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Mi chiamo ANDREA BRUSA.... sono un Autore editoriale e sceneggiatore teatrale e cinematografico.... dopo anni di duro e serio lavoro, e tanta esperienza al mio attivo, intendo portare in scena una bella STORIA D'AMORE di quelle che vi lasceranno a bocca aperta. Purtroppo mi sono visto protagonista mio malgrado di un mio dramma familiare per il quale ho perso la mia famiglia. Da qui l'idea del libro e del film (visitate il mio sito www.andreabrusa.it). Metto a vostra disposizione il Cortometraggio LA STORIA INFINITA (una piccolissima produzione indipendente realizzata con veramente pochissimi fondi e basata soprattutto sull'aspetto autoriale del prodotto, che narra molto succintamente la storia che andrà sviluppata nel film per il quale chiedo il vostro supporto), il libro INVALIDO D'AMORE a cui la stessa storia è liberamente ispirata, e la sceneggiatura del film stesso pubblicata ed in vendita in formato ebook sui principali portali web (al momento della realizzazione del film sarà ulteriormente sviluppata ed arricchita.... (prendetela come una sorta di bozza a grandi linee).
STORIA DI UN ANGELO CADUTO DAL CIELO (questo è il titolo provvisorio del lungometraggio) tratterà di una storia vera di un immenso amore che supera la barriera del tempo e dello spazio. La storia di un Angelo Custode che fattosi uomo per amore della sua protetta affronterà nella vita il suo secondo inferno cercando di strappare al Male la sua amata e sua figlia che portate via in circostanze a dir poco drammatiche da un mondo di ingiustizia e malaffare si troveranno a passare mille avversità. Fattosi uomo e ritrovata sua moglie disabile motoria. ... dovrà contrastare la vendetta di una famiglia che spinta dal Male farà si che la famiglia si disgreghi.... sbattuto per strada... tra realtà assurde entrerà in contatto con il mondo dei disperati.... barboni. ... prostitute. .. e sarà più volte vittima di raggiro e truffa....
Solo ritrovando le sue Ali riuscirà a salvarle.
Storia di un amore sospeso che non conosce eternità temporali o sovratemporali e resta sul piano d’immanenza della ricordanza. L’immagine, il volto ed il fantasma dell’amata negli occhi del suo Angelo fattosi uomo restano come può solo restare ciò e chi, non essendoci più, non c’è mai stato...La ricordanza è questo stato. Non supplice, non sacrificale. Non è il ricordo per cui, sopraggiungendo l’immagine, con essa si apre il transito verso un altrove. La ricordanza era già prima, perché già prima l’immagine è la duplicazione del presente come di ciò che non c’è. Come vedere le cose che essendo state non sono, o che manchino di quel che sono. È dunque quel che c’è che ci manca. E della ricordanza è questo il tono essenziale. La perdita dell’amata, la sottrazione ingiusta della fanciulla, non è perciò sacrificale, non è la via d’accesso all’invisibile.
Ci sono legami che superano le distanze, il tempo e la logica. Non importa la distanza, non importa la vita e la morte. Non esistono confini.
L'anima gemella non sarà mai troppo lontana... per sentirti. Ogni coppia di spiriti affini sviluppa un proprio linguaggio, un proprio codice segreto, attraverso il quale sentirsi, vedersi, parlarsi, toccarsi e amarsi al di là di ogni confine o barriera. E' questo uno dei doni inestimabili dell'Amore. Non va spiegato. Va semplicemente accettato e vissuto.
È ciò che c’è che manca. Ed è questo mancare e farsi vano, l’invisibile che ogni cosa e ognuno lasciano vedere sul proprio volto e nel nome proprio. Non sarà allora il protagonista e nemmeno la sua amata, perché l’invisibile non è oltre, ma qui. Si chiamerà Chiara, perché l’invisibile si tiene nel nulla essenziale di quel che c’è. Il nome proprio di Chiara non è allegorico, è piuttosto un nome comune ed è questa la sua allegoria, nome di fanciulla come di una qualsiasi giovane. Ed è questo comune nel proprio il rivolgimento essenziale che espone l’amore narrato in STORIA DI UN ANGELO CADUTO DAL CIELO in un sentimento che resta e si dispiega fino all’amore cosmico umano. Ed è importante che per il suo Angelo Custode l’amore per la sua donna sia, nel modo, lo stesso amore per la giovane perduta e l’amore che muove verso la comunanza degli uomini, lo stesso amore, l’amore giovane.
