Una campagna di
UH!ContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
Controlla la tua casella email: ti abbiamo inviato un messaggio con la tua nuova password.
Potrai modificarla una volta effettuato il login.
Scegli la somma con cui vuoi sostenere il progetto e il sistema di pagamento che preferisci tra quelli disponibili. L’autore del progetto riceverà subito la tua donazione.
Antonio Gramsci
CHIUh! è promosso da un’associazione culturale, impegnata nel semplificare e diffondere temi economico/finanziari, sociali e culturali che si propone di promuovere e favorire lo sviluppo e la diffusione di attività legate al mondo dell’informazione.
Tale obiettivo viene perseguito attraverso la pubblicazione di un sito internet, oltre alla divulgazione in varie forme (libri, ebook, ricerche, riviste, format per la tv, web serie) di contenuti tematici; favorendo l’incontro di più pensieri indipendenti, capaci di produrre dati, idee, consigli e visioni tese ad analizzare e comprendere la nostra epoca e diminuire le profonde diseguaglianze che essa ha prodotto;promuovendo e organizzando attività di ricerca e formazione al fine di diminuire i gap culturali negli ambiti di nostro maggiore interesse non sufficientemente indagati dai media mainstream.
COSA Uh! è un sito di informazione online indipendente che si occupa di economia e finanza, welfare e cultura. E’ un progetto crossmediale che nel tempo verrà declinato su diversi mezzi di comunicazione il cui principale obiettivo è di raccontare l’attuale crisi da una prospettiva internazionale attraverso le diseguaglianze che ha prodotto a livello sociale.
La sfida consiste nel fare informazione di qualità puntando sull’approfondimento notiziario e culturale, e nell’appropriarsi di un luogo di crescita umana e politica strappandolo alla mediocrità del pensiero unico. Ci rivolgiamo a quanti sentono la necessità e l’urgenza di imprimere su quest’epoca una nuova concezione del mondo che sia più equa, più sostenibile e più consapevole.
PERCHE’L’Italia ha perso quattro posizioni nella classifica sulla libertà di stampa nel 2016, scendendo dal 73esimo posto del 2015 al 77esimo (su un totale di 180 Paesi). A dirlo è l’organizzazione Reporter Senza Frontiere che agli inizi di aprile ha pubblicato il suo rapporto annuale. Il nostro Paese è il fanalino di coda dell’Unione Europea, peggio di noi solo Cipro, Grecia e Bulgaria. Meglio di noi, nel mondo, Burkina Faso e Botswana. La graduatoria elaborata da Rsf dimostra che nell’ultimo anno la situazione è peggiorata quasi ovunque: «Tutti gli indicatori della classifica mostrano un deterioramento. Molte autorità pubbliche lavorano per recuperare il controllo dei loro Paesi e temono che il dibattito pubblico sia troppo aperto». In Italia, come altrove, «il livello di violenza nei confronti dei giornalisti è allarmante», soprattutto quando si parla di cronisti che indagano su corruzione e crimine organizzato.
In questo quadro si deve considerare anche un altro primato tutto italiano: nel nostro Paese non esistono editori puri, ovvero editori la cui attività sia esclusiva e non legata a gruppi finanziari o di potere che abbiano interessi prevalenti in altri settori. Ciò condiziona in maniera molto negativa l’autonomia delle testate, restringendo sempre di più gli spazi di reale dibattito: le voci che non possono contare su grandi investitori vengono spesso cannibalizzate all’interno di un mercato editoriale che in Italia fatica ad aprirsi ad esperienze innovative.
IN CHE MODO Ci concentreremo soprattutto sulle diseguaglianze e su tutti quei fattori che frenano lo sviluppo, la creatività e la redistribuzione delle risorse all’interno di una società che è sempre meno democratica e sempre meno giusta. Non saremo affetti da infobesità e per scelta, anche una volta che il progetto sarà entrato a pieno regime, continueremo a puntare sulla qualità più che sulla quantità dei contenuti.
CON QUALI MEZZI Il progetto viene avviato grazie ad un investimento privato ma potrà sostenersi solo grazie al contributo dei propri lettori, attraverso sottoscrizioni libere e donazioni. Sarà nostra cura stimolare un forte senso di appartenenza che non si esaurisca in un’adesione passiva ma preveda aderenza dinamica al progetto attraverso la salvaguardia e la diffusione delle idee e dei principi di cui ci faremo promotori.
L’accesso alla gallery è riservato ai sostenitori del progetto.
Commenti (0)