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Ciao!
Siamo Sofia, Gabriele, Giovanni, Giacomo e Francesca, un gruppo di studenti IED del corso di Video Design di Milano.
Per la nostra tesi realizzeremo un cortometraggio di genere fiction della durata di 20 minuti.
In un pomeriggio di primavera dettato dalla noia, Nicola, Emanuele ed Anna si spostano per la provincia in cerca di avventure e, con l’intento di mettersi in mostra, riprendono le proprie ragazzate pubblicandole sui social.
Nicola è un ragazzino di 14 anni timido e introverso, ha pochi amici e si sente spesso a disagio nelle situazioni estranee. All’interno della storia Nicola si ritrova a subire il ruolo di terzo incomodo, trascorrendo il pomeriggio con il fratellastro Emanuele e con la fidanzata Anna.
Nicola sente la necessità di essere accettato e, prendendo a modello il fratello maggiore, socievole ed ironico, imparerà, nel corso della giornata, ad assimilare le dinamiche del gruppo.
L’idea di introdursi segretamente all’interno della casa di un vecchio signore del posto, sul quale corrono svariate leggende, porterà conseguenze inaspettate.
Che cosa sei disposto a fare pur di essere accettato?
Questa è la frase da cui siamo partiti per iniziare a scrivere il nostro cortometraggio, e quella che vorremmo risuonasse all’interno della testa dello spettatore per tutto il film.
La nostra storia parla di crescita, vista come l’acquisizione di consapevolezza da parte di Nicola rispetto alla realtà che lo circonda. La nostra storia parla di adolescenza, un'età in cui si inizia a conoscere sé stessi in rapporto con la società.
In effetti il nostro corto parla a tutti gli effetti di una società, seppur molto piccola.
Il trio di ragazzi infatti, esplora tutte quelle dinamiche che ritroviamo in una collettività: la ricerca di una propria identità, la necessità di essere accettati, i modelli da seguire, cosa è morale e cosa invece non lo è.
La nostra storia nasce dalla necessità di raccontare ed unire le nostre esperienze, che sono poi esperienze comuni e condivise da tutti.
Nasce dalla necessità di raccontare l'individuo da solo e in gruppo.
Nasce dalla necessità di raccontare i ricordi e le sensazioni delle nostre ‘prime volte’.
Attraverso i nostri personaggi, che alla fine sono solo ragazzi, vogliamo raccontare come ogni esperienza ci permetta di crescere, in maniera differente.
Ad insegnare qualcosa è proprio un evento drammatico che porterà il protagonista alla consapevolezza di aver probabilmente superato il limite.
D'altronde, prima di imparare a relazionarci con la realtà e i suoi modi, se non si ha esperienza, chi ci dice cosa è giusto e cosa è sbagliato?
Il cortometraggio è auto prodotto da noi studenti.
Attraverso questo canale miriamo ad abbattere i costi di produzione a cui andremo incontro.
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Ridurre le diseguaglianze: ridurre le disuguaglianze all'interno e tra i paesi;
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