Per chi ama sognare ad occhi aperti.
Scrittura lineare, pulita, scorrevole, molto gradevole alla lettura, un film che ha tutti i presupposti perchè venga ben strutturato con una trama fresca e molto intrigante, che catturera' lo spettatore dall’incipit sino alla fine. Molto ricco di dettagli, sia sui personaggi sia sulle ambientazioni, lo sfondo austero di un Italia poco conosciuta, quella del mondo dei disperati, ben si stagliera' durante la narrazione.
Per far si che il progetto vada a buo fine in cambio di ricompense come il download del film, il dvd special edition l’invito alla prima del film, il vostro nome e cognome nei titoli di coda... e tanto altro, occorre dare il vostro contributo.
Con esso, io del team de STORIA DI UN ANGELO CADUTO DAL CIELO ed AUTORE dello stesso, potrò chiudere la post-produzione video e audio del film, coprire i costi delle musiche, e darvi la migliore qualità possibile per la vostra visione.... nonché farne una riduzione teatrale da portare in tournée a Torino, provincia e.... fondi permettendo, in tutta Italia.
Sostenete il Cinema ed il Teatro indipendente italiano e le belle storia d'amore!
Credeteci come ci credo io!
Inoltre in quanto uomo che ha vissuto sulla propria pelle il dramma della perdita della sua donna e di sua figlia ed in quanto presidente dell'Associazione RUNNING ON LOVE ... un'Associazione no-profit contro le discriminazioni e pregiudizi gravitanti intorno al mondo della DISABILITÀ e la mala giustizia degli AFFIDI MINORILI e dell'uso ed abuso della PSICHIATRIA utilizzata come mezzo di controllo sociale .... vi chiedo di sponsorizzare le attività svolte dalla stessa associazione (visitate il sito dell'associazione - ancora in fase di ultimazione -accedendo dalla HOMEPAGE del mio sito www.andreabrusa.it alla schermata degli Angeli cliccando su ASSOCIAZIONE).
Riporto per correttezza sotto lo statuto dell'associazione per rendervi note le FINALITÀ e gli OBIETTIVI da noi perseguiti. AIUTATECI IN QUESTA BATTAGLIA che potrebbe un giorno investire anche le vostre famiglie o persone a voi vicine.
Budget previsto 150000 euro (tra spettacolo teatrale... produzione cinematografica...eventuali ulteriori progetti editoriali e sovvenzioni attività sociali ASSOCIAZIONE http://www.andreabrusa.it/runningonlove/)
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http://www.andreabrusa.it/runningonlove/
PREMESSA È costituita l’Associazione “RUNNING ON LOVE”. Running On Love, seguendo le indicazioni della Commissione Cultura del Parlamento Europeo approvata il 25 Febbraio 1999 condivide la convinzione che l’Europa abbia bisogno del “supplemento d’anima” espresso dalle attività sportive. L’Associazione infatti intende associare persone di diversa estrazione che sentono l'impegno nella lotta alla discriminazione, in tutte le sue espressioni, contro i “disabili” utilizzando quale veicolo universalmente riconosciuto l'attività sportiva, e tutela principalmente i diritti dei “disabili” intesi nella definizione universale data dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che nel 1980 pubblicò la "Classificazione Internazionale delle Menomazioni, delle Disabilità e degli Svantaggi Esistenziali", e come si riporta integralmente: Essa distingueva tre livelli: Menomazione, intendendo qualsiasi perdita o anomalia permanente a carico di una struttura anatomica o di una funzione psicologica, fisiologica o anatomica (esteriorizzazione) Disabilità, intendendo qualsiasi limitazione o perdita (conseguente a menomazione) della capacità di compiere un'attività di base (quale camminare, mangiare, lavorare) nel modo o nell'ampiezza considerati normali per un essere umano (oggettivazione) Handicap si intende la condizione di svantaggio, conseguente ad una menomazione o ad una disabilità, che in un certo soggetto limita o impedisce l'adempimento di un ruolo sociale considerato normale in relazione all'età, al sesso, al contesto socioculturale della persona (socializzazione).
