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Network di Banca Etica

Taranto chiama

Una campagna di
Rosy Battaglia - Cittadini Reattivi APS

Contatti

Una campagna di
Rosy Battaglia - Cittadini Reattivi APS

Taranto chiama

Campagna terminata
105%
105%
  • Raccolti € 26.386,00
  • Obiettivo € 25.000,00
  • Sostenitori 279
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Documentari & inchieste
  • Obiettivi
    3. Salute e benessere
    8. Lavoro dignitoso e crescita economica
    11. Città e comunità sostenibili

Una campagna di 
Rosy Battaglia - Cittadini Reattivi APS

Contatti

Il Progetto


Che cosa è davvero sostenibile per la vita umana? E cosa significa agire per la sostenibilità ambientale tra pandemie e guerre?


Sono domande alle quali cercherà di rispondere il mio prossimo documentario-inchiesta, “Taranto chiama”, la terza produzione dal basso delle cittadine e dei cittadini reattivi, che vi chiedo di sostenere in un viaggio che parte da Trieste e arriverà a Taranto. 


A Trieste, nel 2020, i movimenti civici sono riusciti ad ottenere la chiusura dell'area a caldo della Ferriera, impianto industriale altamente inquinante, proiettando così la città verso un futuro ecologico.

A Taranto le medesime lotte sono in corso intorno all’ex Ilva, oggi Acciaierie d’Italia, il polo siderurgico più grande d’Europa.

Lo scorso febbraio l'Onu nel rapporto del Relatore speciale sulla questione del diritto umano al godimento di un ambiente sicuro, pulito, sano e sostenibile, ha definito la città pugliese  “zona di sacrificio”, una delle più inquinate della Terra.

Oggi, il costo della mancata transizione ecologica italiana ha il volto delle bambine e dei bambini di Taranto. Quelli che non ci sono più e quelli affetti da tumori, leucemie e dall’ impoverimento delle capacità intellettive a causa della respirazione di polveri metalliche.

Sono loro a pagare il prezzo dell'inquinamento di un insediamento produttivo, collocato irresponsabilmente accanto al centro della città dei due mari, antica capitale della Magna Grecia. Dove nei giorni di vento, i “Wind Days”, i minerali coprono di rosso ogni cosa e hanno persino impedito a bambini e bambine di andare a scuola e giocare all’aperto.

Lo scorso 5 maggio, la Corte Europea per i Diritti Umaniha condannato lo Stato Italiano per ben quattro volte, dopo la sentenza del 24 gennaio 2019, in quanto “continua ancora oggi a non tutelare la salute dei cittadini dagli effetti delle emissioni nocive del siderurgico e non procede alle bonifiche di tutta la zona coinvolta dall’inquinamento”.

A Taranto mamme e padri, attiviste e attivisti, medici e scienziati non hanno mai smesso di denunciare la gravità dell'inquinamento che ricade sulla popolazione e sui lavoratori.

La cittadinanza scientifica tarantina, sostenuta anche da quella triestina, si è ribellata e chiede un nuovo modello di sviluppo, che di fatto, nell’inerzia delle istituzioni, è già nato e sta lavorando ad una città accogliente, dove cultura e ambiente sono al centro delle relazioni umane e sociali.

“Taranto chiama” sarà il racconto di un presente e di un futuro possibile alla scoperta del vero oro della città di origine spartana.

Un documentario-inchiesta puntuale, all'insegna dell'informazione indipendente, basato su fatti, dati e testimonianze di coloro che agiscono il cambiamento, raccolti in anni di inchieste sul campo. Per dare voce anche agli oltre 5 milioni di persone che, solo in Italia, vivono nelle zone più inquinate e pericolose per la salute umana e gli ecosistemi, i cosiddetti siti di interesse nazionale (SIN), la cui bonifica spetta sempre allo Stato italiano.

