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"Un progetto di vita” nasce nella mia mente nel 2014, quando ho lasciato la mia terra per trasferirmi a Milano a studiare.
Separandomi dalle comodità, dalle certezze e dalle radici, mi sono reso sempre più conto, giorno dopo giorno, dell’immensa fortunachepossiedo.
Non mi riferisco alla possibilità di vivere a Milano, né tantomeno all'opportunità di frequentare l’università: giorno dopo giorno mi sono reso conto che la vita, comunque essa sia vissuta, rappresenta la più grande fortuna che ognuno di noi possa avere. Sembra banale, ma non lo è. Perché non ce ne ricordiamo, perché sommersi dalla frenesia della quotidianità non ce ne rendiamo conto.
E allora è nostro dovere far qualcosa, essere riconoscenti ogni giorno per la bellezza che ci è stata donata. Questo, tra le tante altre cose, me l'ha insegnato Mauro.
Mauro era un mio amico e compagno di Liceo; la sua storia mi colpì tantissimo, aveva già affrontato una grande difficoltà da bambino e, in quell'Aprile del 2012, si ritrovava ad affrontare una sfida ancora più grande; quella sfida dalla quale, ahimè, non riuscì ad uscire vincitore.
Da quel giorno la mia vita è cambiata, così come quella di chiunque lo aveva conosciuto. Ogni iniziativa scolastica da quel momento in poi iniziò ad essere dedicata a lui: piccoli gesti per quelle che erano le nostre possibilità, per mantenere vivo il ricordo del suo sorriso.
Mauro mi ha insegnato quanto fosse importante prendersi alla leggera, vivere col sorriso sul volto, senza rancori, senza paure. Vivere la vita, perché ogni cosa ha il suo senso, il suo perché; imparare ad assaporarne ogni momento.
Durante il mio ultimo anno di liceo ho ricevuto una borsa di studio a lui dedicata, donatami dai genitori Franco e Teresa.
Oggi, in vista della conclusione di un percorso della mia vita, abbiamo scelto assieme di dar vita a questo progetto per supportare "Casa Mauro" a Bikop, in Camerun; una casa di accoglienza ristrutturata grazie al sostegno dei genitori e degli amici di Mauro.
Alcune foto realizzate nel corso dei lavori a Casa Mauro
In agosto una delegazione di 13 persone, tra cui Franco e Teresa, si recheranno per la prima volta dopo la ristrutturazione a Casa Mauro, per portare il loro sostegno volontario.
Questa colletta si propone di:
- coprire parte delle spese di viaggio dei 13 volontari;
- acquistarelatte per 700neonati di madrisieropositive che dopo il parto non possono allattare a causa della patologia;
- permettere il completamento degli arredi del centrodiaccoglienza per i volontari medici e paramedici che portano a "Casa Mauro" aiuto e formazione dal punto di vista sanitario.
Questo vuole essere il mio semplice modo per dire Grazie a Mauro, e ringrazio col cuore voi per aiutarmi in questo progetto.
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