Nel 1999 l'OMS ha pubblicato la nuova "Classificazione Internazionale delle Menomazioni, delle Attività personali (ex-Disabilità) e della Partecipazione sociale (ex handicap o svantaggio esistenziale)" (ICIDH-2), nella quale vengono ridefiniti due dei tre concetti portanti che caratterizzano un processo morboso: la sua esteriorizzazione: menomazione l'oggettivazione: non più disabilità ma attività personali le conseguenze sociali: non più handicap o svantaggio ma diversa partecipazione sociale
Più precisamente: con attività personali si considerano le limitazioni di natura, durata e qualità che una persona subisce nelle proprie attività, a qualsiasi livello di complessità, a causa di una menomazione strutturale o funzionale. Sulla base di questa definizione ogni persona è diversamente abile. con partecipazione sociale si considerano le restrizioni di natura, durata e qualità che una persona subisce in tutte le aree o gli aspetti della propria vita (sfere) a causa dell’interazione fra le menomazioni, le attività ed i fattori contestuali. Si noti come, nella nuova Classificazione dell'OMS, il termine "handicap" venga definitivamente accantonato. Una persona - scrive Canevaro - è relativamente handicappata, cioè l’handicap è un fatto relativo e non un assoluto, al contrario di ciò che si può dire per il deficit. In altri termini, un’amputazione non può essere negata ed è quindi assoluta; lo svantaggio (handicap) è invece relativo alle condizioni di vita e di lavoro, quindi alla realtà in cui l’individuo amputato è collocato. L’handicap è dunque un incontro fra individuo e situazione. E’ uno svantaggio riducibile o (purtroppo) aumentabile. Il 22 maggio 2001 L’Organizzazione Mondiale della Sanità perviene alla stesura di uno strumento di classificazione innovativo, multidisciplinare e dall’approccio universale: “La Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute”, denominato ICF. All’elaborazione di tale classificazione hanno partecipato 192 governi che compongono l’Assemblea Mondiale della Sanità, tra cui l’Italia, che ha offerto un significativo contributo tramite una rete collaborativa informale denominata Disability Italian Network (DIN), costituita da 25 centri dislocati sul territorio nazionale e coordinata dall’Agenzia regionale della Sanità del Friuli Venezia Giulia. Scopo principale del DIN risulta essere la diffusione degli strumenti elaborati dall’OMS e la formazione di operatori che si occupano di inserimento lavorativo dei diversamente abili, in collaborazione con il Ministero del lavoro e delle politiche Sociali.
L’ICF si delinea come una classificazione che vuole descrivere lo stato di salute delle persone in relazione ai loro ambiti esistenziali (sociale, familiare, lavorativo) al fine di cogliere le difficoltà che nel contesto socio-culturale di riferimento possono causare disabilità. Tramite l’ICF si vuole quindi descrivere non le persone, ma le loro situazioni di vita quotidiana in relazione al loro contesto ambientale e sottolineare l’individuo non solo come persona avente malattie o disabilità, ma soprattutto evidenziarne l’unicità e la globalità. Lo strumento descrive tali situazioni adottando un linguaggio standard ed unificato, cercando di evitare fraintendimenti semantici e facilitando la comunicazione fra i vari utilizzatori in tutto il mondo.
L’ICF vuole fornire un’ampia analisi dello stato di salute degli individui ponendo la correlazione fra salute e ambiente, arrivando alla definizione di disabilità, intesa come una condizione di salute in un ambiente sfavorevole.
