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L’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell'Età contemporanea (ISGREC) è da quasi trent'anni al servizio della città e della provincia di Grosseto:
- con il sostegno offerto alla scuola e ai docenti nell'insegnamento della storia contemporanea e di Cittadinanza e Costituzione,
- con le competenze specialistiche messe in campo nella ricerca storica (in particolare nell'ambito della storia della Resistenza, del fascismo e dell'antifascismo e delle politiche memoriali),
- con i suoi fondi librari, conservati nella Biblioteca di storia moderna e contemporanea "F. Chioccon",
- con il patrimonio culturale e di memoria rappresentato dalle carte degli archivi che tutela e valorizza.
Da un anno circa, però, la sua sede storica, presso la Cittadella dello studente, è stata dichiarata inagibile e l'ISGREC si è ritrovato "senza casa". Ora la concessione da parte della Provincia per l’utilizzo di una parte dei locali della vecchia sede apre una nuova fase più ottimistica, offre una speranza che la cittadinanza può contribuire a rendere realtà.
Da questo momento il destino dell’ISGREC è in mano a tutti voi: servono risorse economiche per i lavori di riqualificazione dell'immobile e non possiamo che appellarci al territorio, sperando in una risposta generosa da parte della città di Grosseto e della provincia nel suo complesso alla campagna di raccolta fondi.
L’ISGREC vuole continuare a vivere per la città e la provincia, nella città e nella provincia, credendo nelle ragioni storiche di un territorio ricchissimo di storia e storie, ma anche nel futuro di giovani ricercatori che nell'Istituto trovano modo di formarsi e crescere.
Per farlo, però, ha bisogno oggi del contributo di tutte le istituzioni e di tutta la cittadinanza che si riconosce nei valori democratici della Costituzione, al di là di ogni appartenenza e declinazione politica.
I locali della sede storica dell'ISGREC sono situati presso la Cittadella dello Studente di Grosseto, all'incrocio fra via Mario Lazzeri e via Albo Bellucci, nei pressi del monumento ai martiri dell'antifascismo. Si tratta del cosiddetto "Poderino", un insieme di edifici storici degli anni Trenta, un luogo strategico per l'ISGREC che è centro di formazione e di studio per insegnanti e studenti locali.
Gli spazi precedentemente occupati dagli uffici e dall'archivio richiederebbero interventi troppo onerosi per essere recuperati; la Provincia di Grosseto (a dicembre 2020, dopo una tribolata vicenda a partire dall'esposto anonimo del marzo dello stesso anno), ha invece rinnovato all'ISGREC la concessione per il locale occupato precedentemente dalla Biblioteca e accordato l'uso della stanza adiacente, precedentemente inutilizzata.
Sono necessari quindi interventi per la rifunzionalizzazione del nuovo locale, pensato come ufficio ma anche come spazio di incontro dove accogliere studenti e ricercatori: dovranno essere adeguati gli impianti, predisposto un bagno e sostituiti gli infissi, oltre che garantito l'isolamento acustico e termico previsto dalla normativa vigente.
Altri interventi sono necessari invece per mettere in sicurezza la biblioteca (collegata ora all'altra stanza da una porta interna), dove verranno accolti anche i fondi archivistici e dove quindi deve essere predisposto un nuovo piano antincendio, con l'adeguamento dell'impianto elettrico. A questo si deve aggiungere il necessario rifacimento del controsoffitto e degli infissi.
A tal fine l'architetta Alba Lamacchia e la "Cooperativa civile - Società tra professionisti" hanno offerto un progetto esecutivo, ma per realizzarlo servono ora risorse economiche. Il totale dei lavori ammonta alla cifra indicativa di 80.000 euro, di cui una parte, circa 30.000 euro, sono stati concessi all'ISGREC dalla Regione Toscana, che ha voluto così sostenere il progetto.
Per la quota restante, che spetta alla capacità di raccolta fondi dell'ISGREC, non possiamo che appellarci all'aiuto di tutti voi.
Per tenere in vita quel patto di collaborazione da sempre vitale per il nostro Istituto con le scuole della città e della provincia e per non privare docenti e studenti del territorio dell'offerta didattica annuale.