Per tutti questi motivi vi chiedo di donare e sostenermi in questa nuova impresa, nel racconto della terza delle “Storie resilienti” che segue i due doc-inchiesta “La rivincita di Casale Monferrato” (2018) e “Io non faccio finta di niente” (2020) sulle lotte civiche di Brescia.

Anch’essi prodotti dal basso grazie al sostegno di comunità e cittadini, entrambi selezionati in prestigiosi festival internazionali come il Turin Underground Cine Festival e Cinemambiente.

Taranto chiama, Taranto ci chiama.


Cosa finanzieremo con il crowdfunding

Nel dettaglio chiedo il vostro sostegno economico per realizzare la produzione e la distribuzione del documentario che voglio realizzare in modo ancora più innovativo e partecipativo, anche se in low budget

La richiesta fondi di 25 mila euro su un budget complessivo di 46mila euro, andrà a sostenere la produzione vera e propria, con il completamento di interviste e riprese, la promozione e la distribuzione del documentario che verrà presentato nel 2023 (salvo imprevisti).  A differenza della precedente campagna di crowdfunding “Storie resilienti”, che aveva finanziato solo il montaggio e le presentazioni presso le comunità.

Saranno, quindi, maggiori i costi, per regia, scrittura e sceneggiatura, per le riprese che prevedono interviste e le “esterne” tra Trieste e Taranto, per il montaggio e l’editing vero e proprio che realizzerò insieme al collega filmaker Marco Balestra.

Inoltre, una parte dei fondi sarà dedicata alla comunicazione, all’ufficio stampa, alla campagna sui Social media, in vista della distribuzione online su Open Distribuzioni dal Basso e dal vivo. Nonché alla promozione presso festival e comunità, scuole, università, enti di ricerca e istituzioni, facendo tesoro della lezione della pandemia che, il 6 marzo 2020, ha impedito la circuitazione e il lancio di “Io non faccio finta di niente” al Maxxi di Roma, al Festival del giornalismo ambientale. Coerentemente, la produzione verrà realizzata nel modo più sostenibile e a basso impatto ambientale possibile.

Grazie sin d’ora a chi vorrà  contribuire alla campagna con una donazione di qualsiasi entità e prevedendo di organizzare una proiezione nella propria città.  Sono, siamo a disposizione per organizzare in questi mesi interviste, incontri, feste e presentazioni online e dal vivo per raccontare il progetto, in tutta Italia.

Infine, la rendicontazione su come verranno spesi i fondi ricevuti sarà disponibile sul sito dell’associazione Cittadini Reattivi nelle voci di bilancio dell’associazione come “Storie resilienti - Taranto chiama” e tramite la nostra newsletter. 


Chi ci sostiene già

Il progetto parte con il sostegno di FNSI e Teamdev, con il contributo straordinario del Premio Marcellino de Baggis e con il patrocinio dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti e Articolo 21, di Afeva, Basta Veleni, ISDE Italia - Medici per l’ambiente, Peacelink, Genitori Tarantini, Comitato Cittadini e lavoratori Liberi e Pensanti, Comitato Donne e Futuro per Taranto Libera, Centro Studi Sereno Regis, Medicina democratica, Osservatorio per la comunicazione e l’informazione nella PA in Italia e in Europa dell’Università degli Studi di Salerno, Fridays for Future Roma e Italia.

Media Partner: La Nuova Ecologia, Greenme, Varesenews, Italia che cambia, Sapereambiente, Clorofilla Podcast

Ufficio Stampa: Elisabetta Galgani

Chi sono

Giornalista d’inchiesta e documentarista, sono l’ideatrice di Cittadini Reattivi, progetto di civic journalism su salute, ambiente e legalità e del progetto Storie Resilienti sulle comunità che si battono per la giustizia su ambiente e salute contro mafie e corruzione, da cui sono nati i doc-inchiesta “La rivincita di Casale Monferrato” (2018), già menzione speciale al Turin Underground Cinefest e “Io non faccio finta di niente”(2021), ambientato a Brescia, selezionato nel 2021 da Cinemambiente e al Green Movie Film Fest come uno dei migliori film ambientali italiani,. E nel 2022 anche al Clorofilla Film Festival e dal Festival del Cinema Italiano a Milazzo.

