Una campagna di
LAPIS CSContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
Controlla la tua casella email: ti abbiamo inviato un messaggio con la tua nuova password.
Potrai modificarla una volta effettuato il login.
Il tuo contributo servirà a sostenere un progetto ambizioso. Scegli la ricompensa o la somma con cui vuoi sostenerlo e seleziona il metodo di pagamento che preferisci tra quelli disponibili. Ti ricordiamo che il progettista è il responsabile della campagna e dell'adempimento delle promesse fatte ai sostenitori; sarà sua premura informarti circa come verranno gestiti i fondi raccolti, anche se l'obiettivo non sarà stato completamente raggiunto. Le ricompense promesse sono comunque garantite dall’autore.
[...] passare gli anni di studio alla maniera Castalia, ossia seguendo unicamente la mia brama di sapere, senza lasciarmi mettere le briglie da un corso di studi che mirava solamente soltanto a specializzare gli studenti, in un tempo possibilmente breve e nel più radicale dei modi, per una professione pratica, e ad uccidere in loro ogni anelito di libertà e universalismo
Il giuoco delle perle di vetro, Herman Hesse, 2009, p.308
CHI SIAMO
Le Terre di Castalia, progetto promosso dall’associazione LAPIS Cosenza - Laboratorio per l’Innovazione Sociale, nasce dal desiderio di offrire la migliore esperienza educativa possibile ai giovani membri della propria comunità.
Gli obiettivi del progetto vanno oltre la realizzazione della scuola, l’ambizione è di avere risonanze trasformative sull’intero territorio. L’intento è di promuovere una nuova cultura dell’infanzia e dell’educazione, valorizzando e potenziando le infinite risorse della comunità, quelle fisiche così come quelle relazionali.
Attraverso il tuo contributo ci aiuterai ad allestire gli spazi con materiali semplici e sostenibili e ad arricchirli di attrezzi per coltivare la brama di sapere,inoltre renderai il progetto accessibile all’intera comunità riducendo i costi.
IL PROGETTO
Le terre di Castalia, prima scuola libertaria calabrese, si rivolge a un territorio ricco di risorse sebbene arido di alternative in ambito educativo.
La nostra è una pedagogia non normativa, libera da istanze correzionali, rigorosa e permeabile, che valorizza le diversità , promuove competenze e moltiplica le possibilità di azione.
La scuola accoglierà da settembre 2019 bambini dai 3 ai 6 anni (l’intero ciclo di scuola dell’infanzia ed il primo anno di scuola primaria) con l’intento negli anni successivi di crescere insieme agli stessi scolari.
Abbiamo individuato un incantevole spazio verde, immerso in una zona rurale di Rende (Cosenza), in cui dar vita questo progetto.
Una proposta pedagogica libertaria
La nostra proposta pedagogica affonda le radici nella doppia convinzione che la comunità sia chiamata ad offrire il terreno migliore perchè i suoi bambini possano coltivare le loro specificità e che i bambini, nel rispetto degli altri, abbiano la possibilità di perseguire i propri interessi e desideri.
Inoltre crediamo che un progetto educativo per essere vitale debba aprire alle molteplici prospettive di cui si nutre la cultura di una comunità; quando ciò non avviene il progetto rischia di coincidere con un addestramento morale.
Banditi i regolamenti, si gioca a fare le regole: l’interesse è rivolto a promuovere un articolato sistema di conoscenze e competenze in cui si colga il valore convenzionale e pragmatico della norma. Gli scolari non saranno più solo osservatori di regole poiché giocheranno a diventare legislatori.
L’educatore-accompagnatore è il facilitatore dell’“esperienza” educativa. Si caratterizza per capacità di decentramento, per la capacità di analizzare l’esigenza degli scolari e competenze di progettazione secondo una prospettiva pragmatica e pluralista; promuove inoltre tutte quelle competenze che si pongono su un livello logico più alto del fare esperienza (meta-cognitive).
La scuola della comunità per la comunità: la scuola è una piccola comunità, organo indivisibile di una comunità più grande che abita il territorio in cui la scuola sorge. Tutti i partecipanti alla comunità sono accolti nelle dinamiche della scuola (cerchio della comunità) e si candidano come costruttori di relazioni educative (comunità auto-educante).
LA STRUTTURA A TRE CERCHI
La struttura organizzativa della scuola prende la forma democratica di tre cerchi:
Il cerchio della scuola
Partecipano tutti gli scolari che lo desiderano e gli accompagnatori.
Il cerchio si incontra per concordare su diversi aspetti della vita della scuola. Ad esempio quali unità didattiche si terranno, cosa mangiare il venerdì a pranzo o le regole di condotta. La complessità delle attività del cerchio dipendono dalle competenze degli scolari.
Il cerchio degli educatori - accompagnatori
Partecipano gli accompagnatori e il referente psico-pedagogico (all’occasione facilitatore e/o formatore). Oltre all’attività di progettazione il cerchio si dedica all’approfondimento in un percorso di formazione reciproca e continua.
Comunità educante
Partecipano tutti gli interessati della comunità oltre ai genitori degli scolari frequentanti la scuola, gli educatori accompagnatori ed il referente scientifico.
La comunità educante si incontra, si confronta e fa proposte sull’offerta pedagogica, i progetti educativi e la gestione organizzativa della scuola. Si offre inoltre come luogo elettivo per l’organizzazione di qualsiasi attività interessi la comunità stessa: incontri con esperti di settore, promozione di attività culturali, espressive, di cura del corpo; attivazione di percorsi di formazione.
La comunità educante copre le esigenze economiche della scuola ed individua i criteri per la ripartizione delle stesse tra i partecipanti al cerchio (il bilancio della scuola è trasparente); nello svolgere tale mansione si avvale di strumenti conviviali tra cui il baratto, il volontariato e l’organizzazione di eventi di autofinanziamento.
Commenti (3)