Una campagna di
Mattia BertoContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
Controlla la tua casella email: ti abbiamo inviato un messaggio con la tua nuova password.
Potrai modificarla una volta effettuato il login.
Scegli la somma con cui vuoi sostenere il progetto e il sistema di pagamento che preferisci tra quelli disponibili. L’autore del progetto riceverà subito la tua donazione.
“Mi incarta un etto di poesia?”
Vivendo una città in cui gli abitanti iniziano a percepire la sensazione della sua perdita d’identità e lo sfaldarsi della quotidianità che si vive nei Sestieri, nei mercati, nei bacari, nelle botteghe, nasce il progetto di Teatro in Bottega.
Partendo dalla consapevolezza che la città di Venezia in questi anni stia subendo una repentina trasformazione favorendo l’indotto turistico e un’economia basata su una ricezione di massa e frugale che ne sta completamente cambiando il volto. Una città da tutti invidiata per il modo unico di abitarla, senza affanni, capace di darsi un tempo lungo, piena di colori e profumi delle tante botteghe che la animano ma che a fatica resistono in questo nuovo modo di essere della città.
Il progetto nasce a Venezia ma l’ambizione è quella di diffonderlo a macchia d’olio in altri centri storici d’Italia realizzando una mappatura delle città attraverso chi le vive.
In seguito a queste riflessioni e all’incontro tra il regista Mattia Berto, che da anni svolge una ricerca sulle città e sui luoghi del quotidiano e la fotografa Giorgia Chinellato, attenta sperimentatrice dell’animo umano, nasce il progetto Teatro in Bottega: “Mi incarta un etto di poesia?” promosso dall’Associazione Mpg.cultura. Esso ha sia un intento storico-sociale che culturale, di valorizzazione e salvaguardia dei centri storici utilizzando la grande magia del teatro, viceversa vuole portare il teatro fuori dai luoghi convenzionali volendo abitare i luoghi del quotidiano in un ottica di sperimentazione artistica, ma anche di avvicinamento ad un pubblico diverso, meno avvezzo al teatro ma assiduo frequentatore delle botteghe che di volta in volta ospiteranno performers, attori, danzatori, videomakers e sound-designers
Il progetto avrà la durata di un anno e Venezia sarà la prima città d’indagine, creando delle azioni performative site-specific in dieci storiche botteghe del centro storico a cadenza mensile.
Ciascuna performance avrà la regia di Mattia Berto che sceglierà di volta in volta gli artisti e li dirigerà. Sarà documentata dalla fotografa Giorgia Chinellato e dal videomaker Elia Romanelli con le riprese di Giuseppe Drago.
Il materiale foto-video delle dieci azioni performative sarà utilizzato per la realizzazione di un evento conclusivo d’illustrazione del lavoro svolto durante l’anno, mettendo in luce anche la parte di ricerca di tipo socio-culturale legato allo studio dei luoghi e alle relazioni tra botteghe, abitanti e città.
L’evento finale sarà articolato come segue:
- Esibizione delle dieci performances degli attori, danzatori, videomakers e sound-designers
- Proiezioni video degli spettacoli
- Riproduzione dei suoni delle botteghe ad opera di un sound-designer
- Mostra fotografica degli scatti di scena, dei protagonisti, del backstage
- Pubblicazione di un catalogo dell’intero progetto con testi, note di regia, diario delle performance, fotografie e indagine sull’architettura dei luoghi e della gente che li abita.
Team: Mattia Berto - Giorgia Chinellato - Claudia Capodiferro -Elia Romanelli -Giuseppe Drago
Note di regia:
Entrare nella quotidianità è una scena perfetta, improvvisa, irraggiungibile. Abiteremo i luoghi non convenzionali “della cultura”. Spazi non dedicati al fare performativo, ma a quello quotidiano dove gesti, rumori, visioni si fondono. Mi piacerebbe come in una scena a cielo aperto abitare macellerie, fruttivendoli, librerie, calzolai con azioni improvvise che non snaturano il luogo ma, che invece, lo usano come set privilegiato.
Regalare senza chiedere nulla: “mi incarta un etto di poesia?”
Crediti
Da un’idea di Mattia Berto e Giorgia Chinellato
Regia di Mattia Berto
Fotografia e grafica Giorgia Chinellato
Regia video Elia Romanelli con le riprese di Giuseppe Drago
Coordinamento del progetto e organizzazione: Claudia Capodiferro
Associazione: Mpg.cultura www.mpgcultura.it
Contatti
Claudia Capodiferro
Tel: 338 8726099
Email: claudiacapodiferro@gmail.com
Commenti (17)