Proposte articolate in corsi di formazione per docenti, laboratori per studenti, convegni didattici, progetti di didattica sperimentale, alternanza scuola-lavoro, predisposizione e offerta di documentari e materiali didattici.
Per mantenere dinamico e produttivo il circolo virtuoso che da sempre caratterizza il nostro lavoro tra ricerca, divulgazione e didattica, e permetterci di onorare così il complesso compito di rappresentare una risorsa per l’insegnamento della storia contemporanea.
Ente accreditato per la formazione dal MIUR, l'ISGREC offre progetti didattici che coinvolgono da anni numerosi studenti di tutta la provincia, fornendo loro, tramite lo studio del passato e l'incontro con gli storici, gli strumenti necessari per la decodifica del presente.
Per non privare i giovani di un luogo che è per loro occasione di crescita umana e professionale.
Quello di poter accogliere in Servizio Civile Regionale e in tirocinio giovani che all’interno dell’istituto hanno la possibilità di formarsi e impegnarsi su progetti che valorizzano le loro competenze (e che, nel caso dei percorsi universitari, sono obbligatori per poter conseguire il titolo di studio) rappresenta un fondamentale servizio alla collettività offerto dall'ISGREC.
Ruotano poi intorno all'Istituto, come collaboratori occasionali, ricercatori che collaborano ai progetti di ricerca o alle attività di riordino archivistico e volontari che condividono le finalità dell'Istituto e partecipano nell'organizzazione degli eventi e delle attività. Per tutti loro l'ISGREC rappresenta un'opportunità sul territorio unica nel suo genere.
Per rendere nuovamente fruibile al pubblico la Biblioteca di storia moderna e contemporanea "F. Chioccon", seconda biblioteca cittadina con la sua dotazione di quasi 20.000 volumi.
Una biblioteca specialistica, paragonabile per consistenza a quella di un Dipartimento universitario, che offre fra le sue risorse anche un patrimonio di riviste di settore, non presenti altrove nel sistema della Rete provinciale delle Biblioteche Grossetane di cui è parte attiva.
Nella biblioteca dell'ISGREC trova spazio la produzione scientifica del territorio, ma sono conservati anche fondi personali importanti, quale quello donato dal compianto Prof. Mario Mirri, maestro pisano di molte generazioni di storici, prova evidente del collegamento tra l’ISGREC e la ricerca scientifica a livello accademico, a livello nazionale e internazionale.
La biblioteca – unica nel nostro territorio – offriva servizio al pubblico cinque giorni alla settimana, con orario continuato, garantiva (e ancora faticosamente lo fa) il servizio di consultazione, prestito e interprestito, forniva grazie al suo personale specializzato la consulenza bibliografica e il servizio di assistenza per le tesi. Ospitava laboratori e corsi, dibattiti, mostre, proiezioni di documentari, presentazioni di volumi.
Per trovare degna collocazione ai circa 250 metri lineari di materiale archivistico di cui l'ISGREC negli anni si è fatto depositario e conservatore.
Gli archivi storici, conservati dall'Istituto grossetano su autorizzazione e sotto tutela della sovraintendenza, sono parte del patrimonio culturale della provincia ed erano liberamente consultabili all'utenza. In gran parte sono riordinati e inventariati, alcuni erano in corso di digitalizzazione.
Per fare qualche esempio, l'Archivio dell'ISGREC conserva:
- il Fondo del Comitato provinciale di liberazione nazionale e del Cln di Manciano,
-il Fondo Anpi di Grosseto,
-il Fondo della Federazione provinciale del Partito comunista,
-il Fondo della Sezione provinciale grossetana della Democrazia Cristiana,
-il Fondo Enaoli,
-il Fondo/Archivio migranti della Rugginosa,
-il Fondo del Dipartimento Salute Mentale di Grosseto,
-numerosi fondi personali (fra cui quelli di Aristeo Banchi, Francesco Chioccon, Aldo Guerrini, Antonio Meocci, Guglielmo Nencini, Marino Egisti e Luciano Mazzanti).
