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Il libro
Per formazione culturale e prassi professionale Bruno Esposito, ingegnere elettronico con una lunga e importante stagione nel mondo-Olivetti, ha un approccio rigorosamente razionale e scientifico ai fatti della realtà. È forse per questa ragione che l’esperienza vissuta delle allucinazioni, l’attraversamento di una realtà altra, la percezione di smarrimento e straniamento provati, lo hanno spinto a scriverne per raccontarle.
Cosa c’è da conoscere e da comprendere nell’esperienza delle allucinazioni? Cosa le ha generate? Che conseguenze hanno determinato nel soggetto che le ha provate? La scienza medica, la neurologia, la psicologia e la psichiatria hanno risposte precise per ciascuno degli interrogativi espressi. Risposte che il paziente-Bruno ha ricevuto dai medici che lo hanno assistito e lo accompagnano nel percorso di cura per una grave malattia che lo ha colpito.
Risposte che il paziente-Bruno ha voluto pervicacemente cercare, trovandole. Il libro è il diario di questa esperienza, il racconto di un vissuto che tra dolore e smarrimento recupera il senso di sé e della realtà, rilegge il proprio passato e si proietta nel futuro.
Le allucinazioni si manifestano nel breve arco temporale (una ventina di giorni) tra il malore che segnala l’emergenza della patologia e i giorni che precedono l’intervento chirurgico all’Ospedale del Mare a Napoli. Potremmo definirle (con linguaggio non scientifico) come esperienze psichiche in stato di veglia. Immaginari paralleli ma connessi alla realtà, “costruzioni artificiali ad altissima definizione delle quali – scrive Bruno - sono io il costruttore”, il protagonista che cerca “modalità di interazione per provare a modificarle”.
Quelle costruzioni artificiali, avverte Bruno, “parlano di me” ed ogni loro frammento “è una forma che rappresenta un pezzo di me nella sua realtà e un modo di ricordare, probabilmente, elementi che sono sfuggiti alla mia consapevolezza”. L’esperienza allucinatoria non è tuttavia pacifica. Genera confusione, smarrimento, percezione di scomposizione della propria identità come fino a quel momento l’ha percepita.
Attraverso la lettura delle sue allucinazioni l’autore ci guida a riflessioni sulla malattia, sulla vulnerabilità umana, sulla Cura, sulla urgenza di una politica che risponda per davvero ai bisogni delle persone a partire dalla tutela e dalla protezione del bene-salute che deve riaffermare la centralità del servizio pubblico.
(dall'introduzione di Mariano Ragusa)
L'autore
Bruno Esposito è laureato in Ingegneria Elettronica e ha iniziato la sua attività professionale come ricercatore del CNR nel settore delle applicazioni digitali alla oceanografia e ha lavorato per oltre 23 anni in Olivetti, ricoprendo il ruolo manageriale di direzione delle operazioni, dell'assicurazione qualità e della industrializzazione prodotti e processi.
Attualmente opera professionalmente nell’innovazione e trasferimento tecnologico, nello sviluppo territoriale, nella riorganizzazione operativa e nel business reengineering, nello sviluppo dei sistemi di gestione, nell’ottimizzazione dei processi produttivi, nell’implementazione di nuovi processi tecnologici e organizzativi, nello start-up di nuove aziende e nelle attività di delocalizzazione e internazionalizzazione.
E’ stato membro nel 2002 di International Who’s Who of Professionals ed è coordinatore della Commissione geografia dell’innovazione territoriale dell’ordine degli ingegneri della provincia di Napoli.
E’ autore del libro Un’ora per cambiare (Guida) ed è attivamente impegnato nella diffusione della cultura della responsabilità sociale, della progettazione responsabile della sostenibilità, dell’innovazione tecnologica e della intelligenza artificiale.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Buona salute: garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età.
Energia rinnovabile e accessibile: assicurare la disponibilità di servizi energetici accessibili, affidabili, sostenibili e moderni per tutti.
Innovazione e infrastrutture: costruire infrastrutture solide, promuovere l'industrializzazione inclusiva e sostenibile e favorire l'innovazione.
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