Una campagna di
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Il cortometraggio racconta la storia di un albero che prende coscienza e comincia a percepire sensorialmente il mondo degli uomini: per integrarsi in quell'ambiente, vedrà nascere su di lui diverse parti umane, quali un naso, un occhio, un braccio, e vedrà emergere dal suo animo di pianta emozioni umane, quali la vergogna, la rabbia e la frustrazione. Non riuscirà però a comprendere quel mondo, che non gli appartiene, e dal quale si estranierà completamente.
L’idea della metamorfosi da un vegetale, da oggetto inanimato, a umano, ma che non riesce a integrarsi nella società umana, è una metafora potente della condizione umana e della difficoltà di trovare il proprio posto nel mondo.
Il tema della scelta, del dover decidere se accettare o meno di essere come gli altri, metafora della paura sociale di non sentirsi accolti o compresi, è un tema universale che tocca ognuno di noi in modo diverso, chi estraniandosi dal proprio mondo e chi ricercandone in continuazione altri dove sentirsi integrato.
La storia invita quindi a riflettere sulla natura umana, sulla nostra natura sociale, e sulla nostra relazione con gli altri esseri umani.
Dunque, vogliamo raccontare questa storia a chi come noi guarda la vita che ci scorre intorno, estraniandosi e non riconoscendosi in essa, quasi sentendosi fuori posto, esattamente come l’albero, che nonostante sia ormai fisicamente integrato nel mondo degli umani, continua a non sentirsi parte di esso.
La tecnica da noi utilizzata sarà quello dello stop-motion: animazione ottenuta tramite l'unione in fase di montaggio di fotografie.
La scenografia, quindi il teatrino dell'ambientazione e dove verrà raffigurato l'albero, sarà realizzato in cartonato, per creare un’atmosfera intima e teatrale che si adatti alla natura surreale e fiabesca della narrazione. Il teatrino di cartone sarà realizzato in modo da sembrare rustico e artigianale, con un design che richiami un ambiente naturale come un bosco o un giardino. In questo modo, lo spettatore potrà sentirsi coinvolto nella storia come se fosse parte di un racconto popolare o di una leggenda, vivendo in maniera attiva la visione del cortometraggio. Inoltre, l’utilizzo di un teatrino di cartone aiuterà a enfatizzare la transizione dell’albero da essere vegetale a essere umano, poiché gli oggetti di cartone possono essere facilmente trasformati e modificati durante lo spettacolo per rappresentare l’evoluzione dell’albero.
Per sostenerci: Petra Pacini IT26P3608105138208930708940
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