Le mie inchieste e reportage sono stati pubblicati su La Nuova Ecologia, Dossier Milano Today, Wired Italia, Sapereambiente, Lifegate, Valori, Donna Moderna, Nòva Il Sole 24 Ore, Agi. Nel 2020 e nel 2021 ho  partecipato alla stesura del Rapporto Ecomafia, a cura dell’Osservatorio Ambiente e Legalità.

Su Taranto, i problemi del siderurgico e il suo futuro ho scritto diverse inchieste e reportage pubblicate su Lifegate, Valori.it e su Mani Tese con la collega Gloria Schiavi. Insieme a lei e ai miei associati Nicola Petrilli e Vincenzo Senzatela in Cittadini Reattivi abbiamo documentato puntualmente le vicende della comunità di Taranto a partire dal 2013 ad oggi.

Con me al montaggio, all’editing audio/video e alle riprese lavorerà il collega Marco Balestra, che già collaborato attivamente alle due precedenti produzioni di Cittadini Reattivi.

Cittadini Reattivi, il progetto giornalistico e l’associazione

Cittadini Reattivi è nato come progetto di giornalismo indipendente in crowdsourcing, da me ideato e documenta dal 2013 le storie resilienti delle comunità che si battono per la giustizia su ambiente e salute. Storie raccolte in crowdmapping, da cui sono nate molte inchieste nazionali pubblicate anche sui media italiani (vedi su Wired Italia Il prezzo dell’amianto e Rifiuti d’Italia).

Nel 2015 diventa associazione di promozione sociale (qui la nostra storia su Medium, con la presentazione dei miei associati)  che si batte a livello nazionale e locale per la trasparenza della Pubblica Amministrazione e il diritto di sapere dei cittadini a partire dai dati su ambiente e salute. Nel 2017 Cittadini Reattivi ha promosso la sua prima campagna di crowdfunding Storie Resilienti” selezionata da Banca Etica e Fondazione Finanza Etica, selezionata tra i migliori progetti nazionali con il bando Impact Plus dedicato al racconto della sostenibilità, producendo i miei due primi documentari sulle vicende delle comunità di Casale Monferrato e Brescia.

Cittadini Reattivi ha identificato e documentato sin dal 2014, a partire dal rapporto Sentieri dell’Istituto Superiore di Sanità, la situazione ambientale e sanitaria di Taranto, come uno dei più gravi casi di ingiustizia ambientale in Italia. Nel 2017 insieme alla collega Gloria Schiavi abbiamo realizzato per Mani Tese un reportage e una video inchiesta I bambini di Taranto vogliono vivere”. Sempre su Taranto, nel 2019, Nicola Petrilli, sociologo e nostro tirocinante del Master Anticorruzione dell’Università di Pisa ha presentato la tesi di master “La salute non è d’acciaio”, tesi che ha ottenuto nel 2021 il premio ICU Laura Conti dall Ecoistituto del Veneto Alex Langer.

L’attività dell’associazione è sempre stata sostenuta, finora, esclusivamente dalle donazioni dei soci e dei cittadini, dalle campagne di crowdfunding e da due grant europei ricevuti nel 2020 dall’European Journalism Center e dal Digital Whistleblowing Fund. Dal 2020 è iscritta al registro delle associazioni che ricevono il 5x1000.  

