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L'urna

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Angelo Fulco

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  • Raccolti € 1.815,00
  • Sostenitori 75
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  • Categoria Libri & editoria

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Il Progetto

Ad ogni Sostenitore sarà inviata una copia del libro; per prenotare una o più quote di €15/cad (compresa spedizione) o €13 (consegna a mano)clicca su SOSTIENI. Non dovrai pagare nulla subito ma dopo il raggiungimento delle 120 quote.

Il 1° romanzo in chiave storico/misterico/simbolica che tratta dell’evoluzione dell’Uomo, dopo il 21 dicembre 2012 … Qualcosa collega il segreto della bellissima Basilica di Santa Maria Assunta (antica chiesa cattedrale del soppresso Patriarcato di Aquileia) al mistero dell’intraducibile Codice Voynich, oltre che al mistero racchiuso nei Teschi di cristallo di origine Maya e, ancora, a quello del liquido cristallino di una ampolla chiusa con uno strano sigillo e posta all’interno di una antica urna in quarzo e silicio, ritrovata assieme alla reliquia di Cristo tra i preziosi oggetti del Tesoro di Commodo, un patrimonio scoperto da due ricercatori, Libero (italo-canadese) e Melissa (francese, pure di origini italiane), dopo una elettrizzante decifrazione di enigmi matematici presenti in fonti inedite o poco note e l’interpretazione di alcune pergamene virginee provenienti dagli archivi privati di famiglia dei due studiosi, anticamente nascoste in parte nel Tempio di Eleusi (ancora prima, trovate sotto il Monte del Tempio sacro a ebrei, cristiani, musulmani, l’antico luogo di custodia dell’Arca dell’Alleanza e forse il posto dove giacevano le rovine del Tempio di Salomone) e conservate da un trisavolo di Libero, Aldo de’ Grandioni (abate di origine nobile e magnogreca che nasce nel 1050 nella vallata dello Stilaro - luogo che dal IX sec ospita molti conventi - e vive in una comunità monastico/militare stanziata nel Monastero dei SS. Apostoli di Bivongi), in parte nel promontorio di Leucopetra e conservate da un trisavolo di Melissa, Fulcherio (storico e scrittore che nasce a Chartres nel 1058, narra le vicende della conquista di Gerusalemme e, nel 1097, è nominato cappellano di re Baldovino I° ad Antiochia).
Parafrasi che offrirà una provvidenziale conoscenza, necessaria all’Umanità nel mutamento dell’era, dopo il “nuovo inizio” previsto dal Calendario del Lungo Compimento della civiltà Maya il 21 dicembre 2012 (a conclusione di un ciclo di 5126 anni, alla fine del 13 b'ak'tun, fine ciclo Tzolkin, corrispondente all’anno Ebraico 5773 Teveth 8), o più esattamente dopo il 21 febbraio 2013 secondo un docente dell’Università californiana di Santa Barbara, visto l’errore nella conversione dal calendario maya al gregoriano; la conoscenza sarà utile all’Umanità per far fronte ai “risvolti” generati da quel momento … per concludersi tutto “forse” nel 2060!
L’intento della ricerca di Libero e Melissa è quello di decifrare il significato di documenti antichi in loro possesso, oltre i simboli qui rinvenuti e propri degli elementi di culto cristiano. I messaggi, decifrati nel 17° secolo da un avo di Libero (geografo ed astronomo) che occultò i propri commenti per mezzo di alcuni pensieri elaborati dal coevo Blaise Pascal (matematico, fisico, filosofo e teologo francese), sono interpretati da Richard, amico di Melissa, grazie alle specifiche competenze matematiche possedute; inoltre, attraverso la rivalutazione di usuali concetti ideologico/spirituali ed esoterici, la ricerca condurrà ad esaminare “sé stessi” in relazione ad un tema più interessante in prospettiva: il nesso tra l’uomo moderno e “l’esistenza”, nell’ottica del pensiero laico/massonico e di quello religioso, muovendo da qualche assioma misterico-simbolico.
