Una campagna di
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"Sul cammino delle rose”vuole essere un progetto mirato ad intuire la “complessa semplicità” di Teresa di Lisieux e della sua “piccola via” , che ha ispirato cristiani di tutte le confessioni, agnostici, atei, filosofi e personaggi noti, del passato e del presente.
Questa campagna promuove in primo luogo la creazione di un documentario preliminare alla scrittura e poi la stesura della sceneggiatura del film “Sul cammino delle rose”, che nasce da numerose testimonianze delle sincronicità che a Teresa si associano, raccolte dalla ricchissima documentazione esistente in varie istituzioni e dalla raccolta trentennale di decine di persone, toccate in diversi modi da Teresa.
ARGOMENTO DEL FILM
Il film parlerà della storia di Martina, giovane 25-enne, impiegata in un bistrot di Parigi che, a seguito di una telefonata, scopre di dover tornare a Torino, per occuparsi di alcune pratiche di successione.
Il viaggio, che doveva essere breve, diventerà lungo e imprevedibile, pieno di colpi di scena, nel labirintico “cammino delle rose” che Martina intraprenderà e che Santa Teresa di Gesù Bambino del Volto Santo riesce, dal momento della sua “entrata nella Vita” a tracciare in terra.
UNA CAMPAGNA DI CROWDFUNDING PER LA CREAZIONE DI UN DOCUMENTARIO E PER LA SCENEGGIATURA DI UN FILM SU TERESA DI LISIEUX
Per farlo abbiamo bisogno del tuo sostegno.
Un gesto che permetterà a tutti di conoscere il mondo le sincronicità teresiane e la traccia invisibile di lei ancora molto presente nel mondo contemporaneo.
COSA ABBIAMO GIA’ PRODOTTO
Attraverso una piccola campagna dal basso, creata con un indirizzario di devoti o semplici ammiratori della Santa, abbiamo già prodotto un PROLOGO al film , che chiunque può visionare in questa pagina.
COSA VOGLIAMO PRODURRE
Un documentario:
”In Cammino con Thérèse”è un film che si pone non come una “risposta definitiva” su Teresa di Lisieux, ma, appunto, come un viaggio, un cammino, una ricerca, di e con Thérèse. Mettendoci all’ascolto di tante persone che hanno “incontrato” Thérèse, sentiremo come le loro vite siano state “toccate” e trasformate da questo incontro, per scoprire quanto la sua vita, il suo messaggio, siano ancora oggi presenti ed efficaci. Religiosi e laici, consacrati e professionisti, teologi e “semplici cristiani”: un ventaglio di voci il più variegato e molteplice possibile, perché Thérèse dice qualcosa, oggi, davvero a tutti, ha un messaggio per i diversi stati di vita anche nel mondo contemporaneo.
Una sceneggiatura:
“Sul Cammino delle rose” avrà una sceneggiatura particolare. La storia vuole essere una narrazione originale, fatta di contraddizioni, suspence, umanità, nella splendida cornice di Torino e dintorni.
La scrittura servirà poi a creare la sceneggiatura ultima di un film che sembrerà essere un’inchiesta.
Santa Teresa di Lisieux è infatti amata e conosciuta, non solo dal mondo cattolico, ma anche agnostico e laico per una specifica peculiarità: lei “si mostra al mondo” nel nostro tempo, attraverso situazioni casuali e sincroniche che portano credenti, atei e laici ad interrogarsi in maniera approfondita sull’intervento possibile della Santa.
La sceneggiatura “Sul Cammino delle rose” è infatti ispirata ad una serie di testimonianze più o meno conosciute, anche in riferimento alla “Novena delle rose”, famosissima richiesta di aiuto alla santa,
Teresa, morta più di cento anni fa, (30 settembre 1897), non è infatti solo portatrice di un messaggio rivoluzionario di credo religioso conosciuto come “la piccola via”, ma è la persona più studiata da psicologi, grafologi, teologi, laici, agnostici del XX secolo, anche “demolita” da alcuni teologi e sociologhi, ma tutti stranamente in accordo rispetto ad una sua “palpabile presenza nel mondo”.
PERCHE’ INDAGARE SU QUESTA DONNA?
L’ Associazione ARTò nata nel 2010 si è sempre occupata di veicolare storie di donne o di minoranze poco ascoltate e dal valore trasformativo.
Ha raccolto artisti, autori nel panorama nazionale e ha lavorato teatralmente per rendere note storie di vita di personaggi singolari e dal pensiero innovativo.Da qui l’esigenza di indagare la vita di una santa con una narrazione inusuale, dialettica, attuale, a tratti un giallo, in cui una giovane ragazza, atea, è costretta ad un confronto non voluto con i tanti misteri che si raccolgono attorno alla figura di Teresa.
