Una campagna di
Associazione Culturale Giovani IddoccaContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
Controlla la tua casella email: ti abbiamo inviato un messaggio con la tua nuova password.
Potrai modificarla una volta effettuato il login.
Il tuo contributo servirà a sostenere un progetto ambizioso. Scegli la ricompensa o la somma con cui vuoi sostenerlo e seleziona il metodo di pagamento che preferisci tra quelli disponibili. Ti ricordiamo che il progettista è il responsabile della campagna e dell'adempimento delle promesse fatte ai sostenitori; sarà sua premura informarti circa come verranno gestiti i fondi raccolti, anche se l'obiettivo non sarà stato completamente raggiunto. Le ricompense promesse sono comunque garantite dall’autore.
Hai presente quelle sere d'estate, quelle in cui ci si siede in cerchio e tra una brezza leggera ed un bicchiere di vino lasci che le storie diventino le protagoniste del tuo incontro tra amici ed amiche? Storie dal vicolo nasce proprio così, dalla voglia di raccontare esperienze di vita, tra musica, arte e letteratura, tra un'ispirazione e un nuovo angolo di mondo da scoprire.
Storie dal Vicolo è il piccolo festival nato nel 2021 tra le mura di Treballu Hub legato all'arte, alla musica e alla letteratura. Con l'aiuto di artisti e artiste locali e non, nelle scorse tre edizioni abbiamo provato a gettare piccoli semi di cambiamento nella nostra piccola comunità, promuovendo arte, scrittura, musica ed esperienze di vita, attraverso una serie di eventi.
Quest'anno avremmo voluto preparare un'edizione più corposa, ma purtroppo non siamo riusciti ad ottenere il finanziamento richiesto. Dopo un primo momento di sconforto, abbiamo deciso che non potevamo mollare e spinti anche da un tema a noi caro, abbiamo deciso di andare avanti con le nostre forze e col supporto di chi vorrà sostenerci.
🍉 Considerato l'attuale genocidio in corso da parte di Israele nei territori occupati della Palestina, abbiamo deciso di dedicare la quarta edizione del festival alla resistenza palestinese, raccontando la bellezza del suo popolo che resiste da ben oltre 70 anni, dandogli voce e mettendolo al centro come protagonista e non più solo come vittima.
Lungi dall'essere un racconto esaustivo di questo popolo straordinario, di seguito la nostra piccola programmazione (in corso di aggiornamento man mano che riceviamo conferme):
🗓dal 9 Agosto - presso Biblioteca Comunale di Laconi
🔻 Esposizione di “Unmute Gaza”. Dopo il tragico attacco del 7 ottobre, Israele non permette ai giornalisti di entrare a Gaza. Ha anche tagliato l'elettricità e internet, creando un muro mediatico che impedisce il necessario equilibrio nella costruzione della Storia. Fortunatamente, ci sono ancora alcuni fotoreporter all'interno di Gaza che rischiano la vita per documentare ciò che sta accadendo.
Per questo motivo, un gruppo di artisti e amici preoccupati, hanno deciso di creare delle opere d'arte a partire dalle immagini realizzate da questi straordinari giornalisti e di incollarle nelle città, aggiungendo il simbolo del MUTE. Un piccolo gesto per dire che NON SIAMO D'ACCORDO, NON SIAMO COMPLICI, NON CI GIRIAMO DALL'ALTRA PARTE.
🗓 9 agosto - Ore 20.30
🔻 Proiezione del film “200 metri” scritto e diretto dal regista palestinese Ameen Nayfeh.
Mustafa e sua moglie Salwa, vivono in Palestina, in due paesi distanti solo duecento metri, ma divisi dalla barriera di separazione israeliana. Alla sera, quando tutto diventa buio, Mustafa accende una luce sul suo balcone per augurare la buonanotte alla moglie e ai figli che sono dall’altra parte e che, a loro volta, rispondono con un segnale. Quando però uno dei suoi figli è vittima di un incidente, all’uomo non resta che precipitarsi al checkpoint dove gli viene negato l’accesso, senza margine di trattativa. Disperato, chiede aiuto a un contrabbandiere per oltrepassare il muro: i duecento metri si trasformano in un’odissea di duecento chilometri, alla quale si uniscono altri viaggiatori determinati a superare e sconfiggere quella barriera.
🗓23 Agosto - Ore 18.30
🔻 Presentazione del libro "POP palestine" di Silvia Chiarantini e Fidaa Abuhamdiya.
Pop Palestine è il racconto di una Palestina diversa, popolare, pop. È un percorso tra strade, pentole e fornelli, dal Sud al Nord della Palestina, partendo da Hebron, passando per Betlemme, Ramallah, Gerusalemme, fino ad arrivare a Gerico, Nablus e Jenin. A ciascuna di queste città è dedicato un capitolo, in cui sono riportate le ricette dei piatti preparati in case, ristoranti o da venditori di strada. Pop Palestine è un diario di viaggio tra mercati affollati, ricette prelibate, tradizioni, feste e accoglienza: tutti ingredienti di una vita normale, in un Paese sotto occupazione.
Le autrici saranno collegate online e sarà possibile acquistare una copia durante la serata.
🍉 A seguire verrà offerto un aperitivo a base di piatti tipici palestinesi.
🗓 Annullato - in riprogrammazione
🔻 Proiezione del film “Lyd” diretto da Rami Younis e Sarah Ema Friedland.
L’ascesa e la caduta della città di Lyd, una metropoli vecchia di 5.000 anni, che un tempo era una vivace città palestinese, fino alla sua conquista avvenuta con la fondazione dello Stato di Israele nel 1948. Mentre il film rivela la sua storia, un coro di personaggi crea un arazzo emozionante dell’esperienza palestinese di questa città, e del trauma lasciato dal massacro e dall’espulsione.
🗓 Data da definire
🔻 Incontro con Sara Corona Demurtas, archeologa esperta di uso politico del patrimonio culturale e autrice del podcast Archeopop per Rai Play Sound.
Intellettuali, giornalisti e giornaliste, personaggi politici, accademici e accademiche, e naturalmente una larga fetta dell’opinione pubblica occidentale, credono nella propaganda sionista dello stato di Israele. Una propaganda che non solo ne legittima l’espansione a scapito dei territori palestinesi ma, dopo l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023 contro poche centinaia di israeliani, giustifica anche il genocidio - perché questo è - di migliaia di civili che vivono a Gaza, la maggior parte dei quali sono bambini. Di fronte a tutto questo, l’Occidente si sta voltando dall’altra parte, anche grazie all’allineamento dei media e del mondo della cultura.
Tutto questo non sarebbe stato possibile, se Israele non avesse utilizzato l’archeologia in maniera strumentale per raggiungere i propri scopi. Come? Ne parliamo nel cortile di Treballu con Sara Corona Demurtas.
----
Perchè abbiamo bisogno del tuo aiuto?
Al momento ci stiamo autofinanziando ma abbiamo bisogno del vostro aiuto per sostenere le spese di noleggio dei film, l'eventuale presenza delle scrittrici e le spese di stampa per l'esposizione.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
Pace e giustizia: promuovere lo sviluppo sostenibile.
Commenti (4)