CARATTERISTICHE GENERALI DEL PROGETTO DI VIAGGIO

Il progetto mira alla documentazione etnomusicologica di un lento viaggio sonoro basato sull'osservazione della tradizione musicale lucana, nello specifico dell'utilizzo delle percussioni, intese come strumenti che scandiscono il ritmo di una comunità e non già solo come mezzi di creazione di una musica prettamente melodica e tonale. Obiettivo è, infatti, strappare la memoria di una cultura antica, ancora viva, al deterioramento del tempo attraverso la tematica del viaggiare, che non vuole essere un semplice spostamento ma un racconto di territori da percorrere e tradizioni da scoprire.
  Un viaggio più spirituale che materiale, dove la musica si presta ad essere la chiave della  conoscenza del rapporto tra l'ambiente e chi lo abita da sempre, attraversando la storia del popolo lucano, il quale non vede nelle proprie usanze la preziosità della terra atavica di cui è narratore, bensì l' avverte inconsciamente come semplice quotidianità.
  Un viaggio effettuato a piedi, al fine di documentare efficacemente e con la dovuta lentezza l'ambiente attraversato. Un cammino verso la consapevolezza del valore di una tradizione popolare, che si forma nell'incontro e nella memoria tramandata, tanto per il viaggiatore quanto per il popolo stesso.

MOTIVAZIONI E AREA DI RICERCA

Essendo storicamente le percussioni tra gli strumenti musicali più antichi e di cui ogni popolo, in particolare nel meridione italiano, si è servito per dare suono al proprio folklore, ben si prestano ad essere il tòpos di un viaggio che pone la riscoperta e la conservazione della memoria orale come punti cardine. Questi strumenti, infatti, accompagnano i Lucani in tutti gli eventi caratteristici, dalle feste patronali ai riti pagani, dalla transumanza ai riti di fertilità, ai lamenti funebri, fino ad essere anche parte integrante della musica folklorica più "artistica". Attraverso la musica, quindi, verrà fatta luce sulla natura di un popolo ed un territorio "inesistenti" per molti.

L'idea di un progetto di viaggio fuori rotta nasce in concomitanza della recente "scoperta" della Lucania come luogo bucolico, "impacchettata" dalle agenzie viaggi che mercificano la bellezza di questa terra sotto forma di slogan come "Matera capitale europea della cultura 2019" e resort naturale per un turismo passivo e stazionario. Un metodo di viaggiare, quindi, che si realizza esclusivamente tramite percorsi pre-impostati e gite turistiche presso i maggiori "centri di cultura" e "luoghi di interesse"; tutto questo porta inevitabilmente ad una visione standardizzata e conformata, per ogni pseudo-visitatore, della cultura e la natura di questa regione.
  Premesso che non è possibile pensare di conoscere un territorio a prescindere dal legame che l'ambiente ha instaurato nel tempo con il suo popolo, sorge quasi la necessità dell'ideazione di  un viaggio in controtendenza, che scardini il concetto di mero turismo e si porti nel cuore del territorio, cibandosi di antichi suoni e tradizioni; una regione inoltre che, a causa dell'emigrazione giovanile e dell'abbandono rurale, rischia di dimenticare se stessa.

Da questi presupposti nasce l'idea del progetto etnomusicologico"Vatt'", che in dialetto lucano esprime sia il concetto di andare che di percuotere (vatt' significa sia "vai" che "batti").

PRODUZIONE E PRODOTTO FINALE

I linguaggi utilizzati per raccontare il viaggio consisteranno nella realizzazione di un progetto audio,  da mettere a disposizione di mediateche e di chiunque volesse entrare in contatto con questo archivio. Da precisare che il progetto audio non sarà inteso come disco sul quale verranno incise vere e proprie canzoni tradizionali del luogo, piuttosto una raccolta di suoni catturati durante il percorso, che attestano un legame tra le percussioni e il territorio.
Contemporaneamente, si produrrà un documentario multimediale e un saggio cartaceo entro il quale si andranno a conservare le mappe del viaggio, racconti e foto di persone ed eventi incontrati, oltre che uno studio etnomusicologico ed antropologico sul tema.
  Il viaggio lungo questi percorsi musicali tende, quindi, a diventare un lavoro di conservazione multimediale di una tradizione popolare e, al contempo, a narrare e tramandare una cultura poco valorizzata.

METODI DI VIAGGIO

Il viaggio avrà come mete i paesi e i territori naturali della Basilicata, nei quali sono consolidate le usanze che sono oggetto di ricerca e che conservano diverse varietà di strumenti musicali. Le mete saranno suddivise in tappe, che sono scelte sulla logica dei confini, delle ricorrenze folkloristiche e delle tipologie degli strumenti  musicali indagati presenti in determinati luoghi e tradizioni.
  Esse saranno raggiunte a piedi, con soste in tenda o in bivacchi lungo il tragitto, oppure ricevendo ospitalità inattese, ben sapendo che i lucani per cultura sono accoglienti e calorosi verso gli estranei. Questa pratica meglio si presta al contatto diretto con l'ambiente e le persone.

PREMIO SOSTENITORI

Per chiunque avrà voglia di sostenerci, verrà donata una mappa topografica dei territori attraversati, nella quale saranno segnalati e descritti i punti di maggior interesse inerenti alla tematica del viaggio. Per donazioni superiori a 30 €, in omaggio il lavoro documentaristico multimediale. 

Nella speranza di aver affascinato o, almeno, incuriosito il lettore di questo progetto, ringrazio anticipatamente chiunque voglia sovvenzionare il viaggio, con l'augurio di poterlo presto realizzare.

Fabrizio Gerardo Lioy- Etnomusicologo