Una donna, un dottore della Chiesa, una figura che in tanti sentono ancora attuale, trasversale a tutte le religiosità, portatrice di amore e umiltà, protettrice e “angelo custode”, diviene lo scomodo interlocutore della giovane ragazza contemporanea.
Il documentario, preliminare alla sceneggiatura, serve proprio a presentare opinioni differenziate ad un vasto pubblico che possa così riconoscere nel film una traccia di differenti punti di vista, non tutti necessariamente in accordo col credo religioso, ma in accordo nell’amare lei, questa Santa come portatrice di un mistero e della rivoluzione della “piccola via” dell’amore umile e presente.
Il documentario di cui si prevede la creazione nasce per raccogliere quante più interviste possibile e garantire la massima trasparenza alla creazione della sceneggiatura finale, che nascerà citando e lasciandosi suggestionare dalle opinioni differenziate e tematizzate, così raccolte.
BIOGRAFIA DELLA SCENEGGIATRICE
Silvia Imperi, (www.silviaimperi.it) attrice drammaturga, laureata in antropologia culturale alla Sapienza di Roma (110 e lode) con la tesi "L' immateriale del materiale", approfondisce il tema della memoria storica fondando ARTò, associazione di promozione sociale che abbina progetti educativi a progetti di divulgazione teatrale.
Si specializza, attraverso due formazioni regionali riconosciute a livello comunitario, come Agente di Sviluppo Locale e come esperta in video marketing per la promozione territoriale e turistica.
Diventa coordinatrice di numerosi progetti di rete e comincia ad interessarsi, oltre che di drammaturgia, anche di saggistica, legando sempre le sue ricerche a temi femminili.
Scrive testi a quattro mani come “Di seta e di juta: Alma Gorreta e Carlotta Orientale, storia di due donne del Novecento” patrocinato dal Centro Pari Opportunità Regione Umbria, testi come “Le Rivali”, sulle compositrici del panorama pianistico, commissionato dall’ Istituto Musicale Briccialdi, Befotrofio Beata Lucia di Narni, tracce di vita dalle carte d’archivio, inserito nel progetto “Donne insieme per l’ autonomia”, vinto dal Forum delle Donne di Amelia, Défilè des femmes, presentato presso l’ Associazione “I semi del sapere” abitando (???) economia circolare ed artigianato artistico.
Il suo lavoro, da sempre, si è sviluppato in ambiti di genere ed è diventato sempre più settoriale e riconoscibile.
Dal 2015 ha iniziato a sviluppare progetti di didattica teatrale e di sviluppo dell’autorialità infantile in diverse città italiane, fondando il distretto THEA, distretto diffuso di didattica teatrale, per promuovere l’ autorialità teatrale fin dall’infanzia, riuscendo ad integrare la sua formazione attoriale (scuola MUMOS, di Gastone Moschin e Marzia Ubaldi) e quella di ArteTerapeuta nella Globalità dei Linguaggi (metodo Stefania Guerra Lisi e Gino Stefani).
BIOGRAFIA DEL REGISTA DEL DOCUMENTARIO: ANDREA TOMMASETTO
Andrea Tommasetto (https://www.youtube.com/playlist?list=PLEX-luVZ00URDxhDlFn74185iSlZ7hq10) Ha cominciato a scrivere lavorando per alcuni anni in diversi giornali di Torino (tra i quali il settimanale diocesano La Voce del Popolo) e nel 2002 è passato a raccontare attraverso il video nella NOVA-T all’interno della quale ha lavorato sino al 2014. Dal Gennaio 2015 ha proseguito il lavoro di produzione multimediale come libero professionista, divenendo regista di documentari, in ambito culturale, etnico-gastronomico.
Il giornalismo e la scrittura fanno parte integrante dell’impostazione dei suoi lavori rendendoli accattivanti e contemporanei nell’impostazione. Dal 2019 inizia ad insegnare “Tecniche Video” all’interno del corso professionale“Tecnico audio-luci per lo spettacolo”, organizzato dall’Engim-Artigianelli di Torino
https://www.produzionidalbasso.com/project/sul-cammino-delle-rose/
COSA FAREMO DOPO LA CAMPAGNA
Dopo la campagna è nostra intenzione cercare una casa di produzione e distribuzione che sia disposta ad investire sulla drammaturgia per avviare la produzione del film vero e proprio. L’associazione è già in accordo con diverse realtà, che stanno attendendo per leggere il lavoro finito.
IL TERRITORIO
La genesi di “Sul cammino delle Rose” è il risultato dell’incontro di più elementi: uno su tutti la città di Torino.
Torino, così affascinante e legata al sacro ed al profano, alla Chiesa e, come si dice, alla magia, sembra la cornice più suggestiva per ambientare l’ indagine di una giovane atea, che trova un cammino contaminato da casualità “al sapore” d’ impossibile.
