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Nyéléni era una leggendaria donna contadina del Mali, che coltivando la terra è riuscita a sfamare il suo popolo. Nyéléni incarna in pieno il concetto di sovranità alimentare, attraverso il duro lavoro, l'innovazione e la cura.
La sovranità alimentare è il diritto dei popoli ad alimenti sani e culturalmente appropriati, prodotti con metodi realmente sostenibili. La sovranità alimentare, inoltre, è priorità di produzione alimentare locale e del suo consumo; offre a un Paese il diritto di proteggere i suoi produttori locali da importazioni a basso costo e dal controllo della produzione; assicura che i diritti di utilizzo e di gestione di terre, territori, acqua, sementi, bestiame e della biodiversità siano nelle mani di chi produce il cibo.
Per questo, il nome di Nyéléni è stato scelto quale simbolo ispiratore del primo Forum per la Sovranità Alimentare che si è svolto a Sélingué, in Mali, nel 2007.
A livello europeo, il movimento per la sovranità alimentare è in continuo crescendo: dopo la straordinaria esperienza a Sélingué, nel 2011 in Austria si è svolto il primo incontro europeo di Nyéléni, dove oltre 400 uomini e donne, da 34 paesi europei, hanno dato vita alla Dichiarazione Europea di Nyéléni e ad un Action Plan, basati sulle parole chiave "trasformare, resistere e costruire", ovvero trasformiamo l'attuale sistema agricolo, resistiamo al sistema alimentare agro-industriale e costruiamo il movimento per la sovranità alimentare in Europa.
Quest'anno, dal 26 al 30 ottobre a Cluj-Napoca, in Romania, si svolgerà il Secondo Forum Europeo di Nyéléni, con lo scopo di unire i movimenti per la sovranità alimentare, rappresentati da oltre 600 partecipanti di 42 paesi in Europa ed Asia Centrale, per cooperare e creare strategie comuni su cibo e agricoltura (programma e informazioni pratiche).
L'Associazione Rurale Italiana, insieme ad altre realtà dei movimenti contadini italiani, associazioni e organizzazioni non governative, accompagneranno la delegazione nazionale composta da produttori agricoli di piccola scala e braccianti, donne e uomini, con prevalenza di giovani, uniti per l’agricoltura contadina agroecologica e solidale, con rappresentanti delle organizzazioni della società civile ed altre realtà che lavorano per promuovere la sovranità alimentare.
Il modello dell’Agricoltura Contadina rappresenta l’alternativa all'agroindustria, poiché si tratta di un’agricoltura di piccole dimensioni, basata sul lavoro intensivo del conduttore diretto o della comunità. Ad oggi l'80% dei prodotti agricoli che consumiamo nel mondo arrivano dalla piccola produzione, che rischia di essere distrutta dalla grande distribuzione organizzata.
In preparazione al Forum, sono stati organizzati discussioni e confronti per favorire la crescita di una piattaforma che in Italia evidenzi le giuste rivendicazioni del movimento dei piccoli agricoltori e del movimento di difesa dei braccianti agricoli.
Contadini e braccianti, due figure, apparentemente distanti, rappresentano, di fatto, in questo sistema gli ultimi due anelli della produzione del cibo e sono accomunate dalla mancanza totale di un riconoscimento sociale: i braccianti in quanto sfruttati, spesso schiavizzati, o, nel migliore dei casi, precarizzati in maniera estrema; i contadini in quanto inseriti in una spirale di corsa alla produzione, di indebitamento, di norme proibitive, incapaci di creare un reddito dignitoso per loro stessi e le loro famiglie.
Il tuo contributo servirà a sostenere il viaggio della delegazione italiana di contadini al Forum di Nyéléni in Romania, per lottare insieme per la sovranità alimentare, l’agricoltura contadina, l’agroecologia, il cibo buono, sano, giusto. Per tutti.
Il progetto è sostenuto da: Associazione Rurale Italiana, Centro Internazionale Crocevia, Terra Nuova, Sos Rosarno, Unical, M.A.I.S., ContadinAzioni, U.S.B., Funky Tomato
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