L’analisi delle varie dimensioni esistenziali dell’individuo porta a evidenziare non solo come le persone convivono con la loro patologia, ma anche cosa è possibile fare per migliorare la qualità della loro vita. Il concetto di disabilità introduce ulteriori elementi che evidenziano la valenza innovativa della classificazione:
- universalismo;
- approccio integrato; - modello multidimensionale del funzionamento e della disabilità. L’applicazione universale dell’ICF emerge nella misura in cui la disabilità non viene considerata un problema di un gruppo minoritario all’interno di una comunità, ma un’esperienza che tutti, nell’arco della vita, possono sperimentare. L’OMS, attraverso l’ICF, propone un modello di disabilità universale, applicabile a qualsiasi persona, normodotata o diversamente abile.
L’approccio integrato della classificazione si esprime tramite l’analisi dettagliata di tutte le dimensioni esistenziali dell’individuo, poste sullo stesso piano, senza distinzioni sulle possibili cause. Il concetto di disabilità preso in considerazione dall’Organizzazione Mondiale della Sanità vuole evidenziare non i deficit e gli handicap che rendono precarie le condizioni di vita delle persone, ma vuole essere un concetto inserito in un continuum multidimensionale. Ognuno di noi può trovarsi in un contesto ambientale precario e ciò può causare disabilità. E’ in tale ambito che l’ICF si pone come classificatore della salute, prendendo in considerazione gli aspetti sociali della disabilità: se, ad esempio, una persona ha difficoltà in ambito lavorativo, ha poca importanza se la causa del suo disagio è di natura fisica, psichica o sensoriale. Ciò che importa è intervenire sul contesto sociale costruendo reti di servizi significativi che riducano la disabilità. In attuazione del percorso normativo e culturale sopra citato, l’Associazione RUNNING ON LOVE promuove, in Italia, la diffusione della lotta alla discriminazione della diversità per il tramite del connubio Disabilità-Attività Sportiva.
Art. 1 – Costituzione, sede, denominazione, durata E’ stata costituita “Running On Love, Associazione Culturale ed Umanitaria” una libera Associazione di fatto, apolitica ed apartitica, con durata illimitata nel tempo e senza scopo di lucro, regolata a norma di Titolo 1, capitolo terzo, articolo 36 e Segg. del Codice Civile, nonché del presente Statuto. Avrà come sede Legale ed Operativa, Via XXXXXX n. XX , 10100 Torino e potrà aprire sedi secondarie e filiali in Italia e all’estero.
Art. 2 - Finalità L’Associazione Running On Love persegue i seguenti obiettivi e scopi: - l’obiettivo è quello di fornire un orientamento utile al pubblico, agli associati fruitori, alle istituzioni pubbliche e private, a prescindere dalla loro iscrizione alle associazioni di categoria, e promuovere l'impegno nella lotta alla discriminazione, in tutte le sue espressioni, contro i “disabili” utilizzando quale veicolo universalmente riconosciuto l'attività sportiva, ed, inoltre, tutelare principalmente i diritti dei “disabili” intesi nella definizione universale data dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS); - diffondere la cultura artistica e musicale a livello nazionale ed internazionale; - ampliare la conoscenza della cultura sportiva unita alla conoscenza delle problematiche legate alla Disabilità in tutte le sue espressioni attraverso contatti fra persone, enti ed associazioni; - proporsi come luogo d’incontro e di aggregazione nel nome d’interessi culturali assolvendo alla funzione sociale di maturazione, di crescita umana e civile, attraverso l’ideale educazione permanente; - tutela in ogni sua accezione dei diritti dei “Disabili”.
