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Raccolta fondi per ultimare il docufilm "Verona city lights" (con libro allegato), sull’importanza della Bertani Editore, ma anche su Verona degli anni’70, con le sue vivaci presenze e sulla creazione di socialità dove solidarietà e sapere, dignità e rispetto possano liberare le potenze dell’intelligenza individuale e collettiva. A Verona. Nel mondo. Insomma è un film sul futuro, non sul passato. Per questo progetto vi chiediamo il vostro contributo. Grazie!
Nel 2010 facemmo alcune interviste video a Giorgio, per un totale di quattro ore e mezza di girato. Oltre a lui intervistammo varie personalità che avevano conosciuto Giorgio e attraversato quegli anni, tra i quali anche lo scrittore Antonio Moresco, che allora viveva a Verona, e Carlo Rovelli, oggi fisico di fama internazionale. Ora si tratta di montare il girato, produrre e realizzare il film, distribuendolo poi come dvd con libro allegato.
Il dvd conterrà:il docufilm “Verona city lights. Giorgio Bertani, editore ribelle” (titolo provvisorio); i contenuti extra: le interviste a Raffaella Poldelmengo, Antonio Moresco, Giovanbattista Novello Paglianti, Tiziana Valpiana, Mauro Tosi, Alberto Tomiolo, Carlo Rovelli, Fiorenzo Angoscini, Walter Peruzzi.
Il libro conterrà:biografia e bibliografia della Bertani editore; documento storici; interventi di Antonio Moresco, Carlo Rovelli; la ricostruzione storica del rapimento del viceconsole spagnolo; il catalogo Bertani; foto e immagini, e altre curiosità.
Attraverso l’intreccio di testimonianze di militanti e intellettuali veronesi e italiani che hanno pubblicato con la Bertani editore, e attraverso il filo rosso della significativa esperienza editoriale (una delle più importanti di quegli anni) di Giorgio Bertani, raccontare la Verona degli anni ’70, senza nessun indugio alla nostalgia, ma con la volontà di fare un film che funzioni come macchina mitopoietica ricombinante che mette e rimette in moto critica e creazione, desideri e azioni.
Senza nessun particolarismo, si parte da una Verona come specchio dell’Italia e del mondo. Verona come microcosmo paradigmatico della trasformazione politica, culturale e delle relazioni sociali. Questo film non vuole essere canto rassegnato e vittimistico ma al contrario contributo per l’invenzione di socialità dove solidarietà e sapere, dignità e rispetto possano liberare le potenze dell’intelligenza individuale e collettiva. A Verona. Nel mondo. Insomma è un film sul futuro, non sul passato. Per questo progetto vi chiediamo il vostro contributo. Grazie!
Su Carmilla, la rivista diretta da Valerio Evangelisti, un approffondimento sulla Bertani Editore e su Verona City lights, a questo link: https://www.carmillaonline.com/2019/11/23/giorgio-bertani-editore-militante/
L’editore e attivista politico Giorgio Bertani, che negli anni ’70 e ’80 pubblicò migliaia di titoli importanti e fondamentali, è morto a Verona l'8 giugno 2019. Ebbe un grande fiuto editoriale e anche l’intelligenza di scegliere validi collaboratori – tra cui Franco Rella. NEL SUO CATALOGO troviamo, infatti, autori italiani e stranieri che prima della pubblicazione con la Bertani editore erano poco o nulla conosciuti: Una tomba per Edipo di Guattari (tradotto da una giovane Luisa Muraro), Nietzsche di Deleuze, Leggere il Capitale di Althusser, Posizioni di Derrida, Del marxismo di Geymonat, e poi ancora Rosa Luxemburg, Luciana Castellina, Bataille, Nizan, Bifo, Adelino Zanini, Sebastiano Timpanaro, Ugo Dessy, Baudrillard, Jean Fallot, Daniel Guérin, Luciano e Ivan Della Mea, Antonio Prete, Vittorino Andreoli, Lanfranco Binni, Lucien Goldmann, Horst Fantazzini e molti altri.
Giorgio Bertani è stato il primo editore di Dario Fo e pubblicò tutti i titoli (da Mistero buffo a Guerra di popolo in Cile) del premio Nobel fino agli anni ’80. Scelse di dare alle stampe anche un libro essenziale della storia dei movimenti: Bologna marzo 1977 fatti nostri, autori molti compagni, c’era scritto in copertina, ma tra i redattori c’erano – oltre a Maurizio Torrealta – Carlo Rovelli, poi divenuto fisico di importanza internazionale e Enrico Palandri, affermato romanziere e teorico della letteratura. Fra le riviste che diffuse ci fu L’arma propria, che con Gianni Scalia aveva in redazione il giovane Marco Belpoliti. DA SEGNALARE è la sua attenzione sempre viva ai movimenti rivoluzionari nel mondo: dal Cile all’Uruguay, fino alla Palestina e alle proteste cinesi. Socialista rivoluzionario fin da ragazzo, nel 1962 fece parte del gruppo che rapì il vice-console spagnolo in Italia per protestare contro la condanna a morte di tre giovani antifranchisti; l’azione ebbe un forte impatto nell’opinione pubblica e contribuì a salvare i tre militanti.
Eretico e polemico, basco rosso in testa, in bicicletta, immancabile a ogni manifestazione (fino all’ultima di Nonunadimeno, in occasione del Congresso delle famiglie), Giorgio Bertani ha sempre partecipato alle battaglie politiche fuori e dentro le istituzioni (è stato consigliere comunale dei Verdi) accanto ai gruppi antagonisti, antirazzisti e pacifisti di Verona, dal Cesar K alla Chimica, dal Domaschi al Pink e a tanti altri, portando sempre con sé il sapere della cultura che aveva pubblicato.
In una Verona divenuta negli ultimi decenni laboratorio della collaborazione di tutti i gruppi fondamentalisti e reazionari, Bertani ha continuato a rivendicare la sua provenienza familiare proletaria e antifascista, sicuro che – come disse recentemente – «a Verona come nel mondo, al vento disumano che soffia sapremo rispondere con intelligenza, cultura e con una ribellione creativa e gioiosa». (articolo di Marc Tibaldi, da Il Manifesto, 11 giugno 2019)
Il progetto del docufilm è curato da Raffaella Poldelmengo, Marc Tibaldi, Filippo Comencini, Andrea Zanardo, Angelo Poli, Giovanni Benini, Paolo Marchi, Emanuele Del Medico, Serena Lorenzetti, Tiziano Bogoni, Federico Caputo, Oreste Veronesi, GiggiPiccoli, Biblioteca Domaschi, La Sobilla... e molti altri.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Sconfiggere la povertà: porre fine alla povertà in tutte le sue forme, ovunque.
Istruzione di qualità: garantire a tutti un'istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità.
Lotta contro il cambiamento climatico: adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze.
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