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UN CAMPER PER I DIRITTIContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
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DIRITTI PER LE LAVORATRICI E I LAVORATORI MIGRANTI
Centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori migranti sono presenti nel nostro paese e contribuiscono fattivamente alla produzione della ricchezza derivante dal Made in Italy.
Sono impiegati in grande numero nel settore agricolo, considerato fiore all’occhiello dell’economia italiana, ma al contrario di quanto dovrebbe essere, nel settore che garantisce i massimi profitti alle aziende italiane si realizza il massimo dello sfruttamento, con condizioni di lavoro al limite della schiavitù e in completa inosservanza dei minimi diritti sindacali e contrattuali.
Decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori, spesso irregolari (i più esposti alle violazioni dei loro diritti fondamentali), vengono tenuti in condizioni lavorative inaccettabili e sono costretti a vivere, pur di avere un “lavoro”, in condizioni abitative precarie (spesso a prezzi inaccessibili) e in assenza dei minimi standard igienico sanitari.
Abitazioni informali, spesso tendopoli, spesso caseggiati abbandonati senza luce, acqua e servizi igienici e senza riscaldamento.
Sono ormai all’ordine del giorno le notizie che appaiono sui media e che raccontano storie di sfruttamento e di condizioni di vita impossibili.
Di fronte a questa situazione non possiamo che evidenziare l’inerzia e l’inefficacia dello Stato che negli ultimi anni, pur sbandierando sui mezzi di informazione iniziative e leggi volte al superamento del caporalato e dello sfruttamento dei braccianti, nel concreto non ha messo in atto i provvedimenti indispensabili per il superamento di queste criticità:
Pur non smettendo, quindi, di chiedere di attivare gli strumenti più efficaci per affrontare l’insicurezza e la vulnerabilità di queste persone e lavoratori, ossia politiche migratorie che prevedano canali di migrazione legali e programmi di regolarizzazione che riducano il numero di coloro che diventano privi di documenti, i firmatari di questo appello ritengono che, a fronte di una situazione oramai inaccettabile degradante e lesiva dei diritti e della dignità umana, sia necessario agire concretamente per supportare le istanze di rivendicazione dei diritti di cittadinanza e dei diritti sindacali previsti dalle leggi italiane in materia di lavoro e di presenza di cittadini migranti sul nostro territorio. Per appoggiare questo processo di emancipazione delle braccianti e dei braccianti migranti riteniamo essenziale in questo periodo coinvolgere le strutture territoriali dell’Unione Sindacale di Base che operano direttamente tra i campi e tra le aziende agricole sparse per il territorio italiano, sostenendo il loro intervento. Per farlo, lanciamo un appello a tutte le componenti della società italiana convinta che il superamento dello sfruttamento sul lavoro e del primato degli interessi economici strategici in favore di una volontà di tutela dei diritti – umani e del lavoro – delle lavoratrici e dei lavoratori sia un atto di giustizia irrinunciabile per un paese democratico che si vanta di essere una delle potenze economiche del pianeta.
Siamo consapevoli che lo Stato non è in grado di controllare ciò che succede nelle campagne e nelle aziende agricole, per affrontare nell’immediato questa situazione chiediamo di favorire e sostenere il sindacato donando alle strutture che operano tra le braccianti e i braccianti agricoli dei camper per permettere di raggiungere direttamente le lavoratrici e i lavoratori sui posti di lavoro.
Chiediamo a tutti gli enti ed i soggetti interessati di sottoscrivere questa campagna.
Primi firmatari:
CISS, CRIC, CROCEVIA, PROGETTO DIRITTI, ASSOCIAZIONE ACCOGLIENZA CONTROVENTO, RETE ISIDE ONLUS, CS NUVOLA ROSSA, MOVIMENTO MIGRANTI E RIFUGIATI NAPOLI
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Buona occupazione e crescita economica: promuovere una crescita economica inclusiva, sostenuta e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
Utilizzo responsabile delle risorse: garantire modelli di consumo e produzione sostenibili.
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