Proprio per l'esperienza accumulata negli anni nella tutela e nella valorizzazione degli archivi del territorio, l'ISGREC è stato scelto quest'anno come Consulente scientifico del Centro servizi per gli archivi della rete provinciale GROBAC.
Perché la cultura è uno spazio pubblico fondamentale di cui si avverte l’esigenza ancor di più proprio in un quadro emergenziale come quello attuale.
Rinunciare alla ricerca storica sull'età moderna e contemporanea della Maremma (in particolare la storia della Resistenza, del fascismo e dell'antifascismo, ma non solo), significherebbe rassegnarsi alla depressione morale e civile di un territorio nel momento in cui questo deve ripensarsi anche in termini di identità.
Una ricerca che viene portata avanti negli anni dall'ISGREC attraverso un'importante rete di relazioni locali, nazionali e internazionali (l'ISGREC è parte della Rete nazionale degli Istituti della Resistenza e dell'European observatory on memories), con sguardo attento alla divulgazione e alla produzione di materiali scientifici di alto livello.
Da questo approccio nasce una variegata offerta culturale alla scuola e alla cittadinanza, attraverso i meccanismi e i linguaggi della public history: presentazioni di libri, mostre, convegni, produzione di documentari e materiali multimediali corredano l'attività di ricerca dell'ISGREC, restituendone alla collettività i risultati.
Alcune delle attestazioni di solidarietà seguite alla chiusura del marzo 2020, quando una petizione in sostegno all'Isgrec raggiunse in pochi giorni circa 5.000 firme da tutta Italia e dall’estero, dal mondo accademico, della cultura e della politica.
Paolo Pezzino, Presidente dell'Istituto nazionale Ferruccio Parri, capofila della Rete degli Istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea in Italia, definisce l'ISGREC come "luogo importante di ricerca ed elaborazione culturale, conosciuto a livello europeo, possiede un’importante biblioteca (la seconda nella città per consistenza) ed archivio, tutelati dalla Soprintendenza, svolge attività di formazione per insegnanti e studenti, e numerose apprezzate iniziative al servizio della cittadinanza di Grosseto"
Emiliano Rabazzi, Presidente della Commissione di sistema della Rete grossetana di Biblioteche, Archivi e Centri di Documentazione (Grobac): “Risorsa indispensabile della Rete, come Biblioteca, l’unica specializzata in discipline storiche della provincia, l’istituto è un punto di riferimento per il territorio, contando più di duemila volumi tra donazioni, depositi e acquisti. Come Archivio custodisce più di venti fondi, preziose testimonianze della nostra storia”.
I dirigenti scolastici della provincia di Grosseto: "L’Istituto nei suoi molti anni di attività ha saputo diventare un punto di riferimento per la scuola maremmana, tanto da poter essere ritenuto a giusto motivo parte della stessa offerta formativa della Provincia di Grosseto. L’Isgrec, quale partecipante alla rete degli Istituti per la Storia della Resistenza e dell’età contemporanea, ha siglato un protocollo di intesa con il Miur con l’obiettivo istituzionale di sviluppo negli studenti di competenze in ambito storico-sociale per un consapevole esercizio della cittadinanza attiva.
L’attività di formazione per i docenti, riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione, la biblioteca aperta al pubblico, con i suoi 20.000 volumi, i tanti materiali multimediali prodotti, l’archivio con i suoi oltre 20 fondi, verranno per sempre sottratti alla fruizione di insegnanti, studenti, cittadini: in qualche modo è come se chiudesse una Istituzione scolastica con la sua offerta formativa e con essa venisse meno l’occasione di crescita per i propri studenti".
Ogni donazione, anche se minima, ci avvicina al momento in cui potremo ritrovarci insieme in uno spazio aperto a studenti, ricercatori e cittadini, in una sede dove promuovere aggregazione e conoscenza.
Contribuisci al progetto, diffondilo, sostieni l'ISGREC!
#unasedeperlisgrec
#lanostrastoriacontinuaconvoi
#isgrecèlanostramemoria
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Istruzione di qualità: garantire a tutti un'istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità.
Parità di genere: raggiungere la parità di genere attraverso l'emancipazione delle donne e delle ragazze.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
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