Minutes of programming: 75”

Genre: DRAMA – ROMANTIC

TYPE: Cartoon

LongLine: Benjamin and Filippa in love since childhood are forced to separate because of their studies. They meet again and after numerous vicissitudes they finally manage to get married. But their idyllic relationship changes the moment their Autistic baby Adam is born. ...

Benjamin e Filippa innamorati fin dall'infanzia sono costretti a separarsi a causa dei loro studi.  Si rincontrano e dopo numerose vicissitudini riescono finalmente a sposarsi. Ma la loro relazione idilliaca cambia nel momento in cui nasce il loro bambino autistico, Adam. ...

Presentazione della disegnatrice.

Mi chiamo Rita e fin da bambina cerco di ritagliarmi del tempo per disegnare e per dedicarmi alla creatività, si tratta di un piccolo angolo dove posso esprimere davvero quello che mi passa per la testa e dove foglio e matita mi fanno stare davvero bene.

Chi mi conosce sa bene che i bambini mi stanno molto a cuore e che solo il pensiero delle loro fragili spalle che sopportano grandi pesi mi fa star male.

Nell’introduzione del libro “L’autismo invisibile” la cara Simona Urbano riporta qualche riga di Judy Singer “Ripensare a tutti quelli strani, quelli che paiono venire da un altro pianeta, che fanno tutto a modo loro. A scuola sono i nerd intelligentissimi, ma socialmente inetti, i pedanti che resistono a ogni tentativo di distrarli dai loro interessi speciali. Pensate a chi resta come sospeso ai margini della conversazione e si blocca sbattendo gli occhi, incerto su quando inserirsi, come navigando in un orizzonte temporale diverso da quello di tutti gli altri”.

Quest’estate mi sono imbattuta in Marisa. Lei, mare di idee, una locomotiva irrefrenabile… io, che niente mi fa star meglio di stare in mezzo i bambini… sordi, autistici… bambini. Dopo non molte parole abbiamo deciso di raccontare di loro, delle loro storie che purtroppo non sono tutte a colori.

Cosa dire… si inizia!

Introducing the Designer.

My name is Rita and since I was a child I try to carve out some time to draw and to dedicate myself to creativity, it is a small corner where I can express myself and my thoughts and where paper and pencil make me feel really good.

Those who know me know well that children are very close to my heart and that only the thought of their fragile shoulders bearing heavy weights makes me feel bad.

In the introduction of the book ‘L’autismo invisibile’ Simona Urbano reports a few lines by Judy Singer ‘Think of those strange people, those who seem to come from another planet, who do everything in their own way. At school, it’s the very smart, but socially inept nerds, the pedant who resist despite of all the attempts to distract them from their special interests. Think of those who remain stuck, blinking their eyes, out of a conversation, uncertain about when to enter in it, as they’re navigating in a time horizon different from that of all the others.’

This summer I met Marisa. She a sea of ideas, an irrepressible locomotive… I, that nothing makes me feel better than being among children… deaf, autistic… children. After not many words we decided to talk about them, about their stories that, unfortunately, are not all in color.

What to say… let’s start!