Art. 3 – Oggetto sociale L’Associazione Running On Love per il raggiungimento delle sue finalità intende promuovere varie attività in particolare: - attività culturali: convegni, conferenze, dibattiti, seminari, proiezioni di film e documentari, concerti, lezioni, corsi di formazione;
- favorire ed organizzare mostre, manifestazioni sportive, culturali, rassegne, festival, conferenze, concorsi, premi, saggi, concerti, musical ed ogni altra forma di spettacolo, legata al mondo della disabilità; - gestione della promozione, formazione ed immagine del singolo associato; - attività editoriali: progettazione, creazione e diffusione di prodotti editoriali, libri, riviste, giornali, portali Web, cataloghi, cd multimediali, etc.; - attività educativa – formativa: laboratori, corsi, workshop, centri ludico ricreativi e sportivi; - creazioni di reti territoriali, nazionali, europee ed internazionali con finalità educative, formative, culturali ed umanitarie; - promuovere la collaborazione fra enti, associazioni nazionali, europee ed internazionali con finalità similari; - attività di ricerca storica e culturale anche con creazione di banche dati e biblioteche; - accesso a bandi e progetti nazionali ed internazionali anche in ATL.
Art. 4 – Tutela delle minoranze e soggetti svantaggiati Tutte le attività dell’Art. 3 sono rivolte con particolare attenzione al mondo dei diversamente abili e di tutti i soggetti “svantaggiati”.
Art. 5 – I Soci e gli Associati Sono Associati tutti coloro che viventi, abbiano voglia di impegnarsi ed essere partecipi contro la discriminazione verso la disabilità e, in particolar modo, abbiano la necessità di farsi tutelare sotto questo aspetto; l’ammissione alla qualifica di associati, la permanenza con i relativi diritti-doveri è regolata dal Regolamento. L’Associazione fornirà a tutti i soci una tessera sociale che avrà la validità di un anno. Sono Soci tutti le persone maggiorenni che, per interesse culturale ovvero per interessi professionali e/o di studi, vogliono aderire alle attività dell’Associazione e che, avendone fatta richiesta, ne ottengano l’ammissione dal Consiglio Direttivo e del Presidente. La domanda sarà indirizzata al Presidente e deve indicare, oltre i dati anagrafici e fiscali, l’accettazione dello Statuto e degli organi di rappresentanza sociali. L’appartenenza all’Associazione ha carattere libero e volontario, ma impegna gli aderenti al rispetto delle decisioni prese dai suoi Organi Sociali, secondo le competenze statutarie, e ad un comportamento corretto sia nelle relazioni interne verso gli altri Soci che con terzi. I Soci si dividono in ordinari, sostenitori ed onorari.
- Soci Ordinari sono coloro che, a domanda, avendone i requisiti, chiedono di far parte dell’Associazione. La partecipazione dei Soci all’elaborazione ed alla gestione dei programmi e delle attività è considerata prerogativa sostanziale ed inalienabile di ciascun socio, oltreché garanzia di democrazia per il buon funzionamento dell’Associazione. I Soci devono accettare integralmente le norme statutarie e regolamentari dell’Associazione e sono tenuti al pagamento di una quota associativa annualmente dal Consiglio Direttivo. Tutti i Soci Ordinari hanno diritto di voto per l’approvazione del bilancio, le modifiche statutarie e dei regolamenti interni e partecipano all’elettorato attivo e passivo per la nomina del Consiglio Direttivo. I Soci Fondatori sono anche Soci Ordinari. - Soci Sostenitori sono coloro che versano una quota associativa mensile o annuale a titolo di contributo volontario, anche per usufruire di particolari servizi resi all’Associazione. Chiedono l’adesione alla attività dell’Associazione e partecipano alla vita sociale senza diritto di voto. - Soci Onorari sono persone, Enti o Istituzioni distintisi per la loro opera di salvaguardia, proposizione e divulgazione della cultura e dell’arte, ed insigniti di tale carica su proposta unanime del Consiglio Direttivo o del Presidente. Hanno funzione simbolica e di rappresentanza, possono partecipare alla vita sociale senza diritto di voto. Nessuna limitazione è posta al numero dei Soci, possono aderire tutti i cittadini maggiorenni di ambo i sessi, senza limiti di età e di nazionalità. La qualifica di Socio si perde per i seguenti motivi: 1) dimissioni scritte, motivate, indirizzate al Consiglio Direttivo; 2) mancato versamento della quota associativa annuale malgrado invito formale da parte del Consiglio Direttivo; 3) allontanamento a seguito di gravi motivi riconosciuti dal Consiglio Direttivo o del Presidente e, in caso di appello, dall’Assemblea che decide in via definitiva; 4) inadempienza o disinteresse verso l’attività sociale. In ogni caso il Socio dimissionario, radiato o espulso non ha diritto alla restituzione delle quote associative e/o contributi versati, ne vantare pretese sul patrimonio sociale. I Soci, in regola con il pagamento della quota di Associazione, hanno diritto di partecipare all’Assemblea personalmente o facendosi rappresentare da altro Socio purché munito di delega scritta e di usufruire di tutti i servizi gratuitamente offerti dall’Associazione.
