oppure

Registrati con il tuo indirizzo email

Oppure, solo se sei una persona fisica (NO azienda/associazione), puoi scegliere anche di registrarti con i social:

Inserisci il tuo indirizzo email: ti invieremo una nuova password, che potrai cambiare dopo il primo accesso.

Ricordi la tua password?

Controlla la tua casella email: ti abbiamo inviato un messaggio con la tua nuova password.
Potrai modificarla una volta effettuato il login.

L'eni e l'iran (1962-1970)

Una campagna di
Milano Rosario

Contatti

Una campagna di
Milano Rosario

L'eni e l'iran (1962-1970)

Campagna terminata
  • Raccolti € 2.600,06
  • Sostenitori 58
  • Scadenza Terminato
  • Modalità Prenotazione quote  
  • Categoria Libri & editoria

Una campagna di 
Milano Rosario

Contatti

Il Progetto

Una monografia che ripercorre l'esperienza internazionale, segnatamente in Iran, dell'Ente Idrocarburi fondato da Enrico Mattei.

Questa monografia tenta di ricostruire le fasi salienti dell’attività estera dell’Ente Nazionale Idrocarburi nel periodo compreso tra la morte del suo fondatore, Enrico Mattei, e il 1970, un anno decisivo per il sistema internazionale petrolifero. Le risoluzioni della XII Conferenza di Caracas dell’OPEC del dicembre 1970 segnarono, di fatto, l’inizio di una fase di ridefinizione degli equilibri a favore dei produttori di idrocarburi, e quindi aprirono una stagione d’instabilità del mercato petrolifero mondiale e che condusse al primo shock petrolifero dell’ottobre 1973.
Analizzare la “politica estera” della compagnia di bandiera italiana nel corso di quegli anni equivale a ricostruire i processi politici ed economici, nazionali e internazionali, che progressivamente modificarono i presupposti ideali e materiali sui quali l'ENI aveva fondato la propria azione durante il primo decennio di vita, quando la politica del gruppo idrocarburifero italiano era stata generalmente determinata dalla figura carismatica di Mattei. Lo studio dei rapporti tra l’ENI e l’Iran costituisce uno degli ambiti che offre maggiori spunti per l'analisi dei modelli pratici e teorici che ispiravano l'azione dell'ente idrocarburi al di là dei confini nazionali. Nell’Iran dello Scià Mohamed Reza Pahlavi l’ENI era presente dal 1957, anno in cui Enrico Mattei e lo Scià avevano definito la costituzione di una società mista (Societè Irano-Italienne des Pétroles, SIRIP) per la ricerca e la produzione di idrocarburi. La storia, gli effetti e il mito del celebre “accordo 75-25” hanno costituito l’oggetto di numerosi contributi storiografici; al contrario, i rapporti ENI-Iran nel corso degli anni che seguirono questa celebrata intesa non hanno suscitato uguale interesse da parte degli studiosi della materia.
Di fatto, a partire dalla firma dell'intesa tra la National Iranian Oil Company e l'Ente italiano nell'agosto del 1957, i rapporti tra le società dell'ENI e il regime di Teheran si consolidarono nell'ambito del’upstream e nel downstream petrolifero e metanifero. L’attività commerciale dell’ENI in Iran interessò un numero crescente di settori del ciclo produttivo integrato degli idrocarburi, una crescita che tuttavia non fu solo di carattere quantitativo dato che la collaborazione tra gli organismi petroliferi nazionali dei due Paesi continuò a dare vita a interessanti e innovative forme di cooperazione industriale. Del resto, l'analisi dei rapporti idrocarburiferi italo-iraniani e, più in generale, lo studio della politica petrolifera dell’Iran, uno dei principali Paesi esportatoti di greggio, rappresenta un'importante sfida soprattutto in ragione delle enormi potenzialità espresse dal regime iraniano. Sotto l'impulso delle ambizioni dello Scià, dopo la sconfitta dell’aspirazione di Mossadeq, il regime di Teheran riaffermò il proprio ruolo di produttore mondiale d’idrocarburi, ma soprattutto, a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, l’Iran divenne il più importante polo di sviluppo industriale e finanziario dell’intero Medio Oriente, nonché la maggiore potenza militare della regione.
Utilizzando il paradigma dei rapporti tra l’ENI e l’Iran, il presente lavoro cerca anche di rilevare e analizzare alcune delle dinamiche che determinarono nel corso degli anni Sessanta la revisione dell'impianto teorico del gruppo e che imposero alle società della holding una sensibile ristrutturazione operativa. Si tratta di offrire una sintesi tra le varie tesi formulate a proposito della “politica estera” dell’ENI negli anni a cavallo tra la presidenza di Eugenio Cefis (che comprende idealmente anche il quadriennio formalmente trascorso alla vicepresidenza, all'ombra del Presidente Marcello Boldrini) e quella di Raffaele Girotti, tentando di risolvere l’incompatibilità tra giudizi a volta troppo netti e semplicistici che, ad esempio, tendono a volte a ridurre il periodo post Mattei a una stagione di smobilitazione delle attività estere dell’Ente.

Commenti (13)

Per commentare devi fare
  • KR
    Kecco Futiuro...lavoro! :)
    • avatar
      Lyuba :-) buon 2014 Ros
      • vs
        vito per natale regalate tanti piccoli rosarii milanii!!!
        • gs
          giovanni va rosaaaaa!!!
          • cc
            cosimo mio cognato dall fort
            • am
              angelo complimenti Rosario
              • AD
                Alessandro Dall Compá, sono con te!!
                • rb
                  rosaria commento di rosaria: eh si ma io dopo voglio vedere se viene stampato. Lo sostengo solo perchè si chiama come me.
                  • FA
                    Francesco forza compagno! ;)
                    • fi
                      francesco grande Rosario! naturalmente voglio una copia!