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Il 12 gennaio al Tribunale di Padova ha inizio il processo a danno di 75 persone tra militanti, inquilini sotto sfratto, occupanti e solidali che negli ultimi anni hanno attraversato il Comitato di lotta per la casa.
Un'esperienza duramente attaccata dalla repressione, concretizzatasi in numerose denunce e nello sgombero dell'InfoSpazio ChinaTown, che ospitava le riunioni del Comitato.
Denunce, sfratti e sgomberi ordinati da ATER, l'azienda territoriale per l'edilizia residenziale, che negli anni si è resa protagonista di corruzione, appalti truccati, sfratti, sgomberi e svendite all'asta del patrimonio pubblico residenziale: tutte operazioni che hanno favorito processi di arricchimento per pochi, impoverimento e disagi per i molti.
Operazioni di cui sono complici la Regione che, con la vergognosa Legge 39/2017, ha aumentato la stragrande maggioranza dei canoni di affitto e il Comune di Padova che resta politicamente silente e blatera di cohousing.
Nella crisi del sistema in cui viviamo, il problema abitativo è divenuto ancor più cruciale, ma nemmeno la pandemia e la retorica del "State a casa" hanno costretto le istituzioni a fare ciò che sarebbe sensato: ovvero mettere a disposizione le centinaia di alloggi che ATER continua a tenere sfitti.
Il Comitato di lotta per la casa è stato duramente attaccato proprio per aver bloccato negli anni circa una quarantina di sfratti, grazie ai presidi insieme agli inquilini con morosità incolpevole e per aver occupato 8 alloggi sfitti da molti anni, sebben in buone condizioni abitative. Ora i militanti, gli inquilini e i solidali sono imputati a vario titolo di invasione di edifici, resistenza e violenza a pubblico ufficiale, minaccia, interruzione di pubblico servizio, reato continuato etc.
Ribadiremo le nostre ragioni dentro e soprattutto fuori dalle aule del Tribunale, convinti che la legalità delle istituzioni non viaggi sul binario della giustizia.
Tuttavia l'inizio del processo equivale non solo ad una sua gestione politica, ma anche a quella economica relativa alle ingenti spese legali da sostenere. Per questo facciamo appello a compagni, collettivi, realtà organizzate e singoli solidali a sostenerci, a seconda delle proprie possibilità, organizzando iniziative benefit insieme, o con una donazione libera tramite crowdfunding.
Ringraziamo in anticipo tutte le persone solidali che, anche con un piccolo contributo, vorranno e potranno sostenerci.
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