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Cascina Torchiera è una realtà che da quasi 30 anni porta avanti i propri progetti grazie all’autogestione e all’autofinanziamento.
Nonostante alcune delle nostre attività non si siano fermate, come la Brigata di solidarietà o il Mercatork agroalimentare, lo stop imposto dall’emergenza sanitaria in atto ha inevitabilmente reso faticoso sostenere le numerose spese che gravano sulla Cascina, in particolare quelle relative alla manutenzione della struttura. In questi mesi abbiamo soprattutto l’esigenza di completare, tra l’altro, fondamentali lavori di restauro iniziati la scorsa primavera.
Visto che molti, a causa delle restrizioni in atto, non possono raggiungerci, abbiamo deciso di essere noi a raggiungere voi. Le vostre donazioni saranno per la Cascina un aiuto concreto per poter continuare la sua storia.
Per maggiorni info:
https://torchiera.noblogs.org/
Torchiera è una cascina storica fortificata risalente al 1330 e di proprietà dei Padri della Certosa di Garegnano fino al 1888. In seguito è stata acquistata dal comune di Milano, la cui gestione ha prodotto un progressivo degrado dell’antico insediamento rurale. Tra il ‘91 e il ‘92 la Cascina raggiunge uno stato di totale abbandono e in quello stesso periodo un gruppo di ragazzi del quartiere vi si insedia costituendosi in Centro Sociale Autogestito Torchiera, diventando l’unico centro di attività culturali e aggregative di tutta la zona Certosa-Garegnano. Il tentativo di salvare dal degrado un luogo storico e di ridargli vita e restituirlo alla vita sociale del quartiere non è mai stato riconosciuto dal Comune che, anzi, ha osteggiato l’esistenza di Torchiera in diversi modi. Alla fine del 1992 l’Amministrazione Formentini mura infatti il tubo di ingresso dell’acqua della Cascina ed emana un’ingiunzione di sgombero, tuttora presente. Dopo ripetuti tentativi fallimentari di dialogo con le istituzioni, tesi a rivendicare il diritto all’acqua e all’esistenza di Torchiera, abbiamo deciso di sospendere ogni iniziativa che coinvolgesse il Comune e di rivolgerci a tutti quelli che hanno voglia di ascoltare davvero. Dal 1994 iniziano in maniera sistematica i lavori di ristrutturazione organizzati in forma volontaria e autogestita. I lavori hanno visto e tuttora vedono impegnate centinaia di braccia, di energie e di tempi di ciascuno con il fine di ricostruire un bene pubblico da destinare ad attività pubbliche. Torchiera, da 20 anni vive come spazio di aggregazione effettivamente aperto a tutti in cui prendono forma iniziative culturali e ricreative aperte e accessibili perché “a basso costo” come laboratori di teatro, di danza, di ginnastica acrobatica, scuola di italiano per stranieri, presentazioni di libri, dibattiti politici e culturali, cineforum, concerti e spettacoli, cene sociali. Torchiera, nonostante la continua opposizione dell’amminictrazione comunale che non si interessa del benessere reale del cittadino, ma che persegue una logica di mercato in cui tutto ha un valore economico, oggi vive. Dipinta sui giornali come luogo pericolante e insalubre, è in realtà un luogo in cui l’unico pericolo che si corre è quello di socializzare, imparare, discutere, giocolare, parlare, insomma vivere sottraendosi alle logiche securitarie dell’amministrazione comunale ed alle logiche di mercato che sotto il cappello di Expo2015, ad esempio, stanno schiacciando ogni forma di libera espressione. Torchiera è un contenitore di persone orientate ad esprimere identità in un fiume di diverse soggettività libere di interagire e che possono realizzare politiche di aggregazione in una città che esclude, e per questo è ‘pericolosa’.
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Dai fumetti alla narrativa fantascientifica, passando per le fanzine autoprodotte, un archivio di libri e pubblicazioni di movimento e un fondo donato da Antonio Caronia, esperto di post-umano.
https://torchiera.noblogs.org/bibliotork-interzona-caronia/
Qui è possibile consultare parte dell’archivio:
https://www.anobii.com/torchiera/profile#books_content
E qui la versione digitalizzata della fanzine “Un’ambigua Utopia”:
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.
Utilizzo sostenibile della terra: proteggere, ristabilire e promuovere l'utilizzo sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire le foreste in modo sostenibile, combattere la desertificazione, bloccare e invertire il degrado del suolo e arrestare la perdita di biodiversità.
Pace e giustizia: promuovere lo sviluppo sostenibile.
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