA, alla Tintoria DL, Tintoria GM e Panificio Toscano. Circa cento lavoratori raggiunsero il presidio ai cancelli in una protesta pacifica sgomberata poche ore dopo dalla Questura. Oggi i lavoratori vengono accusati di un “blocco stradale” mai avvenuto."
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Buona occupazione e crescita economica: promuovere una crescita economica inclusiva, sostenuta e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
Utilizzo responsabile delle risorse: garantire modelli di consumo e produzione sostenibili.
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