L’attuale Basilica di Aquileia, i cui resti più antichi risalgono al IV sec (le cd. aule teodoriane fondate dal vescovo Teodoro con l’appoggio di Costantino, rappresentano il 1° complesso pubblico di culto per i cristiani), è eretta nel XI sec e ristrutturata nel XIII sec (Poppone di Carinzia, al secolo Wolfgang von Treffen vescovo e patriarca di Aquileia, nel ricostruirla fa costruire l’alto campanile).
Il Tesoro di Commodo è ritrovato all’interno di un ambiente a cui si accede attraverso un Puteum aureo localizzato nell’antica cripta della Basilica di Santa Maria Assunta; circa il tesoro del potente imperatore romano, per la cui localizzazione partecipa anche una archeologa italiana (Matilde), si sa che oltre all’immensa quantità di oro estratto dalle miniere di Alburnus Maior oggi Roşia Montană, città vicina all’antica Apulum in Romania, include le ingenti ricchezze recuperate dal 178 al 180 d.C. da Commodo allorché decide di lasciare il teatro delle operazioni militari al fronte del Danubio durante le guerre contro i barbari, Marcomanni, Longobardi, Osii, Vandali Victuali, Quadi, Naristi, Cotini, e contro i popoli migranti come Goti, Vandali, Sarmati. Patrimonio contenente pure quanto i barbari in precedenza sottraggono all’antico Tempio di Eleusi, santuario di epoca micenea legato al culto della dea Demetra a cui è dedicato (noto per la celebrazione di riti misterici d’iniziazione o Misteri eleusini), dove furono nascoste la reliquia di Cristo e l’antica urna.
I due preziosi oggetti sono custoditi nel Santo Sepolcro fino a quando, dopo aver sedato la rivolta guidata dal 132 al 135 d.C. dal rivoluzionario ebreo Simon Bar Kokheba (3ª guerra giudaica contro i romani), l’imperatore Adriano punisce gli ebrei, proibendo loro di entrare a Gerusalemme, ordinando la distruzione della Città Santa e facendo radere al suolo i luoghi sacri agli ebrei.
Leggende di vecchia data narrano che un vitale segreto è conservato proprio in una antica urna nascosta assieme alla reliquia di Cristo: un segreto da sempre custodito dai Patriarchi di Aquileia (segreto questo, probabilmente, all’origine del loro enorme prestigio e potere) che nel I sec ebbero affidato dagli “Avveduti” (nome immaginario), una compagine di potenti, teologi e dotti con proseliti nel XI e XVII sec da sempre in contrasto con i “Cavalieri di Cesare”, una segreta consorteria del I sec (ancora oggi avvolta da un alone di mistero) formata da uomini dei ceti del cristianesimo di Roma tra cui nobili, politici, liberti, tribuni del Pretorio, ricchi funzionari imperiali.
La ricerca storica di Libero e Melissa - sviluppata in Italia - ha inizio al tempo in cui alcuni religiosi, potenti nobili ed illustri personaggi, favoriscono la fondazione nel 1090 dell’Ordine di Santa Maria del Monte Sion a Gerusalemme, che poi annovererà membri come Hugo, Botticelli, Leonardo da Vinci e, nel 17° sec, anche Isaac Newton, padre della fisica moderna, il quale, attraverso la Bibbia e l’enigmatico libro del profeta Daniele, uno dei libri più difficili contenente fantastiche visioni e fitti simbolismi, profetizzò la fine del mondo nel 2060 …
Una ricerca che conduce alla rivelazione di una “provvidenziale conoscenza”, già intesa e compresa in passato da due gruppi formati da individui potenti e di opposte visioni (da una parte, i Cavalieri di Cesare; dall’altra, gli Avveduti, consociati per ostacolare i Cavalieri di Cesare, ai cui programmi vanagloriosi si oppongono strenuamente); un “sapere” utile dopo il mutamento dell’era, per far fronte a potenziali futuri effetti generati nel periodo di tempo compreso tra 17 e 24 anni a partire da oggi (ovvero tra il 2029 e il 2036), causa l’impatto terrestre dell’asteroide 99942 Apophis (dal Dio egizio distruttore), oltre che a quelli connessi alla profezia di Isaac Newton.