A copertura dei costi di particolari iniziative programmate e promosse dall’Associazione, potranno essere richieste quote di autofinanziamento straordinarie unicamente ai Soci interessati ad esse. Le quote versate dai Soci sono intrasmissibili e non sono soggette a rivalutazioni.
Art. 6 – Organi dell’Associazione Sono organi dell’Associazione: 1) l’Assemblea Generale dei Soci, 2) il Consiglio Direttivo, 3) il Presidente, 4) il Vice-Presidente, 5) il Segretario Generale. Gli organi restano in carica cinque anni ed i componenti sono rieleggibili. Le cariche e le attività sociali svolte dai Soci sono gratuite e non sono retribuite in alcun modo.
Art. 7 - L’Assemblea generale dei Soci L’Assemblea generale dei soci è presieduta dal Presidente, o in sua assenza dal Vice-Presidente, e in subordine, dal Socio più anziano di vita associativa (a parità di condizione, prevarrà l’anzianità anagrafica). Viene convocata in seduta ordinaria dal Presidente almeno una volta l’anno, e in seduta straordinaria ogni volta che il Presidente ne ravvisi la necessità oppure su richiesta motivata di almeno la metà dei Soci con diritto al voto. La convocazione dell’Assemblea viene effettuata dal Consiglio Direttivo in persona del Presidente mediante lettera/mail ai Soci o affissione all’albo dell’Associazione presso la sede dell’Associazione, con indicazione specifica dell’ordine del giorno, del luogo di incontro, che può essere anche diverso dalla sede sociale, e dell’ora, almeno sette giorni prima della data fissata per l’adunanza. E’ validamente costituita in prima convocazione se è presente la maggioranza degli aventi diritto, in seconda convocazione, almeno un’ora dopo, qualunque sia il numero dei presenti. Le Delibere vengono prese a maggioranza dei presenti, salvo i casi in cui sono richieste maggioranze qualificate. L’Assemblea Ordinaria dei Soci:
a) discute ed approva il bilancio preventivo presentato dal Consiglio Direttivo sulle attività da svolgere; b) discute ed approva il bilancio consuntivo del Consiglio Direttivo sull’attività svolta. c) elegge i membri del Consiglio Direttivo; d) fissa gli indirizzi dell’attività dell’Associazione; e) provvede alle modifiche statutarie ed approva i regolamenti interni; f) delibera ogni altro argomento e questioni previsti dall’ordine del giorno.
Nelle assemblee ogni associato ha diritto ad un voto e può rappresentare, per delega scritta, un numero massimo di un socio con diritto di voto. Le votazioni possono avvenire per alzata di mano o, su richiesta, a scrutino segreto. L’Assemblea Straordinaria dei Soci: per la validità dell’Assemblea Straordinaria valgono gli stessi criteri adottati per l’Assemblea Ordinaria.
Art. 8 – Il Consiglio Direttivo Il Consiglio Direttivo è composto da tre membri: Presidente, Vice-Presidente e Segretario Generale. Il Consiglio Direttivo dura in carica sette anni la prima volta dopo la costituzione e cinque anni i periodi successivi ed i suoi membri sono rieleggibili. Il Consiglio viene convocato dal Presidente almeno due volte l’anno, nonché ogni volta che ne venga fatta motivata richiesta da almeno due terzi dei suoi componenti. La seduta del Consiglio è valida con la presenza di almeno la metà più uno dei suoi membri e delibera a maggioranza dei presenti. Di ogni riunione viene redatto apposito verbale, a cura del Segretario. Il Consiglio Direttivo elegge al suo interno un Presidente, un Vice Presidente, un Segretario Generale, e fissa le responsabilità degli altri Soci in ordine all’attività svolta dall’Associazione per il conseguimento dei propri fini statutari. Le funzioni dei membri del Consiglio Direttivo sono completamente gratuite; saranno rimborsate le sole spese vive documentate incontrate nell’espletamento dell’incarico.
