Una campagna di
Petra Cristofoli GhirardelloContattiInserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.
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Ciao, mi chiamo Petra e mi sono laureata l'anno scorso all'Università Iuav di Venezia. Per chi non la conoscesse si tratta di un ateneo in cui vengono offerti corsi di studio legati al mondo del progetto: architettura, pianificazione, moda, prodotto, comunicazione, interni, teatro e arti visive. Nei due anni che ho passato tra le aule mi è capitato moltissime volte di vedere materiali abbandonati, dal cartonlegno utilizzato per i plastici ai tessuti serviti per creare modelli d'abito.
Possibile che non ci sia una facile soluzione per potersi scambiare o regalare i materiali di scarto che non ci servono invece che trasformarli in rifiuto?
Da qui è nata l'idea di Zevero, un'app che fornisca proprio questo servizio e che permetta agli studenti di uno stesso ateneo di mettersi in contatto tra loro per scambiarsi materiali, strumenti e conoscenze secondo i principi dell'economia circolare.
Inizialmente si è trattata di una semplice tesi di laurea magistrale, ma visto l'interesse generale suscitato io e Laura Badalucco (la mia relatrice) abbiamo pensato: perché non provarci davvero?
A chi è rivolto?
Agli studenti ovviamente!
Abbiamo deciso di fare un tentativo di lancio proprio allo Iuav di Venezia. Questo ateneo offre corsi per ogni declinazione del design e in aggiunta il problema dei materiali è molto sentito. È quindi un perfetto terreno di prova per Zevero.
Ecco il perché di questa raccolta fondi: sperimentare l'idea sul campo qui a Venezia, ma con l'obiettivo di fornire in futuro un servizio a tutti gli atenei che possano averne bisogno!
Inutile dire che più soldi riusciremo a raccogliere, maggiore sarà lo stato di avanzamento che Zevero potrà raggiungere. Anche perché il nostro obiettivo è fornire un'applicazione che per gli studenti sia totalmente gratuita.
Ma cosa c'è di diverso?
Cosa si può fare quindi con Zevero?
Per cosa ci servono questi soldi?
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