Andando alla ricerca di qualcosa di indecifrabile e quasi come fosse non di questo pianeta, gli studiosi si imbattono invece in qualcosa la cui natura è terrena, racchiusa in una “vitale consapevolezza” la cui origine si perde nella notte dei tempi!
Come il presente, il passato è rivisto in una diversa prospettiva che, pur amalgamata ad influenze celate e trascendenti, fonda su antichi concetti perduti o, come realmente è, solo dimenticati …
Qui, infatti, si vuole pure avvalorare la tesi secondo cui la natura genetica della specie umana possiede intrinsecamente il requisito della ripetitività, in virtù di una impronta evolutiva non rettificabile da eventi storici ancorché apocalittici e nonostante i numerosi processi di glaciazione. Senza dubbio, può affermarsi che “abbiamo dentro di noi la sostanza di base dell’Universo ed abbiamo tutto quello di cui abbiamo bisogno, ma non ce ne rendiamo conto…”.

BASE DELLA VICENDA
E’ un vitale segreto racchiuso in una antica urna custodita in origine nel Santo Sepolcro fino al 135 d.C. circa, poi nascosta altrove e, infine, conservata in un importante Tempio del culto cristiano, accanto alla reliquia di Cristo: all’interno di una cripta sottostante la Basilica di Santa Maria Assunta di Aquileia, stupenda città friulana - l’antica “2ª Roma” - in provincia di Udine.
L’urna, in quarzo e silicio, apparentemente priva di serratura, riporta all’esterno elementi di geometria sacra (un mandala simile a quello della creazione - Sri Yantra - e altri simboli simili a quelli visti in “crop circles”) ed è descritta su alcune pergamene, anticamente nascoste in parte nel Tempio di Eleusi e conservate da un trisavolo di Libero, Aldo de’ Grandioni, in parte nel promontorio di Leucopetra e conservate da un trisavolo di Melissa, Fulcherio di Chartres (ancora prima, trovate sotto il Monte del Tempio sacro a ebrei, cristiani, musulmani, l’antico luogo di custodia dell’Arca dell’Alleanza e forse il posto dove giacevano le rovine del Tempio di Salomone) oggi in possesso dei due studiosi, essendo parte integrante di loro collezioni private.
Le prove documentali, possedute dai due giovani ricercatori, narrano che l’urna, in certe condizioni cioè aperta al centro di un “dodecagono”, genera l’emissione di intensi fasci confinati elettromagnetici, una “arcana energia” che assume importanza straordinaria perché, evidenziando una serie di iscrizioni latine incise nel teschio Maya posseduto da Melissa, consente di risolvere il mistero degli altri Teschi di cristallo e quello racchiuso nell’intraducibile Codice Voynich; infatti, le incisioni permettono l’interpretazione del linguaggio indecifrabile con cui è scritto l’antico manoscritto in pergamena virginea (oggi privo di 14 fogli, di certo presenti in medievali Wunderkammern o “camere delle meraviglie” di collezioni private). In particolare, la traduzione del foglio 91, proveniente dalla collezione privata di Melissa, fa pervenire alla reale funzione dell’urna come fonte di “conoscenza” utile all’Umanità dopo il “nuovo inizio” previsto dai Maya il 21 dicembre 2012 indicato come Punto Zero (giorno in cui il Sistema Solare si allinea con il centro della Galassia e il Sole ha la declinazione estrema di 23°,43578 e il massimo dell’attività) o più correttamente dopo il 21 febbraio 2013 secondo l’attuale calendario gregoriano e, più di tutto, per far fronte ai consistenti “risvolti” che originano da questo momento … per concludersi “forse” nel 2060, così come predisse Isaac Newton!
