oppure

Registrati con il tuo indirizzo email

Oppure, solo se sei una persona fisica (NO azienda/associazione), puoi scegliere anche di registrarti con i social:

Inserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.

Ricordi la tua password?

Controlla la tua casella email: ti abbiamo inviato un messaggio con la tua nuova password.
Potrai modificarla una volta effettuato il login.

Una sede per l'archivio dei movimenti sociali di Roma

Una campagna di
Archivio movimenti - Roma

Contatti

Una campagna di
Archivio movimenti - Roma

Una sede per l'archivio dei movimenti sociali di Roma

Una sede per l'archivio dei movimenti sociali di Roma

Campagna terminata
  • Raccolti € 3.020,00
  • Sostenitori 28
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Raccogli tutto  
  • Categoria Comunità & sociale

Una campagna di 
Archivio movimenti - Roma

Contatti

Il Progetto

Archivio dei Movimenti - Roma

L’idea

Vogliamo realizzare a Roma l’Archivio dei Movimenti raccogliendo e organizzando la miriade di testi, fotografie, filmati e registrazioni audio sparsi nelle sedi più diverse e inaspettate. Vogliamo che questo sia un archivio multimediale, con accesso libero e gratuito.

Il materiale audio prodotto da Radio Onda Rossa in 40 anni di trasmissioni, ad esempio, è parte essenziale di questo progetto, insieme ai materiali editi dai comitati, collettivi e associazioni che nel corso degli anni si sono avvicendati sul cammino dei movimenti di lotta e dell’antagonismo sociale. Si tratta di milioni di ore di trasmissione e decine di migliaia di testi scritti che abbisognano di essere catalogati e organizzati per poi essere digitalizzati e messi in rete.

E’ un lavoro enorme a cui molti volontari e volontarie stanno dedicando il loro impegno anche economico. Ma per farlo decollare abbiamo bisogno di una sede fisica attrezzata, di schedari, armadi e apparecchiature adatte allo scopo, per questo chiediamo il vostro sostegno.

Il progetto

Alla base del nostro progetto c’è la consapevolezza che la conservazione e lo studio della memoria sociale costituisce una importante posta in gioco nella lotta per il potere condotta dalle classi sociali. Impadronirsi della memoria infatti, è una delle massime preoccupazioni delle classi, dei gruppi, degli individui che hanno dominato e dominano i meccanismi di manipolazione dell’opinione pubblica, sempre più spesso consegnata all’oblio o all’ignoranza.

Basti ricordare -come esempio- che una inchiesta fatta nel 2006 dall’Istituto Piepoli fra 1024 studenti milanesi volta a conoscere l’opinione degli intervistati su chi fossero i responsabili della strage di Piazza Fontana, dette i seguenti risultati:

  • Il 18% degli intervistati non sapeva nulla della strage (in un precedente sondaggio del 2000 tale percentuale era del 3%)
  • Il 42% la attribuiva alle Brigate Rosse; il 39% alla mafia, il 22% agli anarchici, il 18,6% ai fascisti, il 4,3% ai servizi segreti.

Inchieste successive non ce ne furono, forse per il timore di risposte ancor più sconcertanti.

Non è per caso dunque che ci siamo posti il problema di organizzare e valorizzare il patrimonio di conoscenze sparso nei mille rivoli dell’impegno sociale e politico di tanti compagni e compagne.

Ma nell’iniziare questo lavoro è subito balzato agli occhi che  un progetto di conservazione e studio della memoria sociale non può prescindere da un approccio olistico e che questo tipo di approccio sarà tanto più efficace quanto più saremo in grado di connettere tra loro gli scritti, le immagini e le parole.

Il riordino dell’archivio consentirà, al termine del lavoro di schedatura e inventariazione, il recupero dei dati su base informatica con la descrizione e la visualizzazione in rete di tutte le sezioni dell’archivio stesso.

Ma per giungere a questo risultato occorre che tutti i materiali disponibili – dagli scritti alle registrazioni audio e video – vengano convertiti in file informatici mediante un lavoro continuo di scannerizzazione e digitalizzazione.

I compiti da realizzare

In primo luogo occorre ristrutturare il locale esistente per renderlo adatto ad ospitare l’Archivio che sarà composto da tre ambienti:

  • Deposito materiali
  • Ambiente lavoro
  • Sala proiezioni e dibattiti

In secondo luogo occorre attrezzare ciascuno di questi ambienti in base alle loro finalità, dotandoli di:

  • Schedari, armadi raccoglitori e sistema di controllo dell’umidità (Deposito materiali)
  • Server, computer, scanner, sistema digitalizzazione e arredi da ufficio (Ambiente lavoro)
  • Proiettore, schermo e sedie (Sala proiezioni)

Spese previste

Lavori di ristrutturazione comprensivi dei servizi igienici e impianto elettrico

euro 21.000

Apparecchiature elettroniche, compreso proiettore e schermo

euro   9.000

Materiale da arredo (armadi, scrivanie, sedie etc)

euro   6.000

Totale

Euro 36.000

Commenti (12)

Per commentare devi fare
  • AR
    Alice Conservare e rendere accessibile questo materiale e' fondamentale per la memoria storica. Forza!
    • avatar
      Vincenzo Grazie compagni, l'obiettivo è quello e gli sforzi vanno in quella direzione
      5 anni fa
  • md
    marco Forza compà, non disperdiamo il patrimonio!
    • avatar
      Vincenzo Grazie, l'impegno va in quella direzione, con lo sforzo e l'aiuto di tutti e tutte ce la faremo!
      5 anni, 2 mesi fa
  • EB
    Elena  Grazie compagne e compagni per questa iniziativa davvero importante, Elena
    • avatar
      Vincenzo Grazie a te compagna, speriamo grazie al vostro aiuto di portare a termine il compito che ci siamo prefissi. Alla prossima iniziativa!
      5 anni, 5 mesi fa
  • avatar
    Fabrizio Sottoscrizione da parte del Centro di documentazione dei movimenti "Francesco Lorusso - Carlo Giuliani" di Bologna
    • avatar
      Vincenzo Grazie mille compagni, il mutuo sostegno fra esperienze di questo tipo è fondamentale perché vivano, prosperino e si moltiplichino
      5 anni, 6 mesi fa
  • FM
    Fabrice La mémoire du peuple par le peuple. Forza compagne e compagni !
    • avatar
      Vincenzo Grazie compagno!
      5 anni, 8 mesi fa
  • UF
    Cooperativa Culturale Laboratorio 2001 spero che l'archivio diventi accessibile prima possibile: la storia è uno strumento per chi vuole cambiare il presente
    • avatar
      Vincenzo Grazie compas, ce la metteremo tutta!!
      5 anni, 8 mesi fa

Community