Nella Torino contemporanea piena di chiese, luoghi di culto, misteri narrati e musei dagli splendidi manoscritti, si muove la storia di questa giovane alla ricerca di un antico legame tra sua nonna e Teresa.
Tanti i luoghi che si presenteranno all’attenzione di lei, e molti i contesti suggestivi e riconoscibili, alcuni di culto, altri mondani, inquadrati ed incorniciati attraverso la storia,
tante le scene in monasteri, molteplici gli scorci e i paesaggi suggestivi che si scopriranno dalle colline e negli splendidi spazi naturali che circondano la città. Torino unica, luogo in cui non si sa se sono le coincidenze a dettare i fatti o viceversa e in cui lo spazio inspiegabile delle sincronicità e della casualità sembra essere spesso sovrano dominatore degli eventi.
IL TITOLO
“Sul Cammino delle Rose” nasce da una serie di sincronicità, vissute proprio dalla sceneggiatrice. Lei infatti, in un suo viaggio a Torino, mentre era impegnata in laboratori di teatro e sperimentazione in alcune scuole del centro cittadino, ha vissuto strane esperienze proprio con le rose.
Erano presenti come dono all’ingresso del suo bed e breakfast, erano spesso offerte solo a lei nelle piazze o nei ristoranti all’aperto e, malgrado lei fosse accompagnata da altri o si trovasse in luoghi molto affollati, le rose venivano portate solo a lei, spesso donate nella casualità più totale.
Tra i costumi di scena dei bambini, tutti fatti di gomma piuma, lei ha trovato una camicia con una rosa gigantesca ricamata, camicia che non apparteneva a nessuno e che nessuno poteva aver inserito nelle valige lasciate in un deposito chiuso.
Insomma, uno strano susseguirsi di eventi al profumo di rose ha dato la suggestione del titolo e una prima ispirazione abbozzata. Ovviamente l’associazione con Teresa si deve alla conosciutissima Novena delle Rose, momento in cui i credenti manifestano a lei richieste esplicite di supporto e devozione e che vede il manifestarsi dell’”attivismo teresiano”
secondo la famosa promessa: “Passerò il mio Cielo a far del bene sulla terra; farò cadere una pioggia di rose”
LO SHOOTING
I finanziamenti fino ad oggi ci hanno permesso di affrontare la spesa di un primo investimento, che ci ha concesso di provvedere ad un video-prologo dell’intero film.
Avere una squadra composta di persone fidate come quelle di Artò e tanti amici che ci hanno aiutato e supportato per le riprese con attrezzature, suggerimenti e una splendida colonna sonora inedita, composta per l’ occasione, hanno permesso di creare un inizio professionale per un progetto del cuore.
Il CAST
Tre sono i protagonisti della storia: la giovane Martine, atea e fuggita dai suoi mille fantasmi familiari lasciati a Torino; Carlo, suo fidanzato italiano, che la ama e la sostiene; Alban, responsabile del bistrot parigino. Sia Carlo che Alban sono figure particolari, il giovane non rappresenta un credente fervido e convinto, ma un ragazzo dalla mentalità aperta, possibilista, pronto a mettere tutto in discussione, in nome degli eventi e dell’affetto che prova per Martine.
Alban resta per tutto il film, invece, una figura particolare. Egli, chef del bistrot parigino raccoglie tutti i modi di dire del mondo per rendere questo luogo accogliente e caldo, amante dell’Italia e di San Francesco, uomo dal passato difficile tra dipendenze e problemi con la legge, porta nella storia una natura mistica ed il valore di come difendere amore e vita sempre.
Molte altre saranno le straordinarie figure che Martine incontrerà nel suo cammino, ognuna con un suo simbolico ruolo in questo viaggio particolare che la giovane si trova ad intraprendere senza esserne pienamente cosciente.
Martine insieme agli altri, legati per affetto alla ragazza, sarà testimone e custode di un mistero e di una trasformazione.
PERCHE’ AIUTARCI?
Ciascuno porta con se un inspiegabile cammino, ma Teresa, se pur nella sua giovane età e nella sua presenza, ormai solo nella memoria, rappresenta nella vita di molti una figura di grande spicco e di grande culto.
Quello che di lei amano devoti e atei è una scintilla che si muove tra manifestazioni, per chi ama vedere nell’invisibile e occasioni di cambiamento che davvero si sono presentate davanti agli occhi di tanti testimoni increduli, che hanno ceduto nel credere a manifestazioni di lei.
La sua storia tra sincronicità per alcuni e misticismo per altri, racconta comunque il valore di una vita vissuta per scegliere la via dell’amore agito e non solo quella della preghiera, in una rivoluzione che l’ha fatta essere allora e ancora la rende una Santa ribelle per il suo tempo, una Santa appassionate per il nostro.
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