Trasformiamo la paura per progettare.

Ciao, piacere di conoscerti!
Noi siamo Francesca e Michele, e questa è un'iniziativa di docus.do

Abbiamo deciso di impegnare il lavoro di docus in una campagna di raccolta fondi OGGI, PER DOMANI, in favore di due organizzazioni su scala nazionale che sostengono le categorie sociali più fragili e a rischio vulnerabilità. Anche l'emergenza è una forma di progettualità e come tale non può guardare solo al presente. Con questo obiettivo è nato il progetto editoriale Paura e la campagna di crowdfunding Trasformiamo la paura il cui ricavato, al netto dei costi, sarà donato a:

1. Amnesty International Italia con la campagna #nessunoescluso per tutelare il diritto alla salute, proteggere dal contagio le persone vulnerabili, sostenere il lavoro degli operatori impegnati in strada, monitorare il comportamento dei governi.

2. D.I.Re. rete dei centri antiviolenza e case rifugio, con la campagna #noicisiamoper contrastare la violenza sulle donne in tutte le regioni italiane con 80 centri, aiutare e sostenere le donne nel percorso di uscita dalla violenza.

Paura, il libro

La paura bisogna averla per vincere, non perché sia sconfitta.

La frase che apre questo libro è la risposta di un medico della terapia intensiva di Bergamo alla domanda del giornalista "Lei, come sconfigge la paura?". Una risposta pronunciata d’istinto eppure con estrema lucidità. Una frase che non nega la paura, non le dichiara guerra, neanche da quella che molti hanno chiamato 'trincea'. Questo libro nasce in casa, anzi, in tante case. Nasce come una ricerca di prossimità ed è stato impaginato come avremmo montato un documentario: dalla paura ancestrale color nero come il buio, queste pagine sono un’esplorazione di cosa temono i nostri bambini interiori ora che sono diventati grandi. Sono racconti di crescita in cui abbiamo accolto la paura per trasformarla in qualcosa di nuovo, in un progetto costruttivo e consapevole. In risposta ad un’esperienza emotiva, questo libro è l’esercizio di darle un nome, di suggerirle altre storie con cui confrontarsi, ed elaborarla.

Dal progetto editoriale, al progetto di comunità

Paura è un esperimento di co-design che ha coinvolto 19 professionistinella scrittura di contenuti inediti sul tema “paura”, ciascuno affrontando questa emozione dal  proprio punto di vista lavorativo, personale, umano per guidare il lettore in un esercizio di auto-consapevolezza e crescita. Il processo di partecipazione ha portato alla scelta condivisa delle organizzazioni a cui sarà devoluto il ricavato, e si è arricchito del coinvolgimento di Swiss Typefaces, tipografia svizzera che ha supportato l’iniziativa permettendoci di utilizzare uno dei caratteri tipografici progettati e disegnati dai propri type designer. 

Questo libro è basato sul principio per cui tutti sono indispensabili per il rispetto dei diritti umani di ognuno. Trasformiamo la paura è la campagna di crowdfunding per acquistare il libro Paura e scegliere di sostenere con noi il lavoro di:

Amnesty International:scopri cosa puoi fare
D.I.Re.:scopri cosa puoi fare

Chi siamo

Noi siamo Francesca Schioppo e Michele Santella, founder e art director di docus, uno studio di comunicazione visiva a vocazione documentarista, con sede a Bari. Nella nostra cassetta degli attrezzi c’è uno strumento, la curva dell’emozione, che usiamo in modo ricorrente per tracciare l'andamento delle nostre emozioni durante le fasi di progettazione, o quelle provate dal cliente durante il rapporto di lavoro, o quelle dell’utente durante l’uso di un servizio. 

L’idea è stata espandere le potenzialità di questo strumento per convergere su una emozione solamente e tracciare come cambia nelle esperienze personali, divergenti nel tempo e nello spazio. Co-disegnare la curva della paura.Con noi, quelle persone che in qualità di colleghi, clienti, professionisti, stimati e amici, sono diventate l'ecosistema virtuoso con cui ogni giorno cresciamo.

L’azienda docus s.a.s ha intrapreso un percorso per trasformare la propria caratterizzazione societaria allineandola al principio di utilità sociale e culturale che il lavoro, nostro e di chi ce lo affida, deve sempre impegnarsi ad avere. Da qui la decisione di re-investire annualmente in misura proporzionata al fatturato, in progetti e organizzazioni che sostengono i diritti umani universali.

Comunicazione trasparente

Soprattutto perché il lavoro di docus poggia sul principio di restituire valore alla comunità di cui è partecipe, l’impegno alla qualità dei prodotti progettati è altissimo. Anche in questo caso, sono stati adottati la stessa cura, attenzione e competenza nella realizzazione del prodotto editoriale, a partire dallo studio dei contenuti per finire alla resa stampata.

Abbiamo pensato di realizzare questo libro per restare uniti anche in questa circostanza, sperimentare processi partecipativi che disegneranno il nostro futuro prossimo e sottolineare il valore che le emozioni hanno nel guidarci al compiere delle scelte, anche progettuali. Abbiamo scelto una campagna di crowdfunding per aprirci agli altri ed essere semi di contaminazione positiva anche all’esterno della nostra comunità. Una storia prende vita se per qualcuno che sceglie di raccontarla c’è qualcun altro che sceglie di ascoltarla. Ci auguriamo che questi strumenti siano un valido aiuto.

La percentuale che doneremo sarà una percentuale del ricavato, al netto dei costi di produzione. L’obiettivo è riuscire a donare il margine più alto possibile, senza aumentare troppo il prezzo del prodotto. I costi che sosteniamo sono:

• Il costo di piattaforma
• I costi di produzione del libro (stampa, confezionamento)
• Le spese di spedizione
• Imballaggio del libro
• % trattenute dai sistemi di pagamento
• Iva
  

Le ricompense

I libri saranno spediti a conclusione della campagna, considerati i tempi di produzione e date le nuove modalità di lavoro con cui tipografie e fornitori riapriranno. Ci impegneremo a consegnarli nei tempi più brevi e con la massima cura.

Puoi sostenere il nostro progetto come: Attivista solitario, Attivista di quartiere, Attivista sociale.
Noi ti ringraziamo sin d'ora, profondamente.

E tu, che attivista sei?