Una campagna di
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Nel 2017 un gruppo di ragazzə ha deciso di organizzare a Bologna un festival di antropologia dal basso con l’idea di portare l’antropologia fuori dall’accademia, con temi e modalità diversi alla cultura e agli studi di questo Paese. Per sette anni, il Festival di Antropologia ha attirato più di 250 ospiti e 60.000 partecipanti, affrontando un argomento spesso confinato in contesti accademici al di fuori delle università, diventando così in sei edizioni un evento annuale, gratuito e aperto a tuttə.
Ma soprattutto, il Festival ci ha permesso di esprimere i nostri ideali culturali: una cultura libera, co-costruita e plurale, una cultura “con le mani in pasta”, una cultura che alzi la voce, una cultura che non abbia paura di schierarsi contro le ingiustizie.
Il Festival dell’Antropologia è ideato e organizzato dalla Rete degli Universitari e vede la collaborazione di realtà locali tra cui Un Altro Mondo è Possibile APS, SPI CGIL Emilia-Romagna.
Ad aprile 2024, vogliamo coinvolgere in tre giorni di conferenze e dibattiti professorə, dottorandə, ricercatorə, politicə, amministratorə, sindacalistə, attivistə, militanti di calibro nazionale e territoriale: una comunità in dialogo che animi la zona universitaria di Bologna.
L’antropologia ci insegna che è tramite il dialogo con l’altro che possiamo mettere in discussione il nostro mondo e creare un futuro migliore. Perciò crediamo che la cultura debba essere non solo alla portata di tuttə, ma che tuttə la debbano poter costruire, insieme: cultura è dialogo, è partecipazione.
Vogliamo che il Festival continui ad essere un evento completamente libero, aperto ed accessibile per tuttə. O così, o niente.
Tra lə variə ospiti del Festival: Marco Aime, Alessandra Gribaldo, Franco La Cecla, Andrea Staid, Nicoletta Landi, Ivo Quaranta e Francesco Remotti.
Perché per fare un evento culturale costruito completamente da volontariǝ ci vogliono un sacco di soldi. Soprattutto se il sogno è quello di creare un evento libero, aperto e con una partecipazione attiva. Grazie alla collaborazione e al contributo di alcune realtà locali riusciamo a sostenere parte delle spese, ma una grossa fetta del nostro bilancio è costituita dalle donazioni volontarie di coloro che credono, come noi, in un altro modo di fare cultura.
Vuoi sostenerci in un altro modo? Le donazione sono il modo più concreto per sostenerci, ma non sono l'unico! Condividere questa raccolta fondi sui social network e far conoscere il Festival, diventare volontariə: sono tante le maniere per aiutarci. Scegli tu. Grazie in anticipo, da tuttə noi.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Istruzione di qualità: garantire a tutti un'istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità.
Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
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