Art. 9 – Funzioni del Consiglio Direttivo Il Consiglio Direttivo: a) elegge nel proprio ambito il Presidente e il Vice Presidente;
b) nomina un Segretario Generale, responsabile dei conti e della custodia del denaro dell’Associazione, nonché della redazione dei verbali di Assemblea e del Consiglio Direttivo; c) elabora il programma delle attività dell’Associazione da sottoporre al parere ed all’approvazione dell’Assemblea Generale dei Soci; d) amministra il fondo sociale; e) delibera sulle decisioni urgenti assunte dal Presidente; f) convoca l’Assemblea, presentando annualmente alla stessa i bilanci ed una relazione dell’attività svolta; g) stabilisce i criteri di determinazione delle quote annue di associazione; h) delibera sulla ammissione od esclusione dei Soci.
Art. 10 – Il Presidente Il Presidente è il legale rappresentante dell’Associazione e ha diritto di veto esclusivo. A lui spetta la firma e la rappresentanza di fronte a terzi e in giudizio. Assume le iniziative necessarie per la realizzazione del programma definito dal Consiglio Direttivo e dell’Assemblea dei Soci, nonché le iniziative autonome che in casi di urgenza si rivelassero necessarie. Di queste ultime iniziative verranno immediatamente informati gli altri membri del Consiglio Direttivo, cui spetta, nella prossima riunione successiva, al valutazione e la ratifica. Il Presidente presiede il Consiglio Direttivo e l’Assemblea dei Soci. In caso di assenza od impedimento del Presidente, la rappresentanza e la firma spettano al Vice Presidente. Il Presidente può decidere di aumentare o diminuire il numero dei componenti del Consiglio Direttivo in base al numero complessivo degli iscritti all’Associazione, garantendo sempre un numero dispari e assicurando comunque che in seno al Consiglio Direttivo i Soci fondatori siano adeguatamente rappresentati. Il Presidente elegge i membri del Consiglio Direttivo e provvede alle modifiche statutarie ed approva i regolamenti interni; Il Presidente delibera in merito alle variazioni statutarie ed allo scioglimento dell’Associazione.
Art. 11 – Il Vice Presidente
Il Vice Presidente sostituisce il Presidente nel caso in cui questi sia temporaneamente impedito a svolgere le sue funzioni; in questo caso, e nell’espletamento di tale incarico, svolge tutte le funzioni proprie del Presidente.
Art. 12 – Il Segretario Generale Il Segretario Generale è nominato dal Consiglio Direttivo, è responsabile: - della redazione dei verbali dell’Assemblea dei Soci e del Consiglio Direttivo; - della tenuta dei registri contabili. - della gestione dei fondi dell'Associazione Controlla ed esegue la gestione amministrativa dell’Associazione, tenendone la contabilità, e ne riferisce al Consiglio Direttivo, ha accesso ai fondi dall’Associazione depositati presso uno sportello postale o bancario.
Art. 13 – Amministrazione L’ordinaria e la straordinaria amministrazione spettano in maniera disgiunta per tutti gli atti al Presidente e al Segretario Generale.
Art. 14 – Quota Associativa Annuale La quota associativa annuale è fissata, per il primo anno, nella misura di € 100,00 per Associazioni, Gallerie, Musei, strutture ricettive etc; € 50,00 per singole persone; e sarà in seguito determinata dal Consiglio Direttivo.
Art. 15 – Rimborsi Spese Attività dei Soci Per i Soci che intendono praticare attività culturali e artistiche in nome dell’Associazione o per conto di essa, o si impegnano a prestare la loro opera a fini educativi e promozionali nell’ambito dell’oggetto sociale, sono previsti compensi, rimborsi spese assegnati dal Consiglio Direttivo o dal Presidente, su cui saranno praticate le ritenute di legge.
