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Da Stonewall a Stretto Pride 2019
Esprimere in pubblico la propria identità sessuale soltanto 50 anni fa era considerato “indecente”, non conforme al comune decoro e soggetto a vessazioni e repressioni da parte delle forze dell’ordine, così come mostrare la propria omosessualità o un’identità di genere differente era considerato un crimine.
Ancora oggi, manifestare la propria identità sessuale in alcuni stati è considerato un crimine, talvolta punito con la pena di morte.
Il mondo si divide in due polarità, dove trasversalmente, anche in quei paesi in cui si sono affermati e sono stati riconosciuti i diritti civili di cui dovrebbe godere ogni essere umano, si assiste ancora oggi ad atti di discriminazione, violenza ed odio nei confronti della diversità.
Nella misura in cui la molteplicità è un valore che genera occasioni di arricchimento e accrescimento, vi è la necessità, ancora oggi, di rivendicare questa fierezza, a partire dalla eterogeneità sessuale, per toccare quella di genere, di colore, etc.
Gli assunti dell’orgoglio gay, per cui ogni persona dovrebbe essere fiera della unicità di cui è portatrice e dell’inalterabilità della propria identità, abbracciano idealmente ogni forma di diversa espressione del sé e della propria identità e appartenenza.
E sono proprio questi principi che vengono espressi attraverso la parata arcobaleno dei Pride, che per la prima volta nella storia della città si terrà anche a Messina, l’8 giugno 2019 (Stretto Pride 2019 - www.strettopride.it).
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