Ricompense

Fai una donazione libera
Campagna terminata
€25.00

Sostenitore

Ringraziamento come "sostenitore" nei titoli di coda + link al doc + invito all’anteprima online collettiva tramite la newsletter Libera e Civica

Scegli
€50.00

Donatore del cuore

Ringraziamento come “donatore del cuore” nei titoli di coda + link al doc + posto riservato durante la première di presentazione del documentario a Taranto o Trieste

Scegli
€250.00

Donatore reattivo

Ringraziamento come “donatore reattivo” nei titoli di coda e sul sito di Cittadini Reattivi + proiezione del documentario nella vostra comunità (eventuali spese logistiche e ospitalità escluse) + link al doc

Scegli
€500.00

Donatore d'oro

Ringraziamento come "donatore d'oro" nei titoli di coda e sul sito di Cittadini Reattivi + copia del documentario scaricabile online + una proiezione online del documentario in esclusiva con la regista

Scegli
€1.000.00

Donatore Straordinario

Ringraziamento come donatore straordinario nei titoli di coda, copia del documentario su supporto digitale fisico + dicitura "realizzato con il contributo straordinario di..." su tutta la comunicazione ufficiale oltre che su tutti i materiali prodotti (titoli di coda, locandine e cartoline) e sul sito di Cittadini Reattivi + una proiezione dal vivo del documentario in esclusiva con la regista

Scegli
€10.00

Contributor

Ringraziamento nei titoli di coda come "contributor" e invito all'anteprima online collettiva tramite la newsletter Libera e Civica

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Commenti (125)

Per commentare devi fare
  • SM
    Stefano E' la città di mia Mamma, ci lavora ancora mio cugino, mio zio ha passato la vita vicino un altoforno e tante persone che conosco nella paese di mio padre (Ginosa) si sono forse ammalate perchè qualcuno ha deciso che il lavoro venisse prima della salute.. il profitto primo del rispetto tra esseri umani. Io porto avanti la mia battaglia verso l'inceneritore di Busto aperto oramai da 50 anni che incarna la mia piccola ILVA (o u' sidellurgico come lo chiamano i tarantini veri) che mi sono trovato dove mio padre decise di trasferirsi. Non potevo dare il mio contributo, la terra ovunque va rispettata e gli uomini vanno messi prima dei profitti.. Buon lavoro, non vedo l'ora di vedere il risultato di quello che farai... A presto
    • avatar
      Cittadini Reattivi Associazione di Promozione Sociale Grazie Stefano, grande responsabilità. A presto
      1 anni, 11 mesi fa
  • avatar
    Claudia Forza Rosy, credo in te e nel tuo progetto, sei una persona dolcissima e una regista straordinaria!
    • avatar
      Cittadini Reattivi Associazione di Promozione Sociale Grazie Claudia di cuore
      1 anni, 11 mesi fa
  • avatar
    Silvia Solo chi ha una forte motivazione può continuare a remare controcorrente o con il vento di traverso! Per Taranto e la mia Puglia questo ed altro...
    • mr
      maurizio Ciao questa è una piccola donazione del circolo Barabini...
      • MM
        Michele racconta, grazie!
        • MM
          Michele brava, buon lavoro!
          • RC
            Roberto  Dignità e Giustizia per Taranto e per tutti noi. Un abbraccio e forza dal SIN di Falconara Marittima (AN)
            • avatar
              Marco Buon lavoro per la collettività cara Rosy
              • avatar
                Cittadini Reattivi Associazione di Promozione Sociale Caro Marco grazie per aver sempre creduto nel mio lavoro e per avermi sostenuto. Grazie di cuore da me e da tutte le comunità di Cittadini Reattivi!
                1 anni, 11 mesi fa
            • DC
              Debora Taranto è bella!
              • avatar
                Cittadini Reattivi Associazione di Promozione Sociale Verissimo e lo racconteremo grazie al vostro aiuto, grazie @Debora!
                1 anni, 11 mesi fa
            • SC
              Sara Bellissimo!!!

              Community

              Questo progetto ha segnalato obiettivi di sviluppo sostenibile

              Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.

              3. Salute e benessere

              Buona salute: garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età.

              8. Lavoro dignitoso e crescita economica

              Buona occupazione e crescita economica: promuovere una crescita economica inclusiva, sostenuta e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti.

              11. Città e comunità sostenibili

              Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.