ITALIANI A PARIGI - DISCO INEDITO CON MUSICHE DI GIUSEPPE CAMBINI E LUIGI CHERUBINI - TRIO HEGEL

Il progetto musicale ideato dal Trio Hegel, è una proposta discografica inedita.

L’idea è infatti quella di portare a termine l'incisione, con l’etichetta italiana “Tactus” di un CD, primo di una collana, che raccolga i brani scritti per Trio d’archi da compositori italiani del ‘700/’800 che godettero di grande fama durante la loro vita, ma che poi caddero purtroppo nell’oblio nei successivi due/tre secoli.

Fra questi autori, spiccano Giuseppe Maria Cambini e Luigi Cherubini.

Il CD proposto conterrà i primi tre Trii di Giuseppe Cambini, (op. 2) composti nel 1770, anno di trasferta del compositore livornese a Parigi, meta ambita da molti musicisti dell’epoca poiché città cosmopolita e culturalmente molto fervente.

Questi brani sono infatti l’inizio di un opera compositiva che conta innumerevoli produzioni cameristiche di cui ben 36 trii per archi.

La lunga permanenza di Cambini a Parigi, fu terreno fertile per le attività di vari importanti personaggi della musica di fine ‘700, e a volte anche di simpatici aneddoti, come ad esempio quello in cui W. A. Mozart accusò lo stesso Cambini della cancellazione della sua Sinfonia concertante dalla programmazione di un concerto nel 1778.

Sempre a Parigi sul finire degli anni ’80 del ‘700 un altro compositore toscano diventa uno fra i più apprezzati musicisti contemporanei di Cambini: Luigi Cherubini.

Quando nel 1788 divenne insegnante al Conservatorio parigino, che diresse alcuni decenni più tardi, era già un autore di gran fama, tanto da essere definito dallo stesso Beethoven uno dei più grandi operisti esistenti.

Da attento didatta compose inoltre numerosi studi vocali e solfeggi dedicati proprio allo studio musicale dei giovani allievi Parigini.

E’ proprio da questi solfeggi, esattamente dai numeri 83 e 84 del II volume, che il Trio Hegel propone due Trii nei quali si nota l’abilità compositiva e contrappuntistica di Cherubini.

TRIO HEGEL

«Io sono il combattimento, poiché il combattimento è precisamente un conflitto che non consiste nell'indifferenza, di due antagonisti in quanto differenti, ma nel fatto che sono legati insieme. Io non sono uno dei due che sono impegnati nel combattimento, ma sono i due combattenti e il combattimento stesso. Io sono l'acqua ed il fuoco che entrano in contatto, io sono il contatto e l'unità di ciò che si respinge» 

Georg Wilhelm Friedrich Hegel

Cos’è un Trio se non questo: un continuo processo di armonizzazione di elementi primigeni. Lontano dalla logica fraterna e solidale del Quartetto, il Trio d’Archi è veramente scontro di acqua, terra e fuoco della musica da camera.

La visione dialettica è quindi un passaggio, una salto qualitativo, un mutamento, un progresso continuo e infinito che il Trio Hegel applica allo studio e al piacere di una ricerca musicale sempre nuova.

Il Trio Hegel è gruppo cameristico che in breve tempo ha ottenuto riconoscimenti in numerosi concorsi come il 1° Premio Assoluto al 20° Concorso Nazionale di Musica da Camera “G. Rospigliosi” di Lamporecchio (PT), il 1° Premio al 26° European Music Competition “Città di Moncalieri”, il 2° Premio al 13° Concorso Nazionale "Riviera Etrusca" di Piombino (LI), il 2° Premio -1° Premio non assegnato- al 10° Concorso Internazionale “L. Zanuccoli” di Sogliano al Rubicone (FC) e il 3° Premio -1° e 2° Premio non assegnati- al 12° Concorso Nazionale di Esecuzione Musicale “Città di Magliano Sabina” (RI).

Il Trio si è esibito in importanti occasioni e in luoghi suggestivi come a Venezia a Palazzo Albrizzi, a Cremona nel Cortile Federico II, a Brescia all’Auditorium San Barnaba per l’Associazione GIA (Giovani Interpreti Associati) e a Milano presso l’Auditorium Pirelli per la Società dei Concerti.

La collaborazione col compositore Mauro Montalbetti li ha portati all’esecuzione in prima assoluta del  brano, edito da Rai-Trade, “Sei Bagatelle per Trio d’archi” e della composizione “E voi empi sospiri – Madrigale per Trio d’archi”, a loro dedicata, riscuotendo vivi apprezzamenti di pubblico e critica.

La crescita artistica del Trio Hegel è legata ai nomi del Quartetto di Cremona e di Antonello Farulli.

Grazie a tutti coloro che sosterranno il progetto,

Trio Hegel

David Scaroni, Violino

Davide Bravo, Viola

Andrea Marcolini, Violoncello