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mi chiamo Paola, a Roma non ci sono nata e manco mi c’hanno mandata.
Io Roma l’ho proprio desiderata.
Ho abitato all’Esquilino, a Piazza Bologna, a Centocelle, al Pigneto e soprattutto - molto a lungo - a San Lorenzo. Un pezzo del mio cuore resterà per sempre incollato ai muri vecchi e sporchi di questo quartiere popolare, come uno dei tanti manifesti che tengono in piedi i palazzi bombardati nel ’43.
A Roma ho studiato, ho lavorato, ho perso il lavoro e me ne sono inventato un altro. Ho fatto mille traslochi e percorso innumerevoli strade, vicoli e ponti. L’ho girata in lungo e in largo, tutti i quartieri, dal centro alle periferie fino al mare. A Roma sono diventata grande e soprattutto c’ho incontrato le persone a cui ho voluto bene. Fratelli e sorelle a cui vorrò bene sempre e che sempre faranno parte della mia vita. E poi mi ci sono innamorata, tante volte, fino a trovare l’amore vero, quello che dura, quello che resiste. Roma mi ha accolta dal primo giorno come se mi conoscesse da sempre, perché – come dice lo stornello – a Roma più semo e mejo stamo.
Me so’ ‘mparata a parlà romano, a cantà romano, a magnà romano e pure a pensà romano perché questa città ti abbraccia forte, ti tiene stretta e non ti fa mai sentire sola. Perché se sei triste, Roma trova il modo di farti ridere. Se sei arrabbiata, Roma ti da un buffetto e quando ti senti persa, basta un giro sullo scooter, un bel respiro e uno sguardo al panorama dal Gianicolo e ritrovi subito la strada.
Questo gioco è un omaggio a te, Roma bella, con il quale ti dichiaro tutto il mio amore e la mia gratitudine.
Dentro a questo gioco c’è Roma, tutta quanta, quella passata e quella presente.
Le piazze, le fontane, le tradizioni, le canzoni e gli stornelli, i vicoletti e i parchi, i personaggi che l’hanno popolata, il centro e le borgate, il dialetto, il cinema e i poeti, i profumi, i sapori, l’arte, la storia, i malandrini e gli eroi.
Cicerone è un gioco adatto a tutti, romani e non romani, giovani e meno giovani.
Che a Roma ci siate nati o non l’abbiate mai visitata, giocando a Cicerone vi divertirete ad approfondire le vostre conoscenze, a soddisfare tante curiosità e avrete l’occasione di scoprire innumerevoli fatti, luoghi e avvenimenti che fanno di questa città la capitale del mondo.
E attenzione romani…nei numerosi gametest che abbiamo fatto, le partite vinte da voi sono il 52% quindi non crediate di aggiudicarvi la vittoria facilmente contro chi non è di Roma.
La produzione di un gioco da tavolo, soprattutto con 1000+30 carte diverse è molto costosa...
Partecipando a questa raccolta fondi permetterai la stampa di almeno 100 copie di CICERONE, riceverai a casa (senza spese di spedizione) il gioco ed altri bellissimi premi e - giocando - imparerai tutto ciò che c'è da sapere sulla città più bella del mondo!
Per realizzare CICERONE c'ho messo più di due anni nei quali molte persone mi hanno supportata e sopportata quindi - vada come vada - voglio ringraziare fin da ora:
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Cicerone - Il gioco che nasce dall'amore per Roma
Oltre ad essere divertente e stimolante, Cicerone è un gioco che ha una funzione didattica. In sostanza, giocando si impara.
Il format di Cicerone potrebbe essere utilizzato per sviluppare versioni diverse che abbiano come protagoniste altre città, provincie o territori.
Inoltre, essendo il gioco in generale, un’esperienza coinvolgente che permette a bambini e ragazzi di accrescere le loro conoscenze attraverso una attività ludica, con la collaborazione di insegnanti e docenti si potrebbero sviluppare varianti dello stesso gioco che si adattino ai programmi scolastici per le scuole primarie o secondarie. Scatenatevi!
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