Il Progetto
Adesso altre pecore è un romanzo sulle anime migranti, ma il tema principale – la metempsicosi – è solo lo spunto per una scrittura libera, giocosa, leggera e divertente. Molta attenzione è data allo stile, alla forma, ma lo sforzo è sempre volto a creare un racconto scorrevole della stessa sostanza del sogno, folle o improbabile ma che al lettore appare normale, proprio come nei sogni.
Il protagonista (non ha nome) dipinge nature morte che hanno effetti miracolosi sui loro clienti. È convinto d’aver vissuto infinite volte e racconta aneddoti di vite passate, quando era corbezzolo, molecola organica, abete in una pista di sci. La sua adorata Adelina è caduta in un dirupo durante una passeggiata a Canale Monterano e lui è convinto si sia reincarnata nell’orologio a cucù appeso in salotto. Si augura che prima o poi si rompa e che l’anima di Adelina trovi finalmente alloggio nel corpo di una donna perché del cucù non è proprio contento. Quando ciò accade si reca a Parigi alla sua ricerca con un’amica barbona ex docente universitaria e un ladro in pensione che sostiene d’esser fittizio, inventato dall’autore del romanzo. A Parigi ha inizio l’azione vera e propria, il ritmo si fa serrato come in un poliziesco, con fughe in taxi, risse, raffiche di mitra, travestimenti, svenimenti eccetera.
Il titolo non ha senso. Sono tre parole pronunciate senza logica dal ladro e da questi attribuite all’autore del romanzo, il quale si divertirebbe a far scherzi ai suoi personaggi facendogli dire corbellerie. Secondo la barbona, adesso altre pecore, significa che in un passato recente o remoto, questo non si sa, ci sono state pecore precedenti e adesso ce ne sono altre. L’autore sul titolo non si pronuncia, preferisce tacere, che se la vedano i lettori, dice.
Enrico Careri (Roma, 1960) è professore di musicologia all’Università Federico II di Napoli. Ha pubblicato libri e articoli sulla musica strumentale italiana del diciottesimo secolo, diversi saggi sull’uso espressivo del silenzio nelle composizioni di Haydn, Mozart, Beethoven e Schubert, sulla interpretazione moderna della musica antica e del periodo classico. È direttore del Centro Studi Canzone Napoletana presso la Fondazione Roberto Murolo di Napoli.
Tra le cinque e le otto del mattino scrive romanzi, ne ha scritti molti, Adesso altre pecore è il primo che pubblica.
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