Art. 16 – Il Patrimonio Il patrimonio dell’Associazione, indivisibile, è costituito - dalle quote associative annuali; - dai contributi dello Stato e degli Enti Pubblici e Privati; - rimborsi derivanti da convenzioni e/o servizi destinati ai Soci;
- proventi derivanti da prestazioni marginali commerciali rese a terzi; - dai beni immobili e mobili acquistati o pervenuti a qualsiasi titolo; - da eventuali contribuzioni straordinarie, donazioni o lasciti, proventi anche da non Soci; - da diritti di utilizzazione artistica e musicale relativi a produzioni stampate, audio e video; - da tutto quant’altro, ancorché qui non espressamente specificato, entri nella disponibilità dell’Associazione. L’Associazione compiere tutte quelle azioni utili al perseguimento dello scopo sociale , a carattere esemplificativo e non esaustivo, può acquistare, vendere, permutare beni mobili ed immobili, atte a migliorare il conseguimento dei fini statutari, può dotarsi di strutture e mezzi tecnici necessari a promuovere l’attività dei Soci. In via accessoria, ausiliaria, secondaria e comunque marginale può svolgere le seguenti attività commerciali: - prestazioni di servizio rese a Enti Pubblici o Privati, - partecipazioni di Soci a manifestazioni o iniziative promosse da Enti Pubblici o da Privati. L’Associazione può accettare sponsorizzazioni, richiedere finanziamenti, nel limite massimo stabilito da apposita delibera assembleare, aderire a Consorzi tra Enti e Associazioni mantenendo la piena autonomia decisionale ed organizzativa, può ricorrere ad abbinamenti pubblicitari per il sostegno finanziario delle finalità statutarie e per la copertura dei costi della realizzazione di iniziative istituzionali. Eventuali utili conseguiti da servizi a prestazioni rese dai Soci, non possono in alcun modo generare dividendo tra gli essi, ma dovranno essere utilizzati per il raggiungimento delle finalità sociali. L’Associazione, ai fini fiscali deve considerarsi ente non commerciale.
Art. 17 – Esercizio Sociale e Finanziario L’esercizio sociale e finanziario coincide con l’anno solare e va dal primo gennaio al trentuno dicembre di ogni anno. Il rendiconto economico deve informare circa la situazione economica e finanziaria dell’Associazione, con separata indicazione dell’attività commerciale eventualmente posta in essere accanto alle attività istituzionali. Entro 15 giorni prima dell’approvazione, il bilancio sarà depositato presso la sede sociale per poter essere consultato dai soci ordinari. Il bilancio consuntivo, redatto dal Consiglio Direttivo, dovrà essere approvato entro il 30 aprile dell’anno successivo all’esercizio finanziario.
Art. 18 – Regolamento interno Per quanto non previsto dal presente Statuto, qualora se ne ravvisi la necessità, potrà essere redatto un regolamento interno a cura del Consiglio Direttivo previo ratifica dell’Assemblea generale dei Soci.
Art. 19 – Scioglimento dell’Associazione La decisione di scioglimento dell’Associazione potrà essere presa dalla maggioranza di almeno due terzi dei Soci presenti ad una apposita Assemblea Straordinaria dei Soci, che sarà valida se avrà la partecipazione di almeno i tre quarti dei Soci. L’Assemblea determinerà le modalità della liquidazione, procedendo alla nomina di un liquidatore, scegliendolo fra i Soci e determinandone i poteri. In caso di scioglimento, il patrimonio residuo, dedotte le passività, verrà devoluto ad utilità generale.
Art. 20 – Disposizioni finali Il presente Statuto strutturato in tre parti per complessivi 19 articoli è integralmente accettato dai Soci, unitamente ai regolamenti e alle deliberazioni che saranno integralmente rispettate. Per quanto non compreso nel presente Statuto valgono le norme del Codice Civile e le disposizioni di legge vigenti in materia.
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