Una serata a teatro per GoFAR

L’Atassia di Friedreich è una malattia rara che priva chi ne è affetto di alcune facoltà neuromotorie, provocando gravi disfunzioni motorie, problemi cardiaci, alterazioni del senso del tatto e diverse patologie collaterali.

Come molte malattie di questo genere è degenerativa, la perdita avviene progressivamente e le persone affette generalmente avvertono i primi sintomi dalla preadolescenza, il decorso tuttavia è estremamente soggettivo sia nei tempi che nella rapidità.

È una malattia rara, le statistiche riportano circa 100000 casi al Mondo di cui 1200 in Italia,   

(un malato ogni 50000 persone) tuttavia una persona su 100 è portatore sano della malattia e due portatori sani hanno il 25% di probabilità che un figlio sia sintomatico, ciò significa che anche se il rischio di una manifestazione della malattia è molto basso, le persone a rischio sono molte più di quanto si possa credere.

Per questa malattia non esiste ancora una cura, tuttavia i risultati della ricerca sono molto incoraggianti. In primo luogo si è giusti a una spiegazione soddisfacente dei meccanismi che ne stanno alla base e ne sono stati individuati i processi responsabili. Sulla base di queste scoperte è possibile finalmente pensare a delle terapie atte a frenare la degenerazione e, possibilmente, a ridurre il danno.

Il comitato RUDI Onlus, mediante il fondo GoFAR si occupa di promuovere la lotta alla malattia mediante la raccolta di fondi che vengono devoluti a progetti di ricerca selezionati.

Oggi gli sforzi di GoFAR si concentrano in gran parte sul supporto alla sperimentazione di farmaci che stanno dando rislultati promettenti, tuttavia questo processo è ancora lungo e costoso ma porta una grande speranza fra i malati di Atassia di Friedreich.

Il CLAET (Centro Lettura e Attività Espressive Teatrali) è una compagnia nata nel 1987 come gruppo teatrale amatoriale, di cui conserva lo spirito e l’entusiasmo, ed ha saputo nel tempo conquistare premi, riconoscimenti e soprattutto l’affetto del pubblico.

La compagnia si è offerta di portare in scena questo spettacolo devolvendo l’intero ricavato al fondo GOFAR, e siamo alla ricerca sostenitori che ci aiutino a coprire le spese vive rendendo possibile questo intento.

La pièce teatrale di Anat Gov altalena fra umorismo yiddish e emozioni e sentimenti profondi. Il rapporto dell’uomo con la religione e con l’esistenza vengono dipinti con garbo e brio. Una disillusa psicologa si trova ad avere come paziente niente di meno che Dio. Il signor "D", scoraggiato e amareggiato dal comportamneto degli uomini... NO NO NO! niente spoiler!.

Per portare in scena lo spettacolo chiediamo il contributo di tutti, lo scopo è importante.