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Nel luglio del 1992 accolsi l’invito di Sarath Munasinghe e Nihal Silva, due devoti di origine singalese residenti in Italia, a intraprendere, assieme a un gruppo di miei allievi, un pellegrinaggio ai luoghi sacri dello Sri Lanka. Per tre settimane, dal 12 luglio al 4 agosto 1992, ci trovammo in un mondo meraviglioso. Le bellezze dell’isola, la meravigliosa ospitalità della gente, i sacri monumenti storici del Buddhismo, le cerimonie religiose, le danze delle maschere al suono dei tamburi, i ricevimenti e le processioni nelle diverse località, nonché i disagi e la stanchezza derivante dal lungo viaggio attorno all’isola, hanno fatto di questo pellegrinaggio un’avventura spirituale completa, che ha consentito ai partecipanti di crescere in comprensione e umanità. Nel contempo, la notizia del viaggio ha avuto ampio eco nella stampa e nelle radiotelevisioni locali che hanno sottolineato il grande interesse e l’attenzione con cui molti abitanti dello Sri Lanka seguono lo sviluppo del Buddhismo in Occidente e anche in Italia. È stato un evento storico: “Il primo pellegrinaggio di una delegazione di buddhisti italiani nello Sri Lanka, organizzato dall’Associazione Culturale dello Sri Lanka in Italia e da Ajahn Thanavaro, abate del monastero Santacittarama. Il gruppo, composto da 5 devoti buddhisti singalesi e da 11 allievi del Maestro Thanavaro, guidato da quest’ultimo, è stato ricevuto da autorità religiose e civili del paese, fra cui il Presidente della Repubblica dello Sri Lanka e l’Ambasciatore d’Italia a Colombo”. Quello che segue è il racconto di Marthe De Roeck. Sono sicuro che il suo racconto potrà comunicarvi quanto sia stato bello per tutti noi essere protagonisti di un favoloso viaggio. Nel pubblicare la sua esperienza ci auguriamo che molte altre persone possano visitare l’Isola Splendente. Thanavaro
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