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Nell'ultimo anno abbiamo attraversato l'Italia per visitare gli zoo più importanti del Paese e per intervistare gli esperti del settore partendo da un presupposto molto semplice: da tempo sempre più etologi sostengono che la privazione della libertà, oltre che ingiusta, sia insostenibile per qualunque animale. Questo viaggio lo abbiamo fatto interamente a nostre spese, spinti dalla voglia di raccontare la realtà della cattività animale, indagando sul nesso tra le varie strategie di conservazione delle specie a rischio, la gestione effettiva dei parchi zoologici e gli interessi privati che la condizionano. Abbiamo visto quanto gli animali, oltre che reclusi, siano spesso poco tutelati e quanto la comunicazione che gli zoo rivolgono al pubblico sia frequentemente fuorviante. Nel contempo abbiamo ampiamente dato voce ai direttori degli zoo e agli esponenti di associazioni ambientaliste e animaliste, cercando di capire quale fosse il loro punto di vista. Abbiamo inoltre sentito il parere di etologi, veterinari e psicologi alla luce delle più recenti scoperte dell'etologia e della biologia comportamentale sulla complessità della mente animale. Abbiamo provato a mettere a fuoco le storie individuali di chi è nato e cresciuto in gabbia, osservando da vicino la durezza dell'isolamento e l'aridità di esistenze derubate di ogni stimolo vitale, in cui la noia e la solitudine prendono il sopravvento.
In questo documentario, alla realtà della reclusione si contrappone il viaggio degli animali liberati nei rifugi. Raccontiamo il rocambolesco smantellamento dello zoo di Cavriglia in Toscana, chiuso grazie alla determinazione di alcuni attivisti locali e della Leal - Lega Antivivisezionista. Seguiamo anche la storia di Semproniano, il primo rifugio italiano per i selvatici, gestito dalla Lav - Lega Anti Vivisezione fino alla recente costituzione della Rete dei Santuari degli Animali Liberi. Tentativi indispensabili alla ricerca di uno spazio sempre più ampio e di un futuro sempre più reale in cui animali e umani possano coabitare pacificamente.
Nonostante il nostro impegno e le tante spese sostenute non siamo però riuscirti a concludere definitivamente il nostro progetto e purtroppo non possiamo farlo senza il vostro aiuto. Ci servono ancora 15000 euro di budget per finire quello che abbiamo cominciato e per portare sugli schermi il primo documentario sugli zoo italiani. Ci rendiamo conto che si tratta di una cifra importante, ma per distribuire al meglio questo prodotto abbiamo bisogno del supporto di professionisti che devono comunque essere pagati. Per ringraziare chi ci aiuterà abbiamo preparato dei piccoli omaggi che troverete nella sezione "Ricompense" di questa pagina oltre alla possibilità di avere in anteprima il documentario.
Inoltre una parte di quanto raccolto verrà donato ai santuari dove vivono gli animali liberati dalle gabbie dello zoo di Cavriglia.
A questo punto non ci resta che ringraziarvi fin da subito per il supporto. Comunque vada sarà un successso!
Perché non esiste attualmente un documentario sugli zoo italiani. Perché il progetto è nato con l’unico scopo di dare voce agli animali che ogni giorno nascono e muoiono dentro le gabbie.
Perché siamo convinti che la storia della chiusura dello zoo di Cavriglia e di tutti gli animali di cui ci è dato raccontare possa aprire uno spiraglio di luce sulla reclusione silenziosa di milioni di schiavi. Perché la liberazione animale è strettamente correlata con la liberazione umana. Perché il progetto è già in fase di avanzamento ma ha bisogno di una spinta in più per ottenere la massima diffusione. Perché così possiamo far conoscere a molte persone la realtà degli zoo.
Leonora Pigliucci giornalista freelance, Chiara Magpie fotografa e Francesco Cortonesi insegnante e sceneggiatore. Ci uniscono la passione per gli animali, la fotografia e il cinema. Da anni ci occupiamo a vario titolo di diversi aspetti legati alla liberazione animale.
La raccolta del budget (15000 euro) ci permetterà di coprire parte delle seguenti voci di spesa che ancora ci mancano al raggiungimento del nostro obiettivo: traduzione testi, post produzione, montaggio, promozione e distribuzione.
Grazie di cuore a nome di tutta la crew di Zoout!
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