In una prima cavità dell’urna, a prima vista vuota, si trova una pergamena su cui “inspiegabilmente” è riprodotto l’esatto messaggio radio in sequenza binaria, detto SETI (acronimo di Search for Extra-Terrestrial Intelligence o Ricerca di Intelligenza Extraterrestre), che l’uomo invia nello spazio, nel 1974, dal radiotelescopio di Arecibo in Porto Rico.
In una seconda cavità, vi è un chip le cui uniche tracce accessibili dall’odierna tecnologia restituiscono un duplice suono a soglia minima cioè un Aum, simile all’Om induista, intercalato dal suono dei rumori di fondo del Cosmo (l’Om è una sillaba ritenuta il suono primordiale che ha dato origine alla creazione ed è interpretata come manifestazione stessa di questo suono; essendo venerata dagli induisti come il suono originario, è appellata come eterna e, secondo le scritture induiste, il mantra Om rappresenta sintesi ed essenza di ogni mantra, preghiera, rituale, testo sacro); il chip riporta pure un messaggio algoritmico (forse la risposta al messaggio SETI …) però crittografato e che, decodificato dalle conoscenze matematiche ed informatiche odierne, dà indicazioni utili alla trasmissione quasi istantanea delle informazioni tra sistemi stellari differenti, superando il limite cosmico rappresentato dalla velocità della luce, descritto da Einstein, e degli effetti relativistici ad esso correlati, andando oltre l’attuale “vincolo” esistente …
In un sottofondo dell’urna, infine, si rinviene un piccolo recipiente chiuso con uno strano sigillo, di forma simile ad una moderna ampolla di laboratorio, al cui interno sono ben visibili poche gocce di un “liquido cristallino” di natura da determinare e che, in seguito, è accertato da Richard costituito da acqua pura … tuttavia, una misteriosa acqua vibrazionale ristrutturata a microclusters che, una volta analizzata più approfonditamente, fa rilevare una elevata energia interna, (la più grande che possa esistere e finora sconosciuta). Pur non figurando subito a cosa debba effettivamente servire né quali siano le qualità possedute dal “liquido cristallino”, i ricercatori riescono ad accertare, attraverso prove di laboratorio, che l’antico liquido gode di notevoli peculiarità: con sue poche gocce, è possibile trasferirne “memoria vitale” e qualità benefiche ad altra acqua, facendole assumere le stesse preziose proprietà, consentendo così di ricreare tali condizioni … per l’eternità; infatti, indagini di Richard ne verificheranno la struttura come fosse un “ologramma energetico” che opera come un “frattale” cioè l’oggetto geometrico che compare nella teoria del caos e che si ripete nella sua struttura allo stesso modo su scale diverse (caratteristica, chiamata auto-similarità, alla cui base sta una particolare trasformazione geometrica chiamata “omotetia” che permette di ingrandire o ridurre una figura lasciandone inalterata la forma: nell’abete ad es. ogni ramo è pressappoco simile all’intero albero e ogni rametto è a sua volta simile al proprio ramo; nel caso del cavolo, a qualunque scala si osservi, presenta stessi caratteri globali). Si svela pure uno dei tanti fatti indefinibili: gli appunti di Fulcherio, avo di Melissa, citano un “liquido cristallino” proveniente da Chartres, una cittadina sul fiume Eure, capoluogo del dipartimento di Eure-et-Loire, nella pianura della Bouce, a poche decine di km da Parigi; qui, una sorgente d’acqua sotterranea scorre sotto la Cattedrale e produce straordinarie “guarigioni” …
