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L'esperienza del lockdown a causa del COVID-19 ci ha insegnato una cosa:
La solidarietà è l'unica cura. Nessuno si salva da solo.
Siate complici.
Vogliamo garantire un supporto concreto e duraturo alle persone migranti e rifugiate bloccate in Grecia attraverso l'insegnamento della lingua inglese, strumento imprescindibile per le procedure d'asilo e per la costruzione del proprio futuro. Vogliamo garantire uno spazio sicuro e accogliente al di fuori del campo governativo e migliorare le condizioni di permanenza di chi vi risiede, per questo abbiamo aperto un Community Center. Vogliamo garantire un pasto certo a quanti sono abbandonati per le strade di Atene, poiché a causa delle recenti decisioni governative centinaia di persone dormono all'aperto e non hanno accesso ai servizi di base. Vogliamo essere là dove le istituzioni mancano.
Attualmente OBTI collabora con altre due associazioni: Aletheia RCS e Vasilika Moon con le quali ha cominciato una nuova missione in Grecia. A Corinto nel 2019 è stato aperto un centro governativo di transito che ospita circa mille persone richiedenti asilo che, trasferite dalle isole o recentemente arrivate, sono in attesa di risposte e ricollocazione da parte delle autorità.
Questa condizione di permanenza transitoria, combinata alle problematiche legate alla recente apertura della struttura di accoglienza, crea un gap di servizi dedicati alle persone richiedenti asilo: mancano attività educative a tutti i livelli, spazi dedicati a momenti ludico-espressivi e luoghi riparati e condivisi dove poter trascorrere il tempo. Alla luce di tali bisogni abbiamo deciso di aprire un Community Center, uno spazio situato nei pressi del campo, che si propone di offrire una parziale soluzione alle necessità del contesto sopracitato. Grazie al lavoro dei volontari che partecipano e operano in questo progetto vengono garantite attività didattiche, laboratori artistici, proiezioni di video e film e percorsi terapeutici in palestra e viene data la possibilità di trovare un luogo accogliente e sicuro dove poter stare.
Oltre a questo importante lavoro quotidiano che si svolge a Corinto, le condizioni emergenziali in cui si trovano le persone escluse dal sistema di accoglienza e abbandonate per le strade di Atene ci hanno spinto verso un coinvolgimento anche su questo fronte: in quanto attori territoriali non possiamo infatti ignorare come le recenti decisioni governative e le politiche sempre più escludenti siano un costante fattore di pericolo per le vite di moltissime persone. Ogni settimana ci impegniamo quindi a garantire una fornitura di prodotti alimentari che risponde al fabbisogno di circa 60 famiglie che attualmente non hanno alcuna speranza migliore della mera sopravvivenza.
One Bridge to Idomeni è una onlus veronese che lavora sui confini europei della rotta balcanica, in supporto alle persone migranti alla ricerca di altre possibilità di vita. Il lavoro dell’associazione - nata nella primavera del 2016 con un primo viaggio nel campo profughi informale di Idomeni in Grecia - è suddiviso in due direttrici tra loro inscindibili : da un lato, portare aiuti e sviluppare progetti nei campi governativi e informai lungo la rotta, dall’altro ritornare a casa con le testimonianze dei visi e delle storie incontrati. OBTI lavora stabilmente a Verona promuovendo incontri, formazioni e attività nelle scuole, mentre nei Balcani sono stati attivati progetti in Grecia, Serbia e in Bosnia-Erzegovina.
Per approfondire:
- Campi profughi affollati e isolati, Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa
- Riconosciuti ma non protetti, la situazione di Victoria Square, RSAegean
The COVID lockdown experience has taught us one thing:
Solidarity is the only cure. Nobody saves himself alone.
Be complicit.
We want to guarantee concrete and lasting support to migrants and refugees stranded in Greece through the teaching of the English language, an essential tool for asylum procedures and for building their own future. We want to guarantee a safe and welcoming space outside the government field and improve the conditions of stay for those who live there: therefore we have opened a Community Center. We want to secure a meal to those who are abandoned on the streets of Athens, as due to recent government decisions hundreds of people are sleeping outdoors and have no access to basic services. We want to be where institutions are lacking.
OBTI currently collaborates with two other associations: Aletheia RCS and Vasilika Moon with whom it has started a new mission in Greece. In Corinth in 2019, a government transit center was opened that hosts around 1,000 asylum seekers who, transferred from the islands or recently arrived, are awaiting answers and relocation from the authorities.
The temporary condition of their stay, combined with the recent opening of the camp, creates a gap in services dedicated to their needs: education at all levels is not guaranteed, there is an absence of spaces dedicated to recreational-expressive activities and a lack of common and shared areas. These needs have led us to open a Community Center, located near the camp, where we want to offer a partial solution to the aforementioned needs. Didactic activities, artistic workshops, projection of films, a proposal of therapeutic paths in the gym and the possibility to find a welcoming and safe place, are guaranteed by the international volunteers participating and working every day in this project.
At the same time, the emergency conditions of people abandoned along the streets of Athens and excluded from the reception system, find us involved also as territorial actors. We can’t ignore how recent government decisions and exclusion policies are dramatically endangering lives. Every week we are therefore committed to guarantee an amount of food products that cover the needs of about 60 families who currently have no better hope than mere survival.
One Bridge to Idomeni is a non-profit organization from Verona (Italy) that works on the European borders of the Balkan route, in support of migrants in search of other possibilities of life. The work of the association - born in the spring of 2016 with a first trip to the informal Idomeni refugee camp in Greece - is divided into two indivisible lines: on the one hand, to bring aid and develop projects in government camps and inform along the route , on the other hand, returning home with the testimonies of the faces and stories encountered. OBTI works permanently in Verona promoting meetings, training and activities in schools, while in the Balkans projects have been activated in Greece, Serbia and Bosnia-Herzegovina.
To know more:
- Crowded and isolated refugee camps, Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa
- Recognized but unprotected, the situation in Victoria Square, RSAegean
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) costituiscono una serie di 17 obiettivi concordati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite.
Sconfiggere la fame: porre fine alla fame, garantire la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un'agricoltura sostenibile.
Istruzione di qualità: garantire a tutti un'istruzione inclusiva e promuovere opportunità di apprendimento permanente eque e di qualità.
Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
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