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Il vecchio campo di via Prenestina n. 521 è una struttura sportiva pubblica nella periferia est di Roma in disuso da quasi dieci anni. Lo stato di abbandono in cui versa rappresenta un simbolo di decadimento e isolamento dei quartieri in periferia, lasciati sempre più indietro dalle istituzioni. Abbiamo deciso allora di rimboccarci le maniche e restituirlo alla città, per farlo diventare il centro di un progetto di comunità attraverso cui sperimentare un altro modo di pensare il calcio, stare insieme e vivere il territorio. Il nostro progetto ambisce a trasformare questo spazio vuoto in un luogo di incontro, sport e inclusione per tutti e tutte. Aiutaci a far vivere questo sogno!
"Un sogno" è quello che abbiamo pensato quando ci siamo guardati per la prima volta negli occhi e abbiamo deciso di immaginare e praticare un calcio diverso e un diverso modo di stare al mondo: autofinanziato, autorganizzato, solidale e al servizio della comunità e del territorio. Da allora, Un sogno nato da ‘ste strade è diventato lo slogan che ha guidato la Borgata Gordiani lungo i suoi sei intensi anni di vita tra le vie di Villa Gordiani e l’attitudine che oggi ci porta a inseguire ancora una volta Un sogno per la Borgata.
Sognavamo un calcio diverso e così nel 2018 abbiamo fondato la squadra maschile di calcio a 11, oggi in Prima Categoria. Sognavamo un calcio che potesse essere strumento di socialità, costruzione e cura di comunità, così nel 2020 abbiamo riaperto uno spazio abbandonato che pian piano stiamo trasformando in un presidio socioculturale del nostro quartiere. Sognavamo un mondo in cui le bambine e le ragazze potessero scegliere tra l’indossare un completo da calcio o uno per la danza senza condizionamenti che non fossero le proprie passioni, così nel 2022 abbiamo fondato la squadra femminile di calcio a 5, oggi in Serie D. Sognavamo uno sport accessibile economicamente per tutte le famiglie, così nel 2024 abbiamo cominciato a sperimentare il percorso di avviamento al calcio per bambini e bambine dai 4 agli 8 anni. Sognavamo un territorio capace di garantire, insieme a quello allo sport, anche il diritto alla salute dei suoi abitanti, così in questi anni, insieme ad altre realtà dei quartieri di Centocelle e Quarticciolo, abbiamo aperto un ambulatorio popolare.
Ora sogniamo una struttura sportiva attraverso cui consolidare il nostro progetto e restituire ai quartieri di Roma est la possibilità di praticare il calcio in un modo differente e lontano da ogni discriminazione, così stiamo chiedendo il tuo aiuto.
Il campo sportivo di via Prenestina è situato al confine tra i quartieri di Quarticciolo, Tor Sapienza e Casale Rosso, e a poche centinaia di metri dai quartieri di Centocelle e Villa Gordiani: un’area territoriale complicata, attraversata da evidenti problematiche socioeconomiche e da uno stato di abbandono di edifici, aree verdi e spazi pubblici che esaspera il senso di isolamento e deprivazione degli abitanti.
Allo stesso tempo, il nostro progetto è inserito all’interno di una dinamica apparentemente paradossale. Il quadrante est di Roma ospita, infatti, alcune delle principali eccellenze del calcio giovanile e dilettantistico della città. Le strutture non mancano, a mancare sono quelle a prezzi accessibili. In questo modo il diritto allo sport è garantito solo a chi può permetterselo economicamente. È questo il meccanismo perverso che vogliamo scardinare: il diritto o è di tutti e di tutte, oppure è semplicemente un privilegio.
L’idea di far vivere i nostri quartieri e di emancipare il diritto allo sport da logiche speculative e dinamiche di mercato, promuovendo al contempo una cultura sportiva fondata sui valori della solidarietà, del mutuo aiuto, dell’inclusione e della giustizia sociale sono i bisogni e i desideri che ci muovono, e i princìpi che soggiacciono il movimento dello sport popolare in cui ci riconosciamo e che vogliamo difendere.
Per questo motivo il progetto si sostanzia nella convergenza di due obiettivi che si incontrano nella comune azione di prevenzione e contrasto socioculturale della povertà urbana nei quartieri di Quarticciolo, Villa Gordiani, Centocelle, Casale Rosso e Tor Sapienza, guidati dalla convinzione che tutelare l'accessibilità allo sport significa agire sulla prevenzione alla salute, ma soprattutto significa dare un'opportunità al territorio e ai suoi abitanti:
Il raggiungimento di questi obiettivi generali è perseguito attraverso la realizzazione dell’obiettivo specifico riguardante l’avvio dei lavori di ristrutturazione dell’impianto finalizzati ad assicurare condizioni minime di vivibilità dello spazio e utilizzo in sicurezza da parte della cittadinanza. Per perseguire quest’obiettivo le attività previste come primi interventi necessari ed indispensabili per la fruizione in sicurezza dell’impianto sono:
Infine, al termine dei lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza degli spazi è prevista l’organizzazione di un torneo nazionale di calcio popolare, per festeggiare la riapertura dell’impianto e per proseguire con le nostre progettualità (per una spesa stimata di circa 5.000€).
Perché un torneo nazionale di calcio popolare? Perché crediamo fermamente che un altro calcio sia possibile ad ogni latitudine e ci piacerebbe poter finalmente coronare il sogno di incontrarci con altre realtà che hanno sposato il modello del Calcio Popolare in contesti sociali e urbani molto diversi dal nostro. Da anni ragioniamo di questa idea con le realtà di calcio popolare di altre città ma gli ostacoli economici sono insuperabili per realtà che fanno dell’autofinanziamento una delle loro peculiarità.
Incontrarci, scambiarci punti di vista, esperienze e soprattutto incrociare i tacchetti in campo siamo convinti che sarebbe il modo migliore per inaugurare il campo e dare forza e slancio a tutto il movimento. Per questo ti chiediamo di aiutarci anche a raggiungere questo obiettivo che oggi sembra un sogno. Come tutto il resto d’altro canto.
Abbiamo imparato col tempo che insieme tutto è possibile e che i sogni possono diventare realtà. Noi ci proviamo. Sognare non costa nulla!
Come recita uno dei nostri cori a cui siamo più affezionati, non crediamo in sponsor né in ricchi imprenditori. Crediamo che un progetto comunitario debba partire ed essere sostenuto dalle comunità che si riconoscono nella (e scommettono sulla) visione del mondo che immagina, che propone e che pratica nel quotidiano. Per questo abbiamo deciso di rivolgerci a te.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
Città e comunità sostenibili:creare città sostenibili e insediamenti umani che siano inclusivi, sicuri e solidi.
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