La Cattedrale di Chartres sorge su un poggio circondato da una galleria sotterranea, che mantiene concentrate le vibrazioni provenienti dal sottosuolo. La zona fu sempre venerata dagli uomini, che qui venivano ad incontrare dio sotto aspetti diversi: dalle divinità pagane associate alla potenza della natura - vi fu eretto un complesso megalitico - o come fecero i Celti più tardi, celebrandolo nella forza e nel folto del fogliame delle querce sacre, nelle sorgenti, nella terra Madre e nel cielo degli astri e del tuono. I Druidi, i sapientissimi sacerdoti-maghi dei Celti, vi avevano eretto un santuario dedicato ad una Vergine e questo molto tempo prima della nascita di Cristo e quindi della comparsa dei primi cristiani nella zona. Stando ad un libro del 1609, scritto da un avvocato di nome Sebastie Rouillard, i Celti - ispirati da una profezia secondo cui una Vergine avrebbe partorito un dio - qui avevano eretto un altare in suo onore, all’interno d’una grotta nascosta nella foresta. Là vi collocarono la statua della Vergine Nera con il dio Bambino in grembo. Nelle vicinanze della grotta dove i Celti avevano creato il loro Santuario, nel cuore più antico della cripta, vi è un luogo per le cerimonie d’iniziazione scoperto nel 1904, il cd Pozzo dei Possenti, alimentato da una sorgente sotterranea; profondo 37 metri, ha una rilevanza speciale in quanto sembra che la sua acqua considerata miracolosa avesse poteri particolari e tali proprietà erano note da tempi remotissimi, infatti verso il XII secolo gli infermi sembra accorressero in massa per beneficiarne. In epoca cristiana la credenza continuò a perdurare, credendo che tali virtù fossero dovute ai corpi dei Santi Martiri gettati nel pozzo.
A cosa serve concretamente il “liquido cristallino” e quali siano le sue qualità sarà poi scoperto e, così, il complesso compito degli studiosi di verificare ed elaborare tesi (dopo aver scrutato all’interno dei “remoti paradigmi” il cui senso, sottaciuto dagli enigmi, si accerta indicato e anzi in realtà offerto dagli “Avveduti” … perché ora il “tempo è venuto”) è un banco di prova che non tarda ad offrire i frutti sperati; in particolare si perviene alla risposta “chiave”, indispensabile all’essere umano del futuro, concependo così la vitale prerogativa posseduta dall’antico fluido: è un mediatore chimico cerebrale che favorisce l’apertura del “terzo occhio”, catalizzando uno “stato di illuminazione spirituale” in modo più potente rispetto ai trasduttori neurochimici sintetizzati nell’epifisi (o ghiandola pineale), da sempre addetta a far da tramite tra l’esterno (mondo fisico) e l’interno (mondo delle energie sottili) e la cui fisiologia si trova parecchio modificata a causa della nostra odierna vita materica …
L’epifisi è situata al centro del cervello, a cui è collegata da sofisticate reti neuronali e riceve informazioni sul mondo esterno dagli occhi, percependo luminosità e oscurità grazie agli impulsi trasmessi dalla retina ed elaborati dall’ipotalamo; inoltre, le sue cellule (pinealociti) producono l’ormone melatonina che regola il ritmo circadiano sonno-veglia, reagendo al buio o alla poca luce … un trasduttore neurochimico la cui sintesi avviene nell’epifisi funzionalmente alla quantità di luce rilevata attraverso gli occhi, partendo da una sostanza che introduciamo con l’alimentazione, il triptofano, che, grazie a enzimi specifici, è convertito prima in serotonina e poi in melatonina, sulla cui produzione influisce un neurotrasmettitore, la noradrenalina. L’epifisi, il meccanismo più sofisticato del corpo (Cartesio, nel 17° sec, ritenendola implicata negli equilibri della psiche, la definì la “sede dell’anima”) è anche detta “terzo occhio” perché secondo antiche credenze, una volta attivata, diviene l’interfaccia con la nostra coscienza conferendo la vista interiore cioè il dono … capacità … di accedere ad una moltitudine di poteri psichici. Numerosi manufatti narrano dei poteri del “terzo occhio” in tutte le culture antiche conosciute.
Durante l’emissione della potente energia rilasciata dall’antica urna, gli studiosi sono esposti in modo prolungato agli intensi fasci confinati elettromagnetici e ciò comporta, per ciascuno, l’espansione della coscienza e una vaga percezione extrasensoriale, ovvero una induzione a visioni estatiche cognitive poiché la sovraesposizione a cui è soggetta la loro ghiandola pineale predispone all’impulso di fluttuare all’esterno del corpo su un espanso piano magico complementare al nostro.
Per un verso, ciascuno prova qualcosa che certo non è spiegabile in modo agevole e, peraltro, scientificamente neppure tanto ovvio; per altro verso, ciò non è per nulla simile a quanto capita a Libero … infatti, proprio il delicato intervento neurochirurgico che dovrà subire induce l’accesso in una “realtà parallela del Tempo-Spazio”, uno spostamento extracorporeo (O.O.B.E. dall’inglese out-of-body experience) che genera l’antica e trascendente consapevolezza!
Un intervento chirurgico “necessario”, perché Libero è l’uomo giusto, predestinato dagli “Avveduti” come beneficiario della “vitale conoscenza” (con l’impianto nella ghiandola pineale di una goccia del “liquido cristallino”); beneficio che garantisce “per sempre” una conoscenza indispensabile per la salvaguardia del futuro della nostra Umanità.
Per un ignoto motivo, però, è forte l’esigenza di far mantenere il più stretto riserbo sull’argomento da parte di soggetti appartenenti ai misteriosi “Cavalieri di Cesare”, che operano per cercare di pervenire con ogni mezzo a prove concrete e oggetti potenzialmente dannosi per la vita stessa dell’Organizzazione … portando a situazioni e momenti anche di marcata tensione.
Lo studio storico-documentale condurrà dunque alla rivelazione d’una “provvidenziale conoscenza” universale, fondata su una antica e trascendente consapevolezza che, alla fine, manifesterà una radice terrena remota migliaia d’anni. Questo deve far riflettere sul fatto significativo che la “vitale consapevolezza”, amalgamata ad influenze trascendenti, sia l’esito di un’antica memoria fondata su concetti che, a questo punto, non sono da ritenersi perduti … ma solo obliati; inequivocabilmente, ciò equivale a sostenere che la nostra realtà e le vicende umane passate sono correlate ad una pura e semplice questione di … “corsi e ricorsi storici” (che non tardano a far assumere un carattere misterico all’intera vicenda, colma di eventi incomprensibili per i nostri tempi, al di là d’ogni umana visione). Null’altro!
Ed è meraviglioso rendersi conto che il secolare passato dell’Uomo è per sempre recuperato …
PERSONAGGI PRINCIPALI
Libero Grandioni, 40enne agiografo canadese di London (Ontario) ma di origini italiane, storico delle religioni mediterranee e docente di latino e greco oltre che di lingue medievali centroeuropee alla Yale University di New Haven (Connecticut), ove oggi è conservato, presso la Beinecke Rare Book and Manuscript Library della Yale, il misterioso ed indecifrabile manoscritto Voynich; inoltre, possiede ampie conoscenze di astronomia e di architettura delle chiese antiche. E’ discendente di Aldo de’ Grandioni, abate di origine nobile e magnogreca che nasce nel 1050 nella vallata dello Stilaro (luogo che dal IX sec ospita molti conventi) e vive in una comunità monastico/militare stanziata nel Monastero dei SS. Apostoli di Bivongi (paese attiguo a Stilo); Aldo, poi divenuto santo, è membro del Chorus beatorum (confraternita di asceti che accoglie santi venerati dalla Chiesa cristiana come S. Eliodoro e S.Cromazio) e conserva antiche pergamene legate alla spiritualità giudaica (ora possedute da Libero), rinvenute in un luogo sacro di Eleusi in Grecia.
Melissa Fulcher, 37enne archeologa e paleografa francese di Chartres (pure lei di origini italiane), docente al King’s College London; inoltre, come cultrice dei Maya, è responsabile della sezione archeologica “Antica Mesoamerica” e ricercatrice al British Museum (ove si trova un teschio di cristallo Maya). E’ discendente di Fulcherio di Chartres (Chartres 1058-Gerusalemme dopo il 1127) che vive al tempo di Albèrto di Marmoutier (della nobile e potente famiglia di La Ferté de Firmitate nell’Orleanese) decano del capitolo di Chartres e, nel secolo di Abelardo e della scuola cattedrale di Chartres, influente abate benedettino; fondò numerosi priorati e, fedele a Cluny, favorì la riforma monastica. Fulcherio, in latino Fulcherius Carnotensis, è educato al seminario di Chartres e partecipa nel 1095 al concilio di Clermont su invito del vescovo Ivo di Chartres; inoltre, storico e scrittore, narra le vicende della conquista di Gerusalemme e, nel 1097, è nominato cappellano di re Baldovino I° ad Antiochia. Fulcherio custodisce pure pergamene dell’epoca di Commodo, 180 d.C. (ora possedute da Melissa) e rinvenute nel promontorio di Leucopetra.
Jacob, aiuto-bibliotecario in Famagosta (Cipro).
Adin ed Elie (anziano), rabbini di Famagosta (Cipro).
Richard Hill, 48enne originario del New Hampshire (USA) ma inglese d’adozione, collega e amico di Melissa, matematico, chimico e fisico esperto di telecomunicazioni, docente presso il King’s College London (KCL) e consulente del Metropolitan Police Service di un distretto di Londra; è un massone di vecchia data, con varie passioni ed hobby: dallo studio dei “crop circles” ed entità aliene alla drammaturgia inglese shakespeariana.
Matilde, 37enne italiana, archeologa, Responsabile del Museo Archeologico di Altino (VE), grande esperta di quadrati palindromi (come il SATOR), in particolare del Latercolo Pompeiano, ed esperta di astrologia antica.
(vedi PDF allegato)

Commenti (27)

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  • af
    angelo Le statistiche mostrano che il progetto del romanzo ha avuto 810 visite circa. Progetto concluso. Grazie di cuore a tutti i miei amici.
    • af
      angelo Le statistiche mostrano che il progetto del romanzo finora ha avuto 770 visite circa. Mancano ancora 8 amici all'appello!
      • af
        angelo Manca 1 giorno. Le statistiche mostrano che il progetto del romanzo finora ha avuto 720 visite circa. Ancora 15 amici e chiudiamo!
        • af
          angelo Mancano 2 gg. Le statistiche mostrano che il progetto del romanzo finora ha avuto 680 visite circa. Una bella impennata finale...
          • af
            angelo Mancano 3 gg. Le statistiche mostrano che il progetto del romanzo finora ha avuto 620 visite circa.
            • af
              angelo Le statistiche mostrano che il progetto del romanzo finora ha avuto la visita di 550 persone. Ancora in fase calante ...
              • af
                angelo Le statistiche mostrano che il progetto del romanzo finora ha avuto la visita di 507 persone. Ancora in fase calante ... e manca all'appello parecchia gente!
                • af
                  angelo Le statistiche mostrano che il progetto del romanzo finora ha avuto la visita di 461 persone (45 in 2 giorni). Inizia la fase calante, però ancora mancano all'appello moltissimi amici ... Questo è interessante per un altro aspetto!
                  • af
                    angelo Le statistiche mostrano che il progetto del romanzo finora ha avuto la visita di 416 persone (52 in 2 giorni). Aritmeticamente interessante ...
                    • af
                      angelo Le statistiche mostrano che il progetto del romanzo finora ha avuto la visita di 364 persone (55 in 